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"Io sono Bella" di Federica De Bortoli

Creato il 23 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione Titolo: Io sono Bella
Autore: Federica De Bortoli Curatore: Alessandra Cirillo Editore: UR Editore Pagine: 128
Prezzo: 12,00
Quarta: Quando vediamo un film non ci rendiamo conto che quel viso, quello del nostro attore preferito, in realtà ha una voce diversa. Già. Diversa. Ma cosa succederebbe se una di queste voci improvvisamente venisse proiettata nel turbine della notorietà? A svelarcelo è la saga vampiresca che ha incantato milioni di lettori in tutto il mondo, con l’attrice rivelazione degli ultimi tempi e la sua doppiatrice finalmente a confronto. La protagonista e la sua voce daranno vita a simpatici aneddoti durante il doppiaggio della saga di Twilight e ci riveleranno i segreti del mondo dei doppiatori. Per chi vuole conoscere questa realtà, per chi volesse farne parte o per chi semplicemente prova curiosità. L’io narrante è quello di Federica, la voce di Bella Swan. Che ci racconta la sua vita, il suo presente e il suo passato con l’emozione e l’entusiasmo tipici di chi è innamorato del proprio mestiere. E grazie alle domande dei fan della saga, un’intervista finale ci farà conoscere Bella, la voce che ci ha stregato i cuori. Un libro prezioso, da leggere tutto d’un fiato!
RECENSIONE
“Io credo nella reincarnazione e ogni giorno, grazie al mio lavoro, cambio età, ruolo, carattere, un po’ come se avessi avuto tante vite precedenti. In fondo siamo materia e io credo nella trasmigrazione delle anime. Mi succede più e più volte al giorno”
Informale, immediata e a tratti buffa confessione di una doppiatrice. Federica De Bortoli racconta se stessa e il suo particolare e affascinante lavoro di doppiatrice in questo libretto di poche pagine, con la spontaneità di una chiacchierata occhi negli occhi e anche con lo stesso caotico “ordine”, che nell’entusiasmo fa saltellare qua e là i discorsi da una parentesi all’altra, tra una propria debolezza, un aneddoto e una nota tecnica. Poco organica e poco puntuale, la chiacchierata di Federica riesce a tratteggiare però i contorni della persona che è stata la voce di tante altre, personaggi che sono entrati nel nostro cuore, nei nostri pomeriggi di ragazzini davanti ai cartoni animati con la merenda in mano, nelle nostre serate al cinema e nelle maratone notturne di telefilm (mi vengono subito in mente Miaka di Fushigi Yuugi e Kagome di Inuyasha,  Sookie in True Blood, Charlotte Lucas in Orgoglio e Pregiudizio, Faith in Angel…). La sensazione alla fine della sua “tirata” è quasi di averla incontrata davvero, di aver chiacchierato con lei davanti a una tazza di cioccolata per un’oretta, e di averla poi salutata con una piacevole impressione di simpatia e famigliarità.
Se arriva dunque la “persona” Federica, non arrivano però, lasciando insoddisfatto un lettore con particolari aspettative, spiegazioni approfondite e più tecniche del lavoro di doppiatore (per il quale l’Italia vanta una professionalità insuperabile) e nemmeno riferimenti corposi alla saga di Twilight, citata a volte un po’ forzatamente, se non in qualche interessante “chicca” come questa:
“In Twilight si vedeva qualcosa. La copia lavoro era in bianco e nero e in bassa definizione con una croce al centro. New Moon era molto più nebbiosa e con scritte in sovraimpressione che manco ricordo. Eclipse era fantastica! Lo schermo era annebbiato, i volti sfocati e nel momento in cui i protagonisti parlavano, compariva un bollino che metteva fuoco i loro visi.”
Seguono una breve intervista (che però perde interessanti e vivaci occasioni non lasciandosi trasportare dalla conversazione, ma ponendo a tavolino le domande giunte direttamente dai fans, e le schede, acute ma piuttosto epigrafiche, dedicate ai primi tre film della Twilight saga e al loro rapporto con l’originale letterario.
“Siamo di fronte a due opere fantastiche con i propri tipici connotati. Recitare per raccontare storie. Scrivere per generare emozioni. Viverle è il nostro compito.”
Chiudono il libretto 40 pagine che riportano l’elenco delle centinaia di volti cui Federica ha prestato la propria voce, che danno l’idea dell’incredibile curriculum di questa professionista richiestissima. In definitiva, il libro si pone un target piuttosto giovane di lettori, confezionando un prodotto leggero e un poco superficiale, che non offre molta soddisfazione agli appassionati della saga o ai più curiosi di arte del doppiaggio; ma l’originalità dell’idea e la freschezza dell’autrice come dell’impianto in generale, lo rendono gradevole e simpatico.
Recensione L'AUTRICE: Federica De Bortoli è nata a Roma nel 1976; sorella della doppiatrice Barbara De Bortoli, ne segue le orme sin dall'età di 5 anni. Famosa soprattutto per aver doppiato Kirsten Dunst in Intervista col Vampiro e più recentemente Kristen Stewart alias Bella Swan nella Twilight Saga, ha vinto Il Premio Miglior Doppiaggio femminile di un cartone animato al Gran Galà del Doppiaggio durante il Romics del 2007 per il personaggio di Kagome Higurashi nell'anime di Inuyasha, e il Premio Voce femminile dell'anno nel 2009.


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