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“It’s every man for himself, Freckles”

Creato il 28 settembre 2010 da Loffio

“It’s every man for himself, Freckles”

Qualcuno mi sta pestando un piede, ho un gomito sconosciuto fermamente piantato tra le costole e un terzo spinge ed ansima alle mie spalle.

Orgia mal coordinata?

No, sono semplicemente stato così coglione da infilarmi un buffet.

Mai, mai infilarsi in un buffet.

Nonostante alcuni di noi passino il loro tempo in attività discutibili quali il frequentare stadi, guardare reality show e leggere libri di Moccia, possiamo affermare che tutto sommato viviamo in una società che si è da tempo liberata di quegli istinti primordiali che ancora prevalgono in certe zone del pianeta.
Questo non vuol dire che non siamo circondati dai selvaggi, analfabeti, grezzi, ignoranti, stronzi, cafoni, ma uscendo di casa non dobbiamo guardarci dai famigerati squatter di Kenshiro che passano il loro tempo andando in moto e leccando le lame dei coltelli, ne siamo costretti a lottare con i mega cotton-fioc di american gladiator per l’ultimo pezzo di magro scelto.

Ci sono alcune situazioni però che sono in grado di riportarci in un millisecondo netto ad una condizione primordiale, potrei citarvi la lotta per una femmina, lo stare solo in casa in casa nutrendosi di pizze da asporto… ma niente è comparabile ai buffet, non ci sono cazzi, che siate una vecchia signora del country club, un giovane rampante col tavolo fissato in discoteca, un centroscialino con la maglietta “Resistencia” o un vecchio di 60 anni, quando la parte più antica del vostro cervello percepirà la presenza di cibo gratis vi trasformerà in un tirannosauro sterminatore figlio di puttana, in lotta per una carcassa di brontosauro.

Ed è per questo che li evito come la morte.

Non c’è speranza, non c’è patina di civiltà, non c’è cultura che tenga, quando arrivano i vassoi un locale alla moda può trasformarsi nel centro di Haiti in trenta secondi netti, non importa se siete una signora in abito da sera e inseguite il cameriere che porta via il vassoio vuoto perché ci volete inzuppare il pane (giuro) o se siete un gruppo di pensionati che si coalizza come un branco di velociraptor per tenere lontani dal tavolo dei panini i bimbi dell’asilo (giuro anche su questa), in qualunque caso non osate opporvi o tentare di far rispettare una fila, altrimenti come nei film di zombi, dove lo sbruffone che non credeva nell’invasione/dottore pazzo che li ha scatenati/cattivo finisce smembrato da centinaia di mani mentre urla “NOOOOOAAOAAAAAARRGGGHHH!!” guardandosi gli intestini.

Nel buffet non esistono parenti, amici, sorelle, fratelli e scale gerarchiche, non esiste pietà in questo dojo, siamo tutti uguali e tutti soli.

A pensarci bene, i buffet sono la vera livella.


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