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ISABELLA RAGONESE e CRISTINA DONA’: venerdì 25 luglio a I CONCERTI nel PARCO

Creato il 21 luglio 2014 da Giovanni Pirri @gioeco

Immagineragonese-dona(@cristinadona)

Venerdì 25 luglio, I Concerti nel Parco presenta in Prima Nazionale, Italia Numbers spettacolo ideato e interpretato da ISABELLA RAGONESE e musicato da CRISTINA DONA’, tratto da “L’Italia s’è desta”, testo teatrale di Stefano Massini e dal “Manuale per ragazze di successo” di Paolo Cognetti.
Un viaggio in un’Italia con la radio accesa, scandito dalla voce incantatrice di Isabella Ragonese e dalla musica luminosa di Cristina Donà.

Partendo da un elenco didati tecnici, freddi e disturbanti, che disegnano il nostro “rapporto Italia”, le due protagoniste raccontano le storie di vittime ignote in una serie di scatti fotografici in giro per il Bel Paese, cartoline fatte di carne, parole e suoni. Frammenti di storie italiane e di Italiane, che parlano di una violenza in crescita allarmante, proprio come le labbra blu: quelle di chi subisce, di chi ha una “ferita in fondo al cuore” (come canta Cristina Donà interpretando un brano dei Diaframma), di chi ha la testa sott’acqua ma non vuole affogare.

Storie di donne “in apnea”, schiacciate da troppo poco amore, che però non mollano, trattengono il respiro perché sanno che risaliranno in superficie, che torneranno a respirare.

I Concerti nel Parco ha voluto dare grande risalto a questo spettacolo che arriva dritto al cuore, per dare voce alle donne ignote che riempiono le nostre pagine di cronaca, ma che si ribellano, non accettano di affogare in un mare di violenza.

Nuova Produzione – Prima Nazionale – Produzione ParmaConcerti

Ragonese Isabella 2

ISABELLA RAGONESE

Nel 2000 consegue un diploma di recitazione presso la Scuola Teatès di Palermo (direttore Michele Perriera). Attrice e autrice teatrale, Isabella Ragonese ha scritto, diretto e interpretato diverse sue opere come Che male vi fo e Bestino.Vincitrice di concorsi per artisti emergenti, tra cui nel 1998 il primo premio del concorso nazionale INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico) con un saggio breve sulla figura di Ecubanella tragedia euripidea. Il suo primo film è stato Nuovomondo di Emanuele Crialese del 2006. Dopo aver partecipato al film indipendente Detesto l’elettronica stop di Cosimo Messeri, ottiene poi il ruolo di Marta, la protagonista precaria e neolaureata in Filosofia teoretica nel film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti, che le vale una candidatura ai Nastri d’argento 2008 come migliore attrice protagonista. Nel luglio del 2008 è stata premiata a Parma con il trofeo “Maurizio Schiaretti”, riconoscimento dedicato agli attori emergenti del cinema italiano. Il 27 luglio 2008 al Festival Teatro e colline di Calamandrana Alta ha portato in scena un’opera da lei scritta dal titolo Mamùr e interpretata in coppia con Giuseppe Sangiorgi, riportando un notevole successo. Nel 2008 è stata scelta come interprete per il film Viola di mare[, al fianco di Valeria Solarino e sotto la direzione della regista Donatella Maiorca, film tratto dal libro Minchia di Re di Giacomo Pilati. Nel 2009 ritorna sul grande schermo con i film Due vite per caso, regia di Alessandro Aronadio, Oggi sposi di Luca Lucini e Dieci inverni, regia di Valerio Mieli. Nel 2010 interpreta Elena, la moglie di Elio Germano, nel film La nostra vita di Daniele Luchetti e vince il Nastro d’Argento alla migliore attrice non protagonista per le sue interpretazioni nel film di Luchetti e in Duevite per caso. Nello stessoanno è stata anche la madrina della 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per La nostra vita riceverà la sua prima candidatura ai David di Donatello 2011 come miglior attrice protagonista. Nel 2011 recita per la prima volta in una produzione televisiva, partecipando ad un episodio della serie televisiva Il commissario Montalbano. Nel marzo 2011 ha partecipato come protagonista al videoclip di Luciano Ligabue Il meglio deve ancora venire, contenuta nell’album Arrivederci, mostro! Sempre nel 2011 èprotagonista sul grande schermo del film Il primo incarico sotto la regia di Giorgia Cecere, e de Il giorno in più con Fabio Volo. Da gennaio a maggio 2012 ha recitato a teatro ne La commedia di Orlando per la regia di Emanuela Giordano, liberamente tratto dal romanzo Orlando di Virginia Woolf. Nel maggio 2013 recita nel dramma teatrale Taking care of baby al Teatro Eliseo di Roma. Nel 2014 dà voce al personaggio di Griet nell’audiolibro La ragazza con l’orecchino di perla di Tracy Chevalier

 

Donà scelta

CRISTINA DONA’

All’inizio ci furono gli studi accademici e una passione ardente per la musica, il cinema, l’arte : oggi basta chiedere di lei, della sua voce e delle sue canzoni, per sentirsi rispondere che Cristina Donà ha lavorato intensamente e con pazienza per dar vita ad un lungo e felice percorso artistico di cantautrice, che la distingue nel panorama musicale contemporaneo. Grazie alle sue prime performance sospinte da una voce unica, nei primi anni novanta viene notata da Manuel Agnelli degli Afterhours: nasce la collaborazione che porta all’album di debutto, “Tregua” (1997), prodotto magistralmente dallo stesso Agnelli. Cristina vede arrivare i primi  riconoscimenti : il pubblico, che la accoglie come una novità,  la comunità musicale, che le riconosce un esordio sorprendente, la critica, che le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto. Al concerto che la vede vincitrice del festival “Max Generation” conosce Robert Wyatt, che a distanza di poco vota “Tregua” tra i suoi cinque album preferiti per l’influente mensile britannico “Mojo”. Cristina sta scrivendo il materiale che andrà a comporre l’album “Nido” (1999): ci sono collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e ancora la produzione di Manuel Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt che interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico : Goccia. A inizio millennio Cristina esce dal guscio, parte con una serie di spettacoli dal vivo che si chiudono con un debutto in libreria (Mondadori lancia “Appena sotto le nuvole” nell’autunno 2000). La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l’annata. Nel 2001 arriva l’invito al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione. Su questo palco Davey Ray Moor (allora membro dei Cousteau)  la vede in azione e mentre Cristina è impegnata a rifinire nuove canzoni, nelgennaio 2002 suona all’Eurosonic Festival di Groningen (Olanda) e decide che è tempo della sua prima produzione internazionale. Davey Ray Moor é l’uomo giusto e un anno dopo arriva “Dove Sei Tu” (2003), registrato tra Italia ed Inghilterra, che entra in classifica anche grazie a tre singoli, di cui “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, va in alta rotazione su MTV. Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la sua band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia l’eponimo “Cristina Donà”(2004), il primo album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe scrive di un prodotto finalmente originale dall’Italia, il prestigioso Sunday Times, inserisce una canzone di CristinaDonà in un cd allegato al giornale accompagnata da una bellissima recensione. L’uscita dell’album è seguita da numerose date in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio). A fine 2004 ritira il Premio Chatwin come artista nel mondo e la targa Siae. Al ritorno in Italia ancora live! Cristina sperimenta sul palco i percorsi sonori che la condurranno al nuovo album: è una scelta che sfocia nello splendido tour teatrale “Il suono della Luce” nella primavera 2006. Da queste annate passate a sperimentare ed esprimere la gioia di essere sul palco, nascono i presupposti dell’album che segnerà il transito al futuro (anche discografico, dopo il passaggio alla Capitol/EMI): “La quinta stagione”(2007). Scritto tra il 2006 e l’inizio del 2007  “La quinta Stagione” è prodotto da Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, Peter Gabriel, Simple Minds, the Church, etc) che sintetizza i diversi stili musicali della Donà. L’album ruota intorno al concetto di “preparazione all’eventualità di dover verificare la forza del tuo essere persona” e viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti.  Nel marzo 2008 esce “Piccola faccia”, un album che rappresenta la summa dei migliori brani di tutto il repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby), con l’intento di far conoscere ad un nuovo pubblico una veste acustica che la cantautrice milanese, da sempre, ama molto. La rilettura chitarra-voce viene impreziosita dalla presenza di Giuliano Sangiorgi (Negramaro) nel brano “Settembre”.  Il 2009 e 2010 sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. E’ l’inizio della collaborazione con Saverio Lanza, chitarrista e pianista, con il quale condivide, per la prima volta nella sua vita, la composizione di tutti i brani. Cristina vuole seguire una nuova rotta e con l’aiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica , approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato ma anche lieve e luminoso :  “TORNO A CASA A PIEDI”(EMI music) in uscita il 25 gennaio 2011.


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