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Ironside, dall’America un nuovo cop-drama

Creato il 25 settembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Storia di un  integerrimo detective disabile

Sta per arrivare, in America su NBC, Ironside, remake dell’omonima serie del 1967 che aveva come protagonista Raymond Burr. Questa volta la serie riporta in auge Blair Underwood, l’attore conosciuto per la sua interpretazione in The event, e segue le vicende del detective Robert T. Ironside, rimasto sulla sedia a rotelle in seguito a una sparatoria. Nonostante il suo handicap, Ironside non si rassegna a vivere una vita diversa da quella che conduceva prima dell’incidente e lontano dal suo posto di lavoro. Il detective, infatti, riesce a guidare la sua squadra nel migliore dei modi e riesce a risolvere anche i casi più intricati. C’è solo un problema: il suo carattere. Robert è un duro e non si lascia impietosire facilmente. Per risolvere un caso è capace di utilizzare metodi molto estremi e poco ortodossi, aspetto che chiaramente al dipartimento non piace molto. A chi gli chiede se è realmente “uno storpio” dopo avere risolto un caso, lui risponde: “dimmelo tu”, come dimostrazione del fatto che, nonostante il suo problema, con la sua forza di volontà e determinazione riesce a condurre una vita quasi normale e ad accettare lo spiacevole incidente che lo ha inchiodato su una sedia a rotelle.  Al fianco di Underwood ci sono Kenneth Choi (Sons of Anarchy, Capitan America), che interpreta il Capitano Ed Rollins, Brent Sexton (The Killing) nei panni di Gary Stanton, Pablo Schreiber (The Wire) in quelli di Virgil, Spencer Grammer (CSI) e Neal Bledsoe (Smash) rispettivamente in quelli di Holly e Teddy. La sceneggiatura porta la firma di Michael Caleo, mentre i produttori esecutivi, oltre allo stesso Caleo, sono David Semel (Studio 60 on the Sunset Strip, Person of Interest, Ally McBeal), Teri Weinberg, John Davis (I pinguini di Mr. Popper), e Jon Fox.  Il debutto dello show è atteso sulla NBC per il 2 ottobre. Le premesse sono interessanti, ma il pilot ci fa ben sperare in alcuni punti e rimanere scettici in altri. I casi sono validi e si lasciano guardare con attenzione. Il cast è ottimo e la scelta degli attori sembra azzeccata, nonostante le polemiche che lasciano il tempo che trovano sul fatto che sia stato ingaggiato Underwood per interpretare il ruolo di un disabile, dal momento che l’attore disabile non lo è. Ma ad incuriosire il pubblico c’è soprattutto la situazione del protagonista, un detective tra le righe e non molto esemplare con un passato pronto a tormentarlo e ad affiorare quando meno se l’aspetta o almeno è così che dovrebbe essere. Il potenziale dello show sta nell’handicap di Ironside, che però non viene valorizzato e sfruttato come dovrebbe. Mentre la vita del suo partner di lavoro è sconvolta dall’accaduto, il protagonista non sembra esserne sconvolto più di tanto. Inoltre non sembrano valorizzate a pieno le capacità e i modi di agire del detective, che a causa dell’incidente ha dovuto cambiare drasticamente il suo modo di vivere, ma soprattutto di lavorare, cosa che dal pilot non si nota molto. Detto questo non è ancora tempo di sbilanciarci soltanto dopo l’episodio introduttivo. I presupposti per vedere un remake fatto bene ci sono tutti, ma chiaramente andrebbero approfonditi e valorizzati i punti di forza e originali dello show, altrimenti si potrebbe incappare nel solito crime ripetitivo e noioso che non aggiunge nulla al panorama del genere. Le prime impressioni, tuttavia, ci fanno presumere che Ironside possa avere le potenzialità per un futuro roseo davanti a sé ma è chiaro che quanto visto nel pilota non basta a convincere i telespettatori.

di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net 


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