Magazine Diario personale

ITA Lessico Telefamiliare

Creato il 13 marzo 2012 da Valeskywalker @valeskywalker
Eh eh, non avete avuto voglia in molti di fare outing e raccontare i vostri cineautomatismi, ma dal numero di accessi al post Lessico Cinefamiliare, posso dire che e' stato un successo, almeno per questo mio piccolo blog.
E siccome l'argomento si presta ad essere approfondito ed espanso, ecco la seconda puntata, dedicata ad una prima indagine di quel che la tv ha instillato nei meccanismi cognitivi del mio cervello.ITA Lessico TelefamiliareNata nel 79... quindi certamente tutto e' cominciato con Bim bum bam e il giovane Piolo Bonolis che, ferito da innumerevoli puntine da disegno lasciate sul bancone, pregava il cattivissimo commendator Brandolin di mandare in onda quel fantomatico video sulle cascate del Niagara, e intanto gli toccava fare la  pubblicita' della caciotta fetecchia.
Come ricordato da Cherryblossom, i cartoni della nostra infanzia ci hanno insegnato quelle che io denomino le "indubitabili verita' giapponesi": gli allenatori di pallavolo sono cattivi (quello di Mila) o cattivissimi (quello di Mimi), i campi di calcio lunghi migliaia di chilometri, ma soprattutto a seconda dello stadio di reincarnazione in cui ti trovi, ti puo' toccare il karma dell'orfano (candy candy, sara lovely sara, pollyanna, bum bum il cagnolino simpatico e carino, annette con il fratellino azzoppato,) che lotta con la sfiga e solo una volta su due ce la fa a raggiungere il lieto fine, o il karma delle tizie coi poteri magici che se la spassano (yui/creamy, may/emy, evelyn, sandy, stilly etc, tutte dotate di bacchetta maggica, a parte minu' col cucchiaino). Nel karma di mezzo le eroine, meglio se nella Rivoluzione Francese e con qualche terribile segreto come Lady Oscar (e' una donna, mondieu!) e La Stella della Senna (e' la sorella gemella della regina, mondieu!)
Non sono mancate nella nostra educazione a cartoni la consapevolezza dell'esistenza di tre archetipi con i quali tutti hanno a che fare prima o poi nella vita vera: una zoccola come Georgie , un uomo indecisodimmerda come Johnny e, soprattutto, il figo universale, ovvero il conte di Fersen.
Ma e' con i telefilm che l'immaginario televisivo e' davvero entrato nei miei riferimenti linguistici: ecco una carrelata delle mie
...telesimilitudini
tipo zio fester
tipo cugino it
tipo marrabbio
col baffo alla magnum pi
una sfiga tipo la casa nella prateria
figo come (in ordine di tempo) bo duke (questa e' la ballata di bo e luke due ragazzi che han una marcia in piu)/ michael seaver (genitori in blue jeans)/ tom hanson (21 jumpstreet)  / brandon walsh o dylan mckay o david silver / doug ross 
...telecitazioni che mi scappano sempre
che cavolo dici willis? - Arnold - Different Strokes
hey - Alla Fonzie Fonzarelli, con annessa botta al frigorifero o altro oggetto en lieu del juke box - Happy days
pietra sopra - Richard Fish (in inglese, bygones) AllyMcbeal 
...telentita' alle quali mi riferisco come se esistessero davvero
La Loggia del Leopardo
Fantasilandia
Kit, la supercar (ho sempre aspettato invano che dicesse: Micheal, sei un coglione!) 
...telecomportamenti
aspetta che lo leggo in modalita' supervicky
nano nano, ovvero ciao ciao alla Mork da Ork
la corsa a rallentatore di baywatch
lo sforzo a rallentatore della donna bionica
la piroetta alla wonderwoman 
ma soprattutto
illo
il momento  macgyver(quell'epica piccola soluzione casalinga che ogni donna compie almeno una volta alla settimana dal momento in cui va a vivere fuori dalla casa genitoriale: dallo sturare il cesso con un mestolo al montare una cucina con una brucola da 6)
attendo i vostri preziosi contributi e vi preannuncio che il prossimo post di questa serie riguardera'... la classifica dei miei telecineballetti di riferimento!

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