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iPhone 4S, puzzle e arrivederci

Creato il 16 ottobre 2011 da Koalalondinese @farego
iPhone 4S, puzzle e arrivederci
L'altro giorno mentre mezza assonnata ascoltavo la manager che blaterava su target giornalieri, tasks {compiti} che dovevamo fare, posizioni da assumere manco fossimo soldati e il tutto per vendere du stracci di lusso ai clienti ... ecco che parte l'allarme antincendio e tutti esaurito il primo WTF o poker face come si chiama ora la faccina stupita, ci siamo precipitati di fuori dal negozio e come soldatini in fila indiana {ok indiana non era, direi era piú alla caxxo} ci siamo diretti verso il punto di raccolta per essere contati e attendere il via libera per rientrare in struttura, che ovvio speravamo accadesse il piú tardi possibile!
Premetto che erano solo le 10.00 del mattino.
Il giardinetto dove eravamo riuniti era a sua volta giá gremito di gente, tenuta {loro!} in perfetta fila indiana e transennati con sbarre d'acciaio. Mi volto verso una collega pensando che pure quelli stavano lí a prendere aria e a farsi conteggiare in seguito a uno scatto dell'allarme antincendio, quindi le chiedo che accade e questa voltandosi mi dice nah sono in fila per accaparrarsi l'ultimo iPhone!
Orrificata mi volto di nuovo verso la numerosa fila indiana e penso al fatto che il negozio dell'Apple non é qui vicino, quindi se questi pazzi stanno facendo la fila qui quando lo store é molto piú avanti ... mi fermo qui evitando di riportare quello  ho pensato dopo l'aver realizzato la distanza fila/Apple store.
Ok di caxxate ne ho fatte pure io, soprattutto quando mi sono andata a vedere la prima del secondi film del Signore degli Anelli con la gente che premeva e buttava giú il botteghino pur di avere il prezioso biglietto, peró da lí a farsi i km di fila per un telefono ... e per fortuna che sconsolati avevano predetto che pochi, pochissimi avrebbero cambiato il loro iPhone 4, eeeeeeeeee direi proprio di no!
Ho voluto dare un immagine poetica a quei scellerati che erano lí a fare la fila e che probabilmente si saranno accalappiati l'iPhone 4S intorno all'ora di cena, pensando che erano lí a rendere omaggio, ad avere un pezzetto di quel genio che era Steve Jobs fra le mani, insomma non ho voluto lasciarmi andare al pensiero che no quelli erano lí a spendere piú di 600 pound per un telefonino e poter dire agli amici hey io me lo sono accaparrato subito il primo giorno!
Anyway siamo rientrati in negozio e per tutto il giorno ho sentito colleghe cinguettare disperate sul ora esco e me lo vado a prendere pure il l'iPhone nuovo!
Ammetto che sarei bugiarda se vi dicessi che non ne voglio uno pure io! Peró in verita preferirei un laptop meloso o un iPad se proprio ve la devo dire tutta, il grafico pubblicitario che é in me ancora brama e sbava dietro il Mac!
Per il resto con l'entrata appieno dell'autunno ecco che arrivano pure gli arrivederci, difatti ho un paio di amici in partenza definitiva per le loro rispettive nazioni. Qui dopo l'estate si cominciano a tirare le somme, si comincia a valutare se passare un altro inverno a Londra, sí perché qui l'inverno é lungo e freddo e quindi a tutti o quasi, scatta il domandone: che faccio mi passo un altro inverno qui o me ne torno a casa for good {per sempre}?
Dovete sapere che almeno che non abbiate un lavoro che vi soddisfa, guadagnate bei soldini e/o un fidanzatino amorevole, tutti e dico tutti compresa la sottoscritta {almeno che non siate spinti da una forza motrice folle e siate innamorati persi di Londra che non ne vedete alcun difetto} vanno avanti con le solite frasi: ok dai mi faccio un'altra estate qui, dai mi faccio Natale e dopo vedo come va se no torno a casa, mi do tempo un altro paio di mesi e poi vedo... insomma si sta sempre sul e poi vedo, aspetto un altro paio di mesi, mi faccio un'altra stagione e poi decido, ovvio che in molti facendo sto giochetto finiscono per farci gli anni all'estero!
Anyway, questi due amici hanno deciso di non svernare qui e di tornarsene in tempo per Natale a casa. Ogni volta che accade ció ovvio mi fermo a pensare, non sai mai che dire perché spesso accade per il fatto che qui non hanno avuto fortuna o non sono stati capaci di emergere, o comunque non hanno trovato quello che cercavano, poi ovvio ci si aggiunge pure il binomio mancanza della casa/famiglia.
Un pó li invidio sapete, sono coraggiosi a modo loro si sono scocciati, sono insoddisfatti e quindi agiscono e se ne tornano a casa contenti almeno di averci provato, certo {e pochi lo ammettono} si torna sempre con una punta di amarezza del non essere riusciti nell'intento con cui eravamo partiti ossia farsi una vita all'estero.
Cosí ecco un altro paio di persone che saluto, qui in questa cittá dove tutti arrivano e ripartono. Ho notato che chi resta é solo quello che si afferma nel campo lavorativo, manco per amore eppure se affermati alcune volte li vedi persi e nostalgici perché dite come volete si vive sempre fra due nazioni, fra passato e presente.
Io questa mattina mi sono svegliata nostalgica, penso ai miei due amici che se ne vanno a casa e mi sento frustrata perché io so quello che voglio fare e dicono che saperlo é giá un buon punto! Io voglio scrivere, viaggiare, conoscere gente e raccontare ma pur avendo i pezzi del puzzle non so come metterli assieme e poi chiudo gli occhi e immagino la Giada di domani e dove cammina e mi sorprendo e mi confondo perché da tempo mi sono accorta che le strade che vedo non sono di Londra ma Americane, larghe, piene di gente e trafficate ed ecco un'altra tesserina del puzzle che arriva e non so come farla combaciare.
Sir Koala ringrazia e saluta.

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