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Iran, studenti universitari interrompono una conferenza sul nucleare per protestare contro il regime [video]

Creato il 18 aprile 2014 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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Il popolo iraniano è vivo e vuole la libertà. A dimostrarlo è quanto accaduto qualche giorno fa presso il Politecnico di Teheran (Università Amirkabir). La scorsa settimana, infatti, l’Università della capitale aveva organizzato un evento dedicato al nucleare, in cui gli oratori erano l’ex negoziatore e candidato presidenziale Said Jalili e l’ex Capo dell’Agenzia Atomica iraniana, Fereydun Abbasi. Si tratta di due membri dell’establishment del regime di primo piano, molto vicini alla Guida Suprema Ali Khamenei.

Particolare della protesta a Teheran: Jalili e Abbasi guardano sconsolati il pubblico. Notare, sulla destra, la bandiera del movimento terrorista Hezbollah

Particolare della protesta a Teheran: Jalili e Abbasi guardano sconsolati il pubblico. Notare, sulla destra, la bandiera del movimento terrorista Hezbollah, tenuta dai cani Basij

Nella prima fila dell’aula che ha ospitato la conferenza si erano, come sempre, posizionati i fedeli Basij, i cani del regime pronti ad urlare contro il mondo il loro odio verso la democrazia, i diritti umani e ogni tipo di negoziato possibile con l’Occidente. Si tratta di sgherri comandati direttamente da Ali Khamenei e diretti operativamente dai Pasdaran. Questa volta, però, i loro piani sono falliti, grazie al coraggio dei veri studenti iraniani, i giovani vogliosi di scoprire il mondo e stanchi di un regime corrotto, militarista e dispotico.

Studenti iraniani protestano contro la demagogia del regime sul nucleare

Studenti iraniani protestano contro la demagogia del regime sul nucleare

Ecco allora che, proprio mentre il conservatore Jalili parte con il suo discorso, una folla di universitari presenti nelle ultime file dell’aula comincia a protestare contro gli oratori, invocando maggiore apertura interna ed esterna e chiedendo l’immediato rilascio dei leader dell’opposzione Mir Hussan Mousavi e Mehdi Karroubi (agli arresti dal 2011). Tra gli altri slogan intonati dai coraggiosi ragazzi, anche la richiesta di libertà per tutti i prigionieri politici. Said Jalili, invano, ha provato a placare la folla arrabbiata, ma ci sono voluti ben 45 minuti per riuscire ad andare avanti con il previsto programma della conferenza.

Barg Bar Diktator!



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