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iPhone 5, ma anche no….

Creato il 12 settembre 2012 da Mauronick @mauronick

iPhone 5, ma anche no….

Non molto tempo fa, non c'era esercizio commerciale che non esponeva vetrofanie, o comunque proponeva formule di finanziamento per l'acquisto di prodotti ad interessi ZERO con classica prima rata dopo 6 / 12 mesi.
Solo recentemente gli istituti finanziari hanno ridotto l'offerta di questo tipo di prodotti. Nel frattempo, i consumatori hanno speso nei due/tre anni passati, quanto andranno a guadagnare nei prossimi tre !
Un ottima strategia per assicurarsi il denaro dei consumatori, ben prima che gli stessi ne abbiano “guadagnato” la  disponibilità.
Ovviamente, questo tipo di tecnica necessita di "oggetti del desiderio" affinché possa raggiungere i risultati sperati.

E qui si apre un mondo! Crisi o non crisi, se c'è sul mercato qualche cosa che non manca, sono proprio gli oggetti del desiderio.
Gli smartphone in primo piano, passando per le due-ruote, e via via sino alle autovetture di prezzo medio.
Di questo genere di prodotti, i giovani italiani, e non solo loro,  non si privano, a costo di mettere a rischi il loro stesso futuro.

Attualmente le compagnie telefoniche, ad esempio, hanno preso di mira i consumatori possessori di carta di credito. Al consumatore viene fornito lo smartphone tanto agognato, e per un certo numero di mesi, che vanno da 24 a 30, le rate, verranno addebitate direttamente sulla carta. Mediamente 30/40 Euro/Mese.

Inoltre,le varie Major telefoniche, sono ben coscienti del fatto che i produttori di tecnologia, Apple in testa a tutti, svilupperà nuovi oggetti del desiderio e che, quindi,  allo scadere del "finanziamento", quasi certamente il consumatore provvederà al fisiologico aggiornamento tecnologico, se non altro per rimanere nel trend del momento, ovviamente avendone la possibilità, che nel frattempo potrebbe essersi degradata.

Proprio nella giornata di oggi viene presentato da Apple il nuovissimo iPhone 5. Pensate che le previsioni delle agenzie di rating, dicono che questo prodotto farà salire il PIL degli Stati Uniti dello 0,5% !

Una simile previsione implica la consapevolezza che crisi o non crisi, il mondo avrà il suo iPhone. Tanto che non è più chiaro se il problema del ceto medio-basso italiano, sia arrivare alla fine del mese o accaparrarsi iPhone5.
Vogliamo dirlo che questo articolo costa la metà dello stipendio medio italiano di un mese?

Tuttavia sembra che oggi, tutto ciò di cui la fascia da 18 a 35 anni ha bisogno,  è un T-Max Yamaha con serbatoio sempre pieno, un iPhone con ricarica infinita e nessuna voglia di impegnare i cervelli, affiche nascano idee simili a questi due prodotti. Che potrebbero, non so, far salire il PIL del nostro disastratissimo paese?

Mentre il mercato degli “oggetti del desiderio”  tiene ancora i prezzi in valore al consumo, una serie di altri settori sono sotto il fuoco incrociato delle corazzate cinesi ed americane.
 A proposito, notato per caso che razza di store cinesi sono stati aperto a Milano? E a che prezzi propongono i loro prodotti?

Esclusi gli  ”oggetti del desiderio”, che possono essere solo originali, ed i generi alimentari, tutto il resto è disponibile!  Dall’abbigliamento ai detersivi.
Un piccolo particolare, il personale tutto rigorosamente asiatico.

A costo di farmi venire l’orticaria, devo dare ragione a Monti? La crescita è dentro di noi, le imprese devono fare di più? No non è cosi! L’Italia vive di turismo, ristorazione , agricoltura, motori e moda.
Due delle più prestigiose aziende italiane, una di moda e l’altra di motori, sono state vendute rispettivamente agli Emirati Arabi e ai tedeschi.

Se la Apple ha potuto investire e creare un prodotto che muove il PIL del paese, vuol dire che laggiù le aziende respirano più che da queste parti!
Monti, che ha ammesso di aver aggravato la crisi, deve dare più ossigeno alle imprese e, quest’ultime ai loro dipendenti. Solo così si potrà, lentamente, ripartire. Questo a patto che tutti si metta in moto la testa, sfruttando la fantasia che agli italiani non è mai mancata, per creare prodotti e servizi di qualità, proponibili al mercato internazionale.


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