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ITA Alice e il Grande Grandissimo Fiocco

Da Valeskywalker @valeskywalker

ITA Alice e il Grande Grandissimo Fiocco

altre foto qui: http://konzal.posterous.com/alice-bona-konzal-was-born-august-22-2012-at-4776

Cara piccola Alice,
sei nata con i tuoi occhi blu spalancati, resi ancora piu' grandi dal contrasto con il tuo corpo completamente ricoperto di bianco. Bianca e blu, come un angelo. Non me l'aspettavo, pensavo che per prima cosa avrei sentito il tuo pianto e invece  ho incontrato il tuo sguardo meraviglioso, mentre tu hai incontrato il mio sguardo meravigliato. E subito dopo quello del Tato, al quale ti hanno consegnata avvolta in un lenzuolino come se ti avesse portata giu' la cicogna: lui attendeva fuori dalla sala parto e non sapeva se eri una bimba o un bimbo. Mentre ero ancora rintontita dall'anestesia e dalla fatica, ho visto nello spazio aperto della porta il suo sorriso allargarsi mentre le ostetriche gli dicevano C'est une fille. Lui si e' occupato di te con le puericultrici, lavandoti, vestendoti e ritornando da me. Siamo stati insieme cosi', in una dimensione di colpo priva di tempo, di fretta, di domande. A contemplare la nostra gioia per averti con noi, dopo queste tredici ore e trentatre' minuti di faticosa attesa, un tempo lunghissimo da vivere e ora cosi' breve a ripensarlo. Sapevamo che prima o poi saresti uscita, ma per quanto ci si possa immaginare come avviene una nascita, la realta' prende sempre alla sprovvista.
*** Martedi' c'era un grande solleone con temperature altissime, da ormai una settimana non uscivo senza il Tato oltre i confini del giardino intorno a casa, ma mi sono alzata risoluta ad evadere: da giorni, tutto era pronto per il tuo arrivo, tranne il fiocco per annunciare la tua nascita. Mi sono convinta che nonostante tu stessi ormai parecchio stretta dentro il mio pancione, non ti decidevi ad uscire per darmi il tempo di rimediare a questa mancanza. Che nascita e' senza fiocco? Qua in Francia non si usa, ma io ho sempre trovato questa tradizione bella. I fiocchi alle porte delle case e dei palazzi smuovono il sorriso di chiunque vi passi di fronte.
Mi sono seduta con in mano carta e penna per fare una lista di quel che mi serviva in merceria, davanti alla finestra spalancata del terrazzo. Il sole illuminava i colori nel loro pieno:i fiori dei cespugli e le margherite disseminate sul verde del pratone. Le farfalle stavano rincantucciate all'ombra. Gli uccellini cantavano allegri come sempre. Sono andata in paese per tornare piena di nastri e nastrini rosa, giallo, arancione, verde acqua, di pezzi di feltro verde, viola e rosa, un po' di tulle rosa come da tradizione e svariati bottoni colorati.
Decisa a costruire un  Gande Grandissimo Fiocco.
Ho preso l'ennesimo pezzo di cartone che fa parte delle scorte di casa e ho cominciato a tagliarlo in forma di rami. Nel centro ho girato il tulle con i nastri a farne una coroncina a forma di cuore.
Poi ho ritagliato farfalle, uccellini e foglioline e le ho attaccate con la pinzatrice. Troppo pesante, i rami si piegano. Cosi' ho attaccato con lo scotch sul retro dei rami tanti bastoncini da spiedino.Finalmente teneva bene, ma si era fatta ora di preparare la cena, ho pensato, ok, finisco domani.
Pero' ho iniziato a sentire una nuova sensazione, come se lassotto tu stessi bussando verso l'alto, come dire, hey io qua sono pronta, spicciati a finire, mamma.
Alle 22 mi sono seduta sul pavimento di quella che ora e' la tua stanza e ho iniziato a cucire bottoni e infilare nastrini. All'una ho impacchettato il tuo  Gande Grandissimo Fiocco  in modo che il Tato non potesse vederlo, visto che ci teneva a scoprire solo alla tua nascita se eri una bimba o un bimbo.
All'una e venti sono scivolata finamente nel letto. Avevi smesso di bussare da un po', eppure ho pensato: ora e' davvero tutto pronto, forza bimba. Domani e' mercoledi' e sara' un'altra giornata di sole.
Anche Beatrice e' nata in un mercoledi' pomeriggio di sole.
Alle due mi sono svegliata zuppa delle famose acque, quelle che nei film si rompono e dopo 10 minuti il bimbo nasce nel taxi o in ascensore.
Amore, mi si sono rotte le acque
Quindi? ha biascicato nel sonno il Tato
Dobbiamo andare in ospedale
Ora?
Si
Ah, ok. 
Rumori di gru immaginaria che solleva lo sposo dal letto e suoni di bottoni immaginari che lo mettono in moto per attendere al  ruolo che gli spetta nella situazione che sta per materializzarsi.


Prima che iniziassero le contrazioni mi hai dato mezz'ora  di tempo per vestire me e tua sorella, raccogliere le valigie , i documenti ed arrivare in ospedale. Dopodiche' e' cominciato il nostro viaggio per incontrarci.
*** Verso le sei, mentre il sole ancora ruggiva fortissimo dalle finestre, e' giunto il momento per me e il Tato di ritornare al mondo reale insieme a te e ritrovare Beatrice e i nonni, arrivati dall'Italia al mattino per occuparsi di lei e partecipare alla tua nascita. Bea pero' dormiva, probabilmente anche lei stanca dopo la sveglia alle due di notte: il giorno dopo quano ti ha vista ti ha salutato attraverso il plexiglass del tuo lettino e ti ha offerto il suo ciuccio e il suo biberon. Poi, quando ti ho avvicinata a lei, ti ha accarezzato. Questo suo gesto spontaneo adesso e' quotidiano : mentre lei ti coccola il piedino o la testolina ogni volta che ti prendo in braccio per allattarti, io  guardo il tuo viso rotondo, il tuo  profilo minuto e ringrazio di poter vivere ancora una volta questo miracolo.                                                                 
Da lunedi' siamo a casa, tutti e quattro insieme. Il tuo fiocco incombe sopra la porta di casa e tra qualche giorno decorera' la parete accanto al tuo lettino: e' davvero il fiocco piu' grande che io abbia mai visto e pensato di fare, benvenuta Alice!


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