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Italia - Marocco (La leva calcistica del '68)

Da Marisnew
Cara Lilli,

ci sono film che hanno il potere di riportarti indietro negli anni, sorprenderti ogni volta, farti ridere e commuovere tutto insieme... 

Non sono capolavori, ma sono veicoli di ricordi, di sensazioni senza tempo.
Marrakech Express di Gabriele Salvatores (trama in breve qui ) è uno di quei film. Per me, ovviamente.

Non è tra i miei 10 film preferiti di sempre, ma è importante, importantissimo. E rivederlo poco tempo fa tutto intero, non a spezzoni come invece mi capitava spesso negli anni scorsi, me lo ha confermato. 

E' stato come essere catapultata negli anni '90 a casa dei miei, quando guardavo e riguardavo questo film e anche Turnè e Mediterraneo (la cosiddetta "trilogia della fuga" di Salvatores), nelle domeniche pomeriggio  interminabili d'estate o nelle fredde serate invernali, ad esempio.

Il tema dell'amicizia, del viaggio, il fascino  del deserto, la bellissima colonna sonora, la presenza di un attore che mi piace tanto (Fabrizio Bentivoglio), le risate unite a quel velo di amarezza, a quella vena malinconica che pervade tutta la storia... Tanti motivi per amare questo film.

E una scena che adoro, accompagnata da "La leva calcistica della classe '68", stupenda canzone di De Gregori, è questa qui e la condivido con te e con chi passa dal mio blog, anche se mi rendo conto che se non si conosce la storia, non si è dentro al film, non si può percepire l'emozione dello "squadrone"...


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