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ITA Roma ODI ET AMO

Creato il 17 novembre 2011 da Valeskywalker @valeskywalker
DISCLAIMER
Quando il Senator propone di andare in vacanza in Italia, ne sono contenta ma anche stressata perche' essendo il mio paese se poi succedono degli inconvenienti (bagaglio perduto o diciottoeuro di coperto o bagnisporchi o trenoinritardodicinquantanoveminuti o tutte queste cose insieme) mi sento responsabile, mi prende l'acidita' di stomaco e mi rovino lo spirito vacanziero.
Dopo gli ultimi due mesi in cui la formazione familiare tipica e' stata quella a due piani ( lui in aereo e noi a terra), abbiamo deciso di festeggiare il compleanno del Senator con delle vacanze romane: quattro giorni per stare tutti e tre insieme passeggiando nell'inverno tiepido, tra eternita' architettonica e piatti di puntarelle.
Com'e' andata? Momenti d'amore e momenti d'odio, a voi la scelta di leggere solo gli uni, solo gli altri o entrambi.
ODI - Appena atterrati a Roma ho scoperto che l'aeroporto  di Ginevra non e' il solo nel mondo ad avere ancora l'odiosa abitudine di scaricare i passeggini al nastro dei bagagli speciali anziche' consegnarli all'uscita dall'aeroplano. Con l'aggravante che a Fiumicino le proporzioni dello scalo sono gigantesche: senza P che portava i nostri bagagli a mano, non ce l'avrei fatta fisicamente ad arrivare fino al nastro bagagli 5 con in braccio gli undicichili di Viatrix. Nessuno ha saputo dirci se  il passeggino sarebbe arrivato ai bagagli speciali vicini al nastro 4 o al nastro 9, lontani  tra loro 300 mt, ne' quando sarebbe arrivato. "Non e' una mia responsabilita'" e' il disco rotto (sia in italiano sia in inglese) ripetuto da tutti coloro che hanno al collo un badge dell'aeroporto: quelli dietro agli sportelli burlescamente chiamati ASSISTENZA CLIENTI e quelli che camminano strascicando i piedi a gruppi di quattro.Un' ora e mezzo dopo essere sbarcati, ci siamo finalmente avviati a prendere il treno per Roma Termini: 14 euro a testa per 30 minuti: il treno e' un normale treno mediamente sporco, nulla che giustifichi il prezzo. Se si e' in due vale la pena prendere un taxi (40 euro dall'aeroporto al centro, tariffa fissa comunale).

AMO - Zozzi del viaggio e del treno siamo giunti all'albergo, vicino al Colosseo: i ragazzi della reception gentili e professionali, la camera all'ultimo piano silenziosa, deliziosa ed inondata della luce calda del mite autunno romano.Nel giro di pochi minuti corriamo giu' pronti per farci abbracciare dal sole, dal cielo azzurro, dai pini marittimi verdi, dalle pietre di marmo bianche e dai mattoni rossi, pronti a camminare fino allo sfinimento per quella sera e per ogni giorno successivo. E' gia' buio quando dal Pantheon, uno dei nostri punti preferiti, scivoliamo davanti al Parlamento dove sventolano bandiere tricolori e suonano fischietti, per finire a prendere il nostro primo aperitivo alla Taverna Capranica. Abbiamo ordinato due calici di vino locale scelta del padrone (uno bianco e uno rosso), ed erano entrambi buonissimi e di quantita' generosa, anche se piu' cari rispetto alla media romana. L'ambiente storico del locale e' molto bello e nella sala ristorante, quasi vuota alle sei di pomeriggio (c'eravamo solo noi e dei giornalisti stranieri in stato febbrile per le dimissioni che sarebbero giunte a breve), la Viatrix ha gattonato indisturbata. Non lo consiglierei per cenare o pranzare perche' nelle immediate vicinanze i prezzi sono assai piu' bassi e la cucina tipica e' la stessa, ma per l'aperitivo a base di vino, ci torneremo. Poco dopo siamo tornati a cena da Antonio al Pantheon:  non sono attrezzati con i seggioloni ma io avevo portato dietro il totseat e la Viatrix si e' mangiata con piacere mezza porzione di polpette coi fagioli, mentre noi ci siamo beati di maltagliati con guanciale e ricotta  e con il  maialino al latte, secondo me i migliori piatti del menu'. Ci fermiamo a prendere il caffe' al Sant'Eustachio (dove te lo servono gia' zuccherato,se non lo vuoi amaro)
La Viatrix crolla di sonno nel passeggino e ci avviamo con calma verso l'albergo, decidendo una diversione verso la Fontana di Trevi, contornata di molti turisti, nonostante sia bassa stagione.
ODI Mentre camminavamo per la sera romana, prima passiamo, senza saperlo, davanti a Palazzo Grazioli, ritrovandoci a dover farci largo con forza per riuscire a tenere il passeggino della Viatrix sul marciapiede mentre sulla strada passavano di continuo autobus e macchine. Poche ore dopo e' scattata la caciara stile scudetto e al pelo chi strombazzava non ci ha stirato col passeggino mentre attraversavamo sulle strisce e con il verde...evidentemente gridare po po po pnto po e addio impedisce di attivare il neurone della buona educazione  verso il resto dell'umanita'.
AMO - Tra le nostre molte fortune abbiamo una coppia di cari amici trasferiti da poco a Roma e assoluti maestri nell'arte del brunch. Dopo una camminata nella quiete della domenica mattina dal Colosseo a San Pietro  durante la quale racconto al Senator della tipica edilizia abusiva che si erge sui tetti di Roma, facendo si che interi tetti diventino terrazze se non ville a due piani con torre medievale inclusa, ci ritroviamo pirandellianamente a far colazione su una di queste stupende terrazze la cui registrazione catastale e' assai dubbia. Salutati gli amici, passeggiata verso Piazza del Popolo e poi salita al Parco di Villa Borghese, dove finalmente appaiono altri passeggi e altri bambini: ev viva! I panorami dal parco sono spettacolari e le fontane e i diversi monumenti sono ben tenuti.
ODI - Per visitare il Museo della Galleria Borghese e' obbligatorio prenotare via internet: questo fa si che il biglietto gratuito per i bambini costi 3 euro (2 euro di prevendita e 1 euro di prenotazione via internet). Il sito indica anche che e' vietato l'ingresso dei passeggini per motivi di sicurezza. Ci siamo quindi preparati portando il mei tai con noi per effettuare la visita, anche se mesi fa abbiamo visitato il Museo di Orsay a Parigi senza incontrare alcuna norma di sicurezza del genere.( E lo  stesso al Louvre, ho controllato oggi).I biglietti devono essere ritirati almeno 30 minuti prima o saranno cancellati e non rimborsati: siamo arrivati quasi un'ora prima per evitare code con la bimba.Ho pensato bene di andare a far pipi' prima di iniziare la visita. Oh no, devo mostrare il biglietto per avere diritto di accesso ai servizi, quindi torno dal Senator a prendere il biglietto. La signora controlla e mi fa entrare.Il bagno e' poco pulito, il portacartaigienica rotto e per terra. Esco senza lasciare la mancia, ma in  ogni caso la signora oltre a non pulire, non dispensa nemmeno buongiorno e arrivederci. Manca ancora mezz'ora, ci sediamo al bar interno al museo e ordiniamo un caffe' macchiato e un the. Arrivano: 1) un caffe' non macchiato su un piattino sporco 2) una teiera sudicia di sporco a pallini e ditate con dell'acqua calda a due terzi 3) una tazza per il te' sporca 4) uno scontrino di 6,40 euro. Le bustine dello zucchero per meta' sono gia' usate. Dopo 5 minuti il cameriere ci informa che dobbiamo andare via perche' chiudono.Andiamo a posare il passeggino e noleggiamo le audio guide, mentre sistemo la Viatrix nel Mei Tai.Le Audioguide sono da 90 minuti, 45 per ogni piano della visita. Inizia la visita e scopriamo che- nella Pinacoteca per motivi di sicurezza e' vietato stare piu' di 30 minuti (Allora perche' l' audio guida e' di 45 minuti?)- nessuno controlla se si sta piu' di 30 minuti- a parte la scalinata tra i due piani, tutto il percorso e' in piano e le porte sono enormi, per cui non si capisce perche' i passeggini non possano essere portati con lo stesso ascensore previsto per le sedie a rotelle ne' quale motivo di sicurezza impedisca l'uso di un passeggino che ingombra certamente non piu' di certi turisti americani obesi.Una delle impiegate ha pure il coraggio di chiedermi se la bambina non soffre assta' li tutta fasciata. Beh certo sarebbe stata piu' comoda nel passeggino. A perche' nun ze po' portare? Ci lavora lei qui, non io.Un'ora dopo, quando sono arrivata davanti alla Paolina Borghese del Canova ero ormai sudata fradicia e puzzolente come un asino: la Viatrix piangeva perche' voleva scendere, la mia schiena piangeva perche' undici chili non sono otto, io piangevo perche' avrei voluto visitare un museo con mio marito e mia figlia e me l'hanno fatto diventare un'agonia.
AMO - Il barista del locale gay sotto l'albergo, che mi ha regalato un intero cartone di latte per la Viatrix quando gli ho chiesto di comprare un bicchiere di latte per riempire il biberon.
ODI - Dappertutto cartelli stradali annunciano che c'e' il collegamento wi-fi gratis; Roma Citta' Senza Fili, sarebbe una gran cosa se fosse anche Citta' Senza Cacche, che a camminare in 4 piedi e 4 ruote e' una gimcana.
AMO - A Trastevere il ristorante il Duca, dove ci danno un tavolo da 6 per installarci con bimba e passeggino in maniera comoda,  anche se sono pieni di clienti.  (Anche qui ho usato il totseat, ma nel caso avevano il seggiolone). E mi cuociono le zucchine per la bimba e mi portano l'olio extravergine senza neanche averlo domandato. E non ce le fanno pagare. Puntarelle, fiori di zucca, straccetti di manzo, amatriciana, acqua e vino della casa per quarantadue onestissimi euro. Poi due passi, quattro, otto, Santa Barbara, Campo de' Fiori e siamo di nuovo alla fontana di Trevi, un po' meno affollata. Un Montenegro per me e un Caffe' Borghetti per lui in un baretto di straordinaria calma e cortesia.
ODI - Ho prenotato via internet la visita in inglese delle Domus Romane a Palazzo Valentini, un percorso archeologico aperto da poco. Andiamo a ritirare i biglietti e la ragazza della reception ci dice che dobbiamo lasciare il passeggino (peraltro: dove? non c'era nessuno spazio adibito come alla Galleria Borghese).Faccio presente che sul sito non e' indicato nulla del genere, mentre alla Galleria Borghese si.Motivi di sicurezza e poi ci sono le scale.Le scale le facciamo io e mio marito, non e' un problema per noi, se non possiamo visitare col passeggino voglio il rimborso dei biglietti. I biglietti non sono rimborsabiliSe sul sito fosse stato scritto che non era consentito l'ingresso coi passeggini non li avrei acquistati.Vabbe' uscite fuori che chiamo qualcuno.In tutto cio' la Viatrix dormiva, io non avevo nessuna voglia di rischiare di rovinare una visita con pianti da scomodita' sua o reumatismi da schiena mia.Escono fuori in tre fanciulle: la prima mi dice che e' ovvio che un passeggino non puo' entrareperche' sono scavi archeologici. Io le faccio presente che un passeggino entra anche al Louvre e lei mi guarda con sufficienza dicendo che gli scavi archeologici non sono un museo.l lato destro del mio cervello voleva dirle che ho un dottorato, il sinistro stava gia' istruendo le mani per distruggerla quando il Senator mi ha fisicamente impedito l'aggressione e ha ribadito il concetto che la bambina non avrebbe rubato un manufatto ne' preso a calci le colonne e che la creatura con passeggino pesa meno ed ingombra meno di un qualsiasi turista americano obeso, per cui non c'erano reali motivi di sicurezza.Un'altra tizia sbucata dal nulla ci annuncia che sul sito non c'era scritto perche' nessuno mai si era presentato con un bambino cosi piccolo a vedere la mostra, ora che e' successo provvederanno a esplicitare il divieto ma che per questa volta visto che i visitatori sono 6, ci fanno entrare con il passeggino. Ormai sto ztta che se apro la bocca mi esce la bile.
AMO - La mostra delle Domus Romane a Palazzo Valentini e' davvero bella, interessante e coinvolgente, grazie all'utilizzo di luci, suoni, effetti e ricostruzioni virtuali,  non il solito museo fatto di file e file di oggetti e didascalie! Pochi metri piu' avanti uscendo dal palazzo ci siamo imbattuti nella bellissima  Antica Birreria Peroni, dove siamo stati istruiti dal barista e fatto i vari assaggi di birra ripromettendoci di tornare per pranzo o cena la prossima volta!
ODI - La gente che ti fa i complimenti per gli occhi della Viatrix ma poi ti passa davanti nelle code alle casse, ti taglia la strada, ti spinge giu' dal marciapiede, fino a farti passare la voglia di cercare di entrare nei negozi e cercare di comprare qualsiasi  cosa. I negozianti svogliati che ti trattano come non esistessi e se gli dici che ti han dato una cosa diversa e' colpa tua che non ti sei espressa bene (evidentemente non parlo italiano fluente) e i ristoratori che se gli chiedi se alle due e dieci fan da mangiare ti guardano come un marziano anche se sono loro che non hanno tolto la lavagna con il menu' del pranzo fuori.
AMO - Camminare per ore da Piazza di Spagna a Piazza Venezia a  Piazza Navona, finire di nuovo alla fontana di Trevi alle 10 di sera di lunedi e ci sono solo altre sei persone e godersela tutta. Dopo un cappuccino in Piazza Venezia guardando quella enorme torta di nozze che e' il Vittoriale, salire su tutti gli scalini della Aracoeli, brindare coi bicchieri di carta al compleanno, osservare Roma dall'alto  e poi entrando nella Chiesa che e' la  mia preferita a Roma per bellezza,  cercare di guardare tutti gli affreschi sulle pareti, tutti i mosaici sul pavimento, tutti i medaglioni, tutte le iscrizioni, tutte le statue e non poter credere quanto ogni cosa sia nella sua forma artistica migliore.
ODI -Il Deprimente  e sporco Terminal 2 di Fiumicino su cui non mi soffermo, che non e' nella mia responsabilita'
che poi mi prendo male delle cose ODI solo perche' basterebbe un po' di buona volonta' e di buon senso per cambiarle

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