Magazine Lifestyle

Iole x Tiscali

Creato il 04 luglio 2011 da Ioleinfashion

Iole x Tiscali

E vissero tutti, felici e contenti. Di là delle differenze sociali e di età, di regione e cultura: “Non credete che questa sia proprio una grossa balla?”. C’è l’ha dimostrato Elisabetta Canalis, nostra splendida concittadina, migrata per una spicciolata di mesi in quel di Hollywood, con il solo intento di provare a fare quello che prima di lei “nessun altra”: accalappiare il bel principe canuto, George Clooney. Naturalmente, le è andata male. Non che noi, popolo di invidiose rosicone, un pizzico non gliel’avessimo tirata. Dopo un annetto – mese più, mese meno- Eli se ne è tornata a casa. Con in mano un bel pugno di copertine patinate e tanti rumors sulle presunte motivazioni della rottura. Dinanzi a questa fine “triste”, vi invito a una riflessione: “Siamo sicuri che il lieto fine esista davvero?”. E soprattutto: “Chi ci assicura che una volta arrivate a palazzo sia Cenerentola che Biancaneve siano rimaste contente della loro vita dorata?”. Le storie, non le favole, raccontano di altri epiloghi. Basti ricordare Lady D., per avere un’idea di cosa stiamo blaterando. La sua sorellastra era l’ex fidanzata di lui, una certa discinta Camilla, quella di Elisabetta, addirittura forse un lui, se stiamo ad ascoltare le voci sulla presunta omosessualità del ormai ex compagno.

Altra storia, altra favola, quella di Kate Middleton; Principessa di Cambridge e moglie del Principe William. Quando la vedete sorridere e stringere mani alle forze armate britanniche, ai bambini disagiati, ai circoli dei pensionati sotto il Big Ben, pensate davvero che sia felice? Non voglio distruggere castelli di luoghi comuni e di false speranze per chi alla favola crede davvero, ma penso che un po’ più di sano (sadico?) realismo, oggigiorno serva. E non tanto perché penso che il romanticismo sia morto, piuttosto perché è arrivato il momento di scrivere altre favole, con altro “lieto” fini. Storie che finiscano diversamente dall’abbraccio al tramonto tra gli uccelli che cinguettano. Ne abbiamo bisogno, per ristabilire l’equilibrio e andare incontro a tutte quelle persone (la maggioranza di noi) che il principe fatato non l’hanno mai incontrato o peggio l’hanno perso. Per fargli credere che un’altra via c’è e che bisogna continuare a sperare. In se stessi, prima di tutto. Infine, ci serve per dare supporto alla Canalis. Dopotutto siamo state le prime ad andargli contro. Ed ora è giunto proprio il momento di rimediare…
via

Share on Facebook


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :