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Isabella Ragonese? Un Altro Mondo.

Creato il 27 dicembre 2010 da Dylandave

Isabella Ragonese? Un Altro Mondo.

- Un Altro Mondo – 2010 - ♥♥ e 1\2 -

di

Silvio Muccino

Quel che immediatamente salta all’ occhio guardando il secondo film di Silvio Muccino è che tecnicamente si tratta di un lavoro ben fatto. Fotografia e uso della macchina da presa vanno ben oltre la media dei film italiani che siamo abituati a vedere e il montaggio serrato stupisce e si avvicina a quello visto in alcuni film d’ oltreoceano. Ma purtroppo non ci si può fermare ad osservare questi soli elementi in questo film. La storia, tratta ancora una volta da un romanzo di Carla Vangelista, ha come protagonista Andrea (Silvio Muccino) che vive con la sua fidanzata Livia (Isabella Ragonese) un rapporto nel quale nessuno dei due pretende delle risposte dall’ altro e nemmeno fa domande. E’ cresciuto in solitudine, con un padre che è sparito quando lui era solo un bambino e una madre assente affettivamente che è stata solo in grado di garantirgli una crescita economica più che soddisfacente. Durante la festa del suo ventottesimo compleanno riceve una lettera dal padre, venendo a conoscenza che è in Africa . Decide di partire e scoprendo che il padre si trova in coma e che ha un fratello di origini africane (Michael Rainey) del quale dovrà prendersi cura. Tutta la prima parte del film, girata in Kenya, mostra evidenti lacune di sceneggiatura che portano il giovane regista ad optare per soluzioni sbrigative e dialoghi che sembrano quasi degli aforismi evitando di spiegare certi raccordi burocratici che sarebbero stati forse più necessari in un film che ha comunque pretese di essere impegnato socialmente. Poi improvvisamente qualcosa cambia nella seconda parte ambientata a Roma e l’ intero film sembra concentrarsi maggiormente sulle emozioni degli attori protagonisti (Muccino e la Ragonese). Sul loro dilemma esistenziale che li costringe ad abbandonare una vita superficiale alla ricerca invece di un contatto più profondo con le emozioni e con le responsabilità del vivere. Silvio Muccino purtroppo dà al suo personaggio un’ impronta recitativa fin troppo basata sulla fisicità e molto meno dalla forza delle parole o delle espressioni facciali, entrambe ridotte ai minimi indispensabili. Chi invece regge decisamente la parte, oltre alla indiscussa naturalezza del piccolo Michael Rainey è la giovane attrice siciliana Isabella Ragonese, che ormai sembra essere divenuta una certezza nel panorama attoriale femminile nostrano. La sua prestazione è in grado di coinvolgere lo spettatore creando una perfetta sintonia tra testo, emozioni ed espressioni facciali così da apportare credibilità assoluta la suo personaggio. Michael Rainey sarà quindi in grado di condurre per mano i due protagonisti in una dimensione emotiva nella quale nascondere i propri sentimenti non è più necessario ed è molto meglio viverli. Isabella Ragonese grazie al suo personaggio riesce a trasmettere allo spettatore questa angoscia interiore data da un cambiamento profondo che sta per arrivare, mentre invece Silvio Muccino si limita a sforzarsi fisicamente, agitando le braccia o strizzando gli occhi più del dovuto, forse a causa di un personaggio che sicuramente sente molto meno suo di quello che interpretava in Parlami d’ amore. Un Altro mondo, in definitiva, è un’ altra importante prova registica nella carriera di Silvio Muccino, che almeno tecnicamente dimostra ampiamente di avere una ricerca di originalità e nuovi strumenti sicuramente ben maggiore di quella che il fratello maggiore, ormai, sembrerebbe non possedere. Se non altro qui vediamo una buona messa in mostra di chiaroscuri drammatici e anche maggiormente leggeri, un uso di una voce fuoricampo accompagnato da un montaggio evocativo e una colonna sonora, che forse solo per la straordinaria Secret Garden del “Boss” Bruce Springsteen ripaga da sola il prezzo del biglietto.

Isabella Ragonese? Un Altro Mondo.

( Primi approcci con un fratello africano a Roma)
Isabella Ragonese? Un Altro Mondo.
( Isabella Ragonese domina la scena)

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