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Iraq nel caos, tra golpe ed ISIS

Creato il 11 agosto 2014 da Candidonews @Candidonews

Iraq

Le forze politiche irachene litigano mentre l’ISIS avanza in tutto il Paese:

Il Post. Lunedì 11 agosto il presidente dell’Iraq, il curdo Fuad Masum, ha chiesto al vicepresidente del parlamento, lo sciita Haider al-Abadi, di formare un nuovo governo. Poche ore prima, i parlamentari riuniti nell’Alleanza Nazionale Sciita (una colazione che rappresenta i principali partiti sciiti al parlamento iracheno) avevano votato per presentare come candidato primo ministro proprio al-Abadi, al posto dell’attuale capo di governo, Nuri al-Maliki, un personaggio molto contestato sia in Iraq che all’estero. Dallo scorso aprile, infatti, quando si sono svolte le ultime elezioni parlamentari, in Iraq è necessario formare un nuovo governo. Fino ad oggi è stato impossibile, anche a causa delle divisioni interne al parlamento e a quelle tra gli stessi partiti sciiti che formano la maggioranza, e così è rimasto in carica il governo di Maliki.

Intanto i fondamentalisti dell’ISIS stanno sterminando una minoranza, gli yazidi:

Iraq, il dramma degli Yazidi in fuga dai massacri

Corriere.it. La fase culminante dell’eccidio degli yazidi si sta consumando giorno dopo giorno, da una settimana, sulle montagne di Sinjar. È una catena rocciosa, brulla, alta oltre 1.100 metri, lunga 25 chilometri e larga mediamente meno di quattro nell’Iraq settentrionale. Vi si trovano un pugno di villaggetti, alcuni disabitati, pochi pozzi d’acqua piovana, quasi per nulla sorgenti e una sola strada d’asfalto che la attraversa da nord a sud. Qui donne, bambini, anziani e pochi uomini tutti appartenenti a questa minoranza (circa 500.000 persone) seguaci di una religione con oltre 4.000 anni di storia, cercano rifugio dalla furia omicida dei fondamentalisti del nuovo Califfato. Li considerano sub-umani, eretici, «adoratori del diavolo» perché legati a riti e culti che precedono il monoteismo. Sono parte della diversità affascinante di culture e fedi remote, ma proprio per questo rischiano l’estinzione violenta.


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