E vabbè, è finita.
Alla fine dopo tanto cianciare, scrivere, commentare, premere, sbandierare su Facebook e su tutti i social network in generale ce l’abbiamo fatta: i referendum hanno raggiunto il quorum.
Quattro sì.
Ok, sì.
Sì.
Sì. Sì. Sì. Sì.
Urrà, urrà, urrà.
…
…
…
E allora, che voglio di più?
Niente.
Solo che.
Sarò ingenua, ma mi aspettavo qualcosa di diverso.
Cioè, non tipo la fine del mondo stile Giacobbo e 2012 coi maya che ballano in circolo in perizoma.
No.
Però la brutta faccia gonfia di botulino di B. che si liquefà al sole manco fosse un vampiro della Meyer, ecco quello magari sì.
E invece è ancora qui a blaterare di Parnaso e bunga bunga davanti al sopracciglio alzato ed imbarazzato di Netanyahu proprio come se niente fosse.
E forse niente è stato.
O solo non basta.
Forse è solo l’inizio, sì.
La scintilla.
Che svegli il popolo italiano dal torpore che lo spinge a vedere programmi orrevoli, imbambolarcisi davanti e emergere credendosi Fabrizio Corona. (Sì, sono spocchiosa, ok? Non ve ne scordate).
Che seppellisca il berlusconismo, ma anche il velinismo.
Che svegli il popolo di sinistra, frustrato dall’Uomo in Bianco e Nero e della gerarchia di partito.
Magari è solo l’inizio, sì.
Della voglia di tornare a far politica. Di parlarne nei bar, di discuterne per strada o in fila alle poste.
Della voglia di far crescere un paese, di credere nel domani, nei valori della democrazia e dell’uguaglianza, in un mondoo più giusto.
Svegliarsi e il mondo è nuovo.
Libero dall’idiozia della paura del diverso, dalle chiusure mentali, dall’ignoranza imperante e di regime.
Libero.
Consapevole.
Più pulito.
Questo sì che farebbe finire il nostro mondo ATTUALE.
Altro che i maya…