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Io sono un’arma… e mi inceppo

Creato il 08 aprile 2015 da Masedomani @ma_se_domani

A volte è anche questione di cu… fortuna. E di tempismo, essenzialmente.

No, perché magari è un caso e sei stato solo un po’ sfigato, ma sei esci con un libro autobiografico che racconta il tuo addestramento nei corpi speciali dei Marines e due mesi dopo vieni travolto da “American Sniper”, beh, come minimo sei incappato in una congiuntura temporale avversa, e non potrai evitare che i paragoni sorgano spontanei come una manciata di funghi dopo un acquazzone.

In ogni caso lui è David Tell, il libro si intitola “IO SONO UN’ARMA. Memorie di un marine” e, ahimè, non si tratta di una lettura che mi sento di consigliarvi.

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La triste realtà è che, dal mio povero punto di vista di lettore con un minimo di esperienza e passione per la narrativa che sfiora o approfondisce tematiche militari, “Io sono un’arma” racconta davvero poco, e soffre di almeno un paio di problemi.

Il primo è puramente contenutistico: la maggior parte del libro è totalmente dedicata alla fase dell’addestramento e al percorso – durissimo, sia chiaro! – intrapreso e seguito dall’autore per approdare all’élite delle forze speciali USA. Se avete presente la prima parte di Full Metal Jacket avrete capito il tipo: sergenti privi di umanità, spersonalizzazione dei soldati, prove fisiche al limite della sopravvivenza. Certamente interessante se sforbiciato di un paio di centinaia di pagine da dedicare alla vera azione, che è invece quasi del tutto assente.

In secondo luogo, mi ha lasciato perplesso “il tono”, o – meglio ancora, la “mancanza di tono”: raccontare un percorso esistenziale di questo genere non è affatto semplice, me ne rendo conto. Credo si tratti fondamentalmente di trovare una voce unica e originale. Può essere connotata dalla ironia di McNab oppure ruotare sulla drammaticità e l’asciutta consapevolezza del già citato “American Sniper”, un libro che incolla letteralmente alle pagine.

In caso contrario, il rischio è quello di offrire una serie quasi infinita di aneddoti, riferiti peraltro principalmente all’addestramento, e quindi ancor meno seducenti di una voce proveniente da un episodio storico. L’effetto è un lento allontanamento dalla biografia e dalla lettura, che ho francamente stentato a portare a termine.

Alfonso d’Agostino

SCHEDA LIBRO
Autore: David Tell
Titolo: IO SONO UN’ARMA. Memorie di un marine
Traduzione: Alessio Lazzati
Editore: Longanesi
Collana: Il Cammeo
Pagine: 624
ISBN: 978-8830434134



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