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ISS: riparato il computer di backup

Creato il 24 aprile 2014 da Media Inaf
L’astronauta della NASA Steve Swanson posa per la fotocamera di Rick Mastrangelo durante la passeggiata spaziale del 23 aprile 2014. Sullo sfondo: il laboratorio giapponese Kibo della Stazione Spaziale Internazionale e il pianeta Terra.

L’astronauta della NASA Steve Swanson posa per la fotocamera di Rick Mastrangelo durante la passeggiata spaziale del 23 aprile 2014. Sullo sfondo: il laboratorio giapponese Kibo della Stazione Spaziale Internazionale.

E’ stato finalmente riparato il computer di “backup” della Stazione Spaziale Internazionale. Per farlo è stata necessaria una passeggiata nello spazio da parte degli astronauti Rick Mastracchio e Steve Swanson. I due hanno sostituito l’unità elettronica malfunzionante nel giro di poco più di un’ora, che non rispondeva ai controlli dallo scorso 11 aprile. le verifiche da Terra confermano che il nuovo Multiplexer DeMultiplexer – MDM in codice – funziona correttamente.

“Lavoro eccellente, signori”, ha detto il controllo missione da Terra all’equipaggio della ISS. L’unità sostituita non precludeva in alcun modo il corretto funzionamento del sistema principale ma la Nasa ha ugualmente voluto installare l’apparecchiatura di scorta a livello precauzionale. Ritirando il vecchio box nel sacchetto degli attrezzi Mastracchio ha riferito al controllo missione che “la scatola MDM presentava alcuni segni di usura”.

A rendere in qualche modo particolare la passeggiata spaziale è stata, in qualche modo, la sua breve durata. Appena un’ora e trentasei minuti, forse la più breve attività extraveicolare portata a termine e senza intoppi dalla NASA al di fuori della stazione spaziale. Non abbastanza rapida per Rick Mastracchio, lo shooter più veloce del West che ha comunque trovato il tempo di farsi un selfie e lamentarsi della tuta ingombrante. “Ho le braccia troppo corte per realizzare un buono scatto”, ha twittato Mastracchio qualche ora dopo, rientrato a bordo della ISS, facendo il verso al celebre tweet di Ellen DeGeneres, la presentatrice della notte degli Oscar 2014 e che ha abbracciato in una selfie di gruppo star hollywoodiane del calibro di Meryl Streep, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Brad Pitt, Angelina Jolie, Julia Roberts e Kevin Space. Se solo Bradley avesse avuto le braccia più lunghe” scriveva DeGeneres a commento della foto.

Il selfie dell’astronauta NASA Rick Mastracchio durante la passeggiata spaziale del 23 aprile 2014.

Il selfie dell’astronauta NASA Rick Mastracchio durante la passeggiata spaziale del 23 aprile 2014.

Farsi un selfie nello spazio non è un gioco da ragazzi non solo perché Mastracchio indossava, come da norma, una tuta alquanto ingombrante ma anche perché i due astronauti stavano operando nel cono d’ombra della ISS, con alle spalle il luminoso pianeta blu a sbilanciare l’esposizione. Nonostante tutto, possiamo dire che il selfie di Mastracchio valga comunque la pena d’essere archiviato nell’album di foto ricordo della missione.

La tuta spaziale, e il casco degli astronauti in particolare, sono stati appesantiti con imbottiture assorbenti e boccagli di emergenza supplementari introdotti lo scorso anno a seguito dell’incidente che ha visto protagonista suo malgrado l’italiano Luca Parmitano, che ha rischiato l’annegamento a causa di una perdita nel sistema idrico della sua tuta. La NASA sta ancora studiando la questione, ma i manager della missione hanno messo una pezza al problema sostituendo le componenti più delicate. La persistente preoccupazione per la sicurezza delle tute spaziali è il motivo principale per cui la NASA ha voluto mantenere questa passeggiata nello spazio più breve possibile.

Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga


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