Magazine Bellezza

Iscriversi ad una scuola trucco: si, no, perché.

Creato il 03 luglio 2015 da Annalisa @MakeUp_Pleasure

Iscriversi ad una scuola trucco: si, no, perché.

Carla Belloni, docente di Romeur Academy

Come promesso, vi parlerò della mia esperienza come studentessa di make up, ovvero il percorso che ho affrontato per diventare make up artist. So bene che è un argomento che interessa a molte, chi sogna di diventare mua è sempre combattuto su che strada scegliere e ci si pone una serie di domande di non facile risposta. Inizio quindi sciogliendo alcuni dubbi fondamentali, basandomi su cosa mi viene chiesto più spesso al riguardo.
Vale la pena frequentare una scuola o posso lavorare anche da autodidatta?
Non è d'obbligo essere diplomate come truccatrice. Il discorso sarebbe lungo e complesso, ma riassumo dicendo che per la legge italiana si può essere assunti come mua senza essere dotati di alcun titolo. Mentre esercitare in proprio non è regolamentato, ne per chi ha il titolo ne per chi non lo ha.
Però frequentare un corso è necessario. Inutile tirare in ballo affermazioni del tipo "Pat McGrath è autodidatta", perchè i tempi oggi sono totalmente cambiati: quello del makeup artist non è più un lavoro di nicchia, ogni anno l'Italia sforna migliaia di truccatori diplomati ed è normale che durante un colloquio venga chiesto "che scuola hai frequentato?", immaginerete che rispondendo "nessuna, sono autodidatta" si perdono 10 punti e si lascia spazio ai concorrenti. Anzi, in verità alcune grandi aziende come Mac o Kiko ormai, da qualche tempo, nemmeno fanno colloqui a chi è sprovvisto di attestato. Senza contare che le commissioni prestigiose (set di cinema e foto importanti, sfilate di alta moda, tv ecc) sono nelle mani dei docenti delle accademie più famose, e sono questi che indirizzano i ragazzi più dotati al lavoro. Chi è fuori da questo circolo difficilmente avrà modo di accedere a questi incarichi.
Questa è la motivazione che riguarda gli aspetti più formali, ma in verità mi fa sorridere che qualcuno si senta così bravo da pensare di poter fare a meno di studiare. Certo esistono straordinari talenti innati, non lo metto in dubbio, ma si tratta di un caso su mille e per tutti gli altri ci vuole studio e serio esercizio. Di solito chi afferma "ma io ho già una buona mano" non sa cosa voglia dire truccare per mestiere e farlo bene, se ne renderà conto solo dopo aver frequentato un'accademia ;)
Insomma è fuori discussione che il titolo, se davvero volete fare questo mestiere, abbia un'importanza determinante e mi fa rabbia che alcuni personaggi, molto famosi fra appassionate e non, sostengano invece che per imparare a truccare bastano i tutorial di youtube, evidentemente quando una fa soldi a palate fra tv, pubblicità e partnership col Tubo dimentica completamente cosa significa essere una truccatrice...

Iscriversi ad una scuola trucco: si, no, perché.

Certo, diventiamo truccatori con i tutorial...

Sono utili anche i corsi brevi o è meglio puntare direttamente a quelli lunghi (e costosi)?
Dipende quanto brevi. Inutile prenderci in giro: nessuno esce truccatore da un corso che dura tre o cinque lezioni. Frequentare un corso del genere è una grande perdita di soldi e tempo perchè in così poche ore è impossibile che vengano spiegati tutti i concetti da imparare e non vi è nemmeno il tempo per sviluppare una manualità. Un corso che dura così poco può essere utile se si tratta di un master specifico, tipo aerografo, pelli senescenti o camouflage, ma non quando si pretende di spiegare tutto ciò che riguarda anche solo il beauty. Diciamo che un corso utile dura almeno 120 ore e costa circa 2000€, ovviamente non sarà mai un corso completo e offrirà poco tempo alle esercitazioni ma lo ritengo comunque formativo, anche se solo chi ha già una forte predisposizione naturale sarà pronto ad affrontare il mondo del lavoro dopo questo genere di corso, le altre dovranno esercitarsi per un periodo da sole. L'ideale sono i corsi regionali, da almeno 500 ore, che offrono un'infarinatura di tutte le discipline e ampia possibilità di esercitarsi, così che anche chi inizialmente aveva più difficoltà arriva poi ad ottenere risultati di qualità. Infine, mi spiace sottolinearlo ma una scuola che offre tanto costa tanto, una scuola che costa poco offre poco, è una regola universale.
Come riconosco una scuola valida?
Prima di iscriversi bisogna informarsi tanto. Non troverete mai un coro di recensioni positive, ogni allievo ha un'impatto personale con la scuola ed è ovvio che chi non è riuscito ad ottenere ciò che sperava tende a lamentarsi, anche quando magari la responsabilità non è della scuola. Dovete informarvi soprattutto su altri aspetti: offrono un kit? e se si, da cosa è composto? Più prodotti ci sono nel kit e meno ne avrete da comprare, e badate che siano di un marchio prestigioso. Ci sono opportunità di stage durante l'anno? Gli stage offrono modo di misurarsi subito con il mondo del lavoro, è un'occasione per fare pratica ed esperienza di un'importanza cruciale: più ne fate e più vi ritroverete preparati a fine corso, se non ne fate vi ritroverete mua sulla carta ma con ancora tanta strada da fare. Se poi gli stage offrono modo di lavorare con la tv, l'alta moda o il cinema è chiaro che daranno una marcia in più anche al vostro curriculum. Vi è la possibilità di fotografare in modo professionale i propri lavori, al fine di creare un portfolio? Anche questo è un aspetto importantissimo. Una  volta uscite dalla scuola voi vi presenterete ai clienti e alle aziende attraverso le foto dei vostri lavori, se non le avete è difficile che veniate prese in considerazione. Certo potete scattare foto amatoriali ma nulla valorizza il trucco come le luci e l'obiettivo di un fotografo professionista. Avere un book di alto livello è un biglietto da visita che potrà darvi grande risalto. Offrono la possibilità di ottenere sconti studenti? sembra una sciocchezza ma non lo è, dovrete comprare molti prodotti per ampliare il vostro kit e con una Student Card di Mac potrete acquistare prodotti di alta qualità a prezzi piuttosto democratici.
Infine, io guarderei le pagine fb delle accademie per vedere i lavori migliori degli studenti ed esaminare se vengono realizzate cose di qualità. Esempio: non mi iscriverei mai ad una scuola dove vengono mostrati con orgoglio trucchi sposa con ombretto bianco perla, riga di eyeliner lunga un metro e ciglia finte a nastro, poichè ciò mi farebbe pensare che chi insegna ha scarsa conoscenza delle regole del trucco fotografico e della sobria eleganza che un abito nuziale richiede.
E' un investimento buono per il futuro o le opportunità di lavoro sono poche?
Come succede per quasi tutti i rami di studio in questo periodo di crisi, non vi è garanzia di lavorare con tale costanza da potersi mantenere. Certo il mercato della bellezza è in espansione, ma la concorrenza è tanta e perciò può essere un buon investimento se avete volontà, capacità e se sarete bravi nel vendere la vostra professione. Va comunque tenuto presente che prima di diventare truccatrici professioniste va fatto un certo periodo di gavetta, ovvero lavorare gratis. Questo non significa che se arriva la sposa o la ragazza che vuole essere truccata per una festa voi dobbiate farlo gratis, assolutamente no! e nemmeno se un fotografo a caso deve fare un ritratto di famiglia. Ricordate l'importanza del portfolio e degli stage che ho menzionato prima? Ecco, il senso è quello. Si lavora in TFC/TFP (Time for curriculum/portfolio) per maturare esperienza con grandi nomi del settore o per ottenere fotografie di alta qualità, per realizzare progetti in collaborazione con fotografi, stylist e modelle che lavorano anche loro solo allo scopo di ottenere del materiale che mostri al mondo la loro bravura. Ovviamente tutto ha una fine, quando avrete abbastanza materiale e un curriculum degno di nota potrete dire basta a questa gavetta, ma non aspettatevi di guadagnare subito e mettete in preventivo un tempo di formazione ed esercizio anche dopo esservi diplomate.
Ho la stoffa per diventare truccatrice o forse sono solo un'appassionata?
Ah, e chi lo può dire! Durante l'anno accademico ho visto persone imbranatissime arrivare a fare belle cose, altre che sembravano brave fare pochi e lenti progressi. Nel make up una predisposizione naturale conta, è inutile negarlo, e chi ce l'ha può volare molto in alto, questo però è vero sulla carta e la realtà qualche volta è un po' diversa. E anche la passione da sola non basta. Ho visto grandi collezioniste di trucchi, sempre informate sulle nuove uscite in profumeria, fare molta fatica a seguire il lato tecnico del make up, o a fare cose diverse da quelle che a loro piace fare. Altre ancora hanno difficoltà ad instaurare un clima di stima e fiducia con docenti e clienti in quanto sono caratterialmente timide e insicure, non lavorano sui loro blocchi e finiscono per venir penalizzate.
Insomma bisogna partire dal presupposto che il magico mondo del make up non è tutto gioie e rossetti, è un lavoro vero e proprio e in quanto tale ha le sue noie. Sapete quanto è entusiasmante fare la base sulla pelle acneica? o dover truccare una donna anziana evitando che crepi tutto? cercare di convincere una sposa che il trucco arabic non è adatto al suo abito e al suo occhio infossato e cadente? fare in un giorno 10 trucchi nude/invisibili per i book delle modelle? Alzarsi alle 6 del mattino per uno shooting uomo? Inoltre tenete presente che il trucco è creatività, innovazione, per cui dovrete fare sempre ricerche, informarvi ed essere in grado di reinterpretare in modo personale i trend del momento. Essere capace di fare anche una caratterizzazione teatrale, una riproduzione filologica di un trucco d'epoca, una ferita o un'ustione, costruirsi una calotta, dipingere sul viso e passare ore a disegnare decine di Face Chart, nella speranza di creare un progetto originale ed accattivante. Ovvio che fuori dall'accademia tenderete poi a scegliere solo ciò che è nelle vostre corde, ma un professionista deve avere una buona infarinatura di tutto ed essere pronto a qualsiasi richiesta.
Solo chi mostra la capacità di dare il mille per mille sarà considerato un vero make up artist e premiato, gli altri saranno persone con un attestato fra le mani, magari ottenuto presso scuole importanti, ma incapaci di metterlo a frutto. In tanti sceglieranno poi di fare altro nella vita.
Ho scritto un papiro e perciò mi fermo qui. La prossima volta entrerò nello specifico e parlerò della mia esperienza personale e dell'accademia in cui ho studiato, la Romeur Academy. Intanto se avete delle domande o delle perplessità ne possiamo parlare nei commenti ;)
A presto ^_^

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog