Magazine Cinema

Iron Man 3

Creato il 05 giugno 2013 da Mattia Allegrucci @Mattia_Alle
Iron Man 3Tony Stark vestito da Iron Man che salva il mondo è qualcosa che ha ormai stancato gli spettatori più interessati ad una evoluzione anche stilistica della saga, per cui il regista Shane Black decide di puntare il tutto sull'azione e di raccontare l'altro lato del personaggio di Robert Downej Jr., trasformando il miliardario playboy filantropo in una specie di agente segreto al servizio del Presidente, regalando alla pellicola i toni tipici di quelle d'azione anni '70 che l'hanno contraddistinto. Scritta dallo stesso Black e da Drew Pearce, la sceneggiatura di Iron Man 3 è una sorta di diario personale del protagonista che racconta un viaggio introspettivo in prima persona, il quale sarebbe stato anche interessante se non avessero puntato tutto su personaggi terribilmente stereotipati e su colpi di scena decisamente troppo telefonati. Il peccato più grande lo si fa estrapolando dal fumetto il villain principale di Tony Stark, il Mandarino, dando il ruolo a Ben Kingsley e trasformandolo nella caricatura di se stesso. Per non parlare della seconda minaccia mondiale che è impersonata da un Guy Pearce macchiettistico e scontato, banale e ripetitivo.
Il conflitto di Tony Stark è esclusivamente interiore e ci si concentra sui relativi problemi di coppia tra lui e la Pepper Potts di Gwineth Paltrow e i conseguenti dilemmi dell'eroe con i quali affronta quasi tutte le vicende del film. Tuttavia lo sviluppo della trama cerca di creare suspense rifacendosi alle spy story, ma il connubio tra quello stile e la nuova impostazione comico/avventurosa dei film Disney/Marvel non si sposa perfettamente, e il risultato è un film che funziona bene per quanto riguarda i momenti più intimi e quelli di tensione, ma che perde molto per caratterizzazione dei personaggi e, soprattutto, nell'azione. Se da un lato Black regala momenti interessanti concentrandosi su Tony Stark e sui suoi drammi personali, assieme anche ai momenti spionistici in cui si cerca di districare la matassa, dall'altro purtroppo la componente dell'intrattenimento soffre di un montaggio terribilmente raffazzonato e caotico da parte di Peter S. Elliot e Jeffrey Ford, che offrono un'azione confusionaria e mai lineare e che trasformano il film in una tortura psicologica per chi cerca di capire in che punto siano i protagonisti e chi sta picchiando chi. Anche le musiche di Brian Tyler soffrono di questo problema e accentuano l'effetto disturbante del film, che per tutto l'inizio riesce a sostenere al meglio la tensione e il mistero che aleggia attorno ad alcuni personaggi. Se, dunque, una buona fetta della prima parte funziona al meglio, tutto il secondo tempo sembra fare il verso a ciò che c'era di interessante e innovativo nel primo, affidandosi a cose già viste sia dal punto di vista tecnologico che per quanto riguarda plot e scrittura dei personaggi, perché anche la tanto acclamata sequenza finale con l'esercito di Tony Stark soffre di già visto. Io appartengo a quel filone che non è interessato ad assistere per quindici minuti e forse più a combattimenti tra armature radiocomandate e vulcanici nemici esplosivi, anche perché si perde molto il pathos e la paura per una eventuale morte del protagonista se questi non comanda l'armatura dall'interno. Detto tutto ciò, il film può anche intrattenere e divertire, perché le gag (decisamente troppe) ci sono e Robert Downey Jr. è più personaggio che non attore in questo specifico caso, ma se qualcuno mi venisse a chiedere consigli su un film che intrattiene per passare una serata senza pretese, Iron Man 3 non comparirebbe nella lista dei primi venti film che mi verrebbero in mente.
Iron Man 3

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines