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#IOLORACCOLGO – La lotta ai rifiuti su Twitter

Creato il 28 aprile 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

In un momento storico in cui il problema dello smaltimento dei rifiuti è sempre attuale in tutte le zone d’Italia e del mondo, fa notizia un’iniziativa che ha preso piede in Lombardia, per la precisione a Pavia, ma che si propone di estendersi a tutta Italia. #IOLORACCOLGO è qualcosa che nasce semplicemente come un hastag lanciato su Twitter da uno studente dell’università locale che, stufo della grande quantità di rifiuti abbandonati per le vie della città, fotografa il gesto di buttare via ciò che gli altri non hanno gettato, invitando i suoi follower ad imitarlo.

CHE COS’E’ #IOLORACCOLGO – In pochi giorni nasce un blog su Altervista e un account Twitter indipendente che invita le persone del posto a spendere pochi secondi del loro tempo per raccogliere la lattina, la bottiglietta di plastica o il cartone che qualcuno ha abbandonato per aiutare lo smaltimento e per rendere Pavia una città più pulita. #IOLORACCOLGO non trae alcun profitto, non è nemmeno un’organizzazione di volontari o un’associazione no profit, è semplicemente il messaggio lanciato da un ragazzo per sensibilizzare gli altri.

Per un mondo più zuccheroso #ioloraccolgo, anche se non é mio. https://t.co/Ez9GjaS2bf Twittate con me @ioloraccolgo pic.twitter.com/OoUPgwm8Z4

— Alessandro (@DeChiricoAle) 25 Aprile 2015

L’IDEA DI FONDO – Alessandro De Chirico, neo laureato e ideatore del progetto, non è in alcun modo un attivista, ma un ragazzo come tanti che ha deciso di sensibilizzare soprattutto i suoi coetanei su un tema che, purtroppo, non passa mai di moda. Sul blog dedicato vengono riassunti in poche righe tutti gli ideali e la filosofia a cui si ispira l’iniziativa.

“#IOLORACCOLGO è un hashtag che nasce dalla necessità di sensibilizzare le persone al non-abbandono dei propri rifiuti in luoghi diversi dagli appositi cestini o pattumiere. Distrazione e inciviltà, infatti, portano l’uomo a liberarsi di tanti piccoli rifiuti e a disperderli nell’ambiente durante tutta la giornata. L’impatto di queste azioni è incredibile e ricade su tutti: uomini, animali, piante e generazioni future. Tutti condividiamo l’idea che un prato è bello solo senza immondizia. Tutti condividiamo l’idea che una spiaggia sia bella solo se ha acque limpide e sabbie prive di cicche di sigarette.Chi usa questo hashtag dunque, coerentemente a questo, non solo ha un profondo rispetto per la natura che lo circonda, ma cerca di sopperire alle lacune di altre persone. Come?Raccogliendo i rifiuti abbandonati (senza vergogna!) e gettandoli negli appositi cestini. Un gesto nobile e degno di essere condiviso da tutti.La scelta di far condividere a questi piccoli eroi (perchè questo sono!) la loro esperienza tramite l’hashtag #IOLORACCOLGO su Twitter (o i social network) spingerà altri individui a compiere il gesto fino a diventare virale e rendendo questo mondo più bello e pulito per tutti.”

LA VIRALITA’ – Per stessa ammissione dell’autore, l’elemento cardine del progetto è la viralità sui social, soprattutto su Twitter. In un periodo in cui la rete è il mezzo più rapido per restare in contatto con le persone, il lancio dell’hastag da cui l’iniziativa prende il nome si è rivelato un mezzo molto efficace per raggiungere il maggior numero di persone possibile e per invitare gli altri ad unirsi alla causa, facendo sapere ai propri follower ciò che si è fatto. E infatti in pochi giorni non sono stati pochi coloro che hanno aderito all’iniziativa utilizzando l’hastag #IOLORACCOLGO, al punto che in poco tempo è riusicto ad arrivare sui monitor e sugli smartphone di alcune enti di parchi locali.

In una società sempre più dipendente dai social network e che si affida ad essi per le notizie, il lancio di un’iniziativa di stampo ambientalista (ricordiamolo, assolutamente indipendente) tramite un mezzo in grado di raggiungere, sensibilizzare e soprattutto coinvolgere anche i più giovani potrebbe essere la carta vincente per riuscire laddove grandi enti e associazioni hanno finora fallito.

Tags:milano,pavia,rifiuti Next post

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