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Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Creato il 31 ottobre 2011 da Dreamblog @Dreamblog

Si è svolta a Venezia venerdì 28 ottobre, presso la struttura congressuale del Terminal Passeggeri 103, la prima edizione dell’Italian Cruise Day, il forum interamente dedicato all’industria crocieristica italiana.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Ideato da Risposte Turismo, società di consulenza e ricerca attiva in tutto il territorio nazionale, guidata da Francesco di Cesare e particolarmente impegnata da anni nel settore dell’industria crocieristica internazionale, tanto da affermarsi come principale realtà della ricerca e consulenza in Italia, l’evento è stato realizzato anche in collaborazione con VTP Events, società collegata alla Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. che svolge attività di organizzazione e gesgtione, negli spazi in concessione alla Venezia Terminal Passeggeri, di rassegne fieristiche, mostre mercato, attività congressuali, tavole rotonde, spettacoli ed eventi vari.

Un’intera giornata interamente dedicata al settore che ha visto la partecipazione di diversi ospiti illustri.

Ad aprire la giornata di lavoro, dopo i saluti introduttivi, è stato Francesco di Cesare che ha dato il via alla prima sessione, “Il futuro prossimo della crocieristica in italia: prospettive, criticità, interventi“, introducendo nel dibattito: Edoardo Monzani, Amministratore Delegato di Stazioni Marittime Genova; Giovanni Onorato, Direttore Generale Costa Crociere; Domenico Pellegrino, Direttore Generale MSC Crociere; Roberto Perocchio, Amministratore Delegato Venezia Terminal Passeggeri; Gianni Rotondo, Direttore Generale Royal Caribbean Cruise Line.

Navi, compagnie di crociera e porti. Questi i temi principali intorno ai quali si è concentrato il confronto, partendo da una fotografia aggiornata del comparto, attraverso commenti, analisi e previsioni degli operatori invitati.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Nonostante lo scenario economico non sia dei più favorevoli, l’industria delle crociere in Italia continua a crescere e ad offrire un contributo importante in termini di ricchezza prodotta e occupazione. Essendo la compagnia n.1 in Italia e in Europa, Costa Crociere ha un ruolo di traino per l’intero settore: nel 2011 abbiamo portato in Italia un movimento di circa 4 milioni di croceristi, di cui 600.000 nella sola Venezia; nel 2010 abbiamo generato un impatto economico diretto e indiretto sul territorio nazionale pari a 2,2 miliardi di euro e ci siamo confermati per il secondo anno consecutivo tra le 10 aziende italiane più profittevoli, tra le prime 50 per fatturato e la prima nel settore del turismo” – ha commentato Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere.

L’importanza di Costa Crociere nel panorama dell’economia italiana, è confermata dai recenti risultati dell’indagine annuale curata dall’Ufficio Studi di Mediobanca, che prende in considerazione oltre 3.700 società italiane con almeno 50 milioni di euro di fatturato nell’ultimo esercizio. Nell’ultima edizione dell’indagine, relativa ai risultati dell’anno fiscale 2010, Costa Crociere si conferma nella top 10 delle migliori aziende italiane per redditività e sale alla 44° posizione per dimensione, con un fatturato 2010 di quasi 3 miliardi di euro (era 49° sulla base dei risultati 2009)“.

Partendo dal quadro attuale, però, occorre fare delle riflessioni.

Costa Crociere fa parte del Gruppo americano Carnival che, fino a due anni fa, portava avanti un piano di espansione delle flotte alla velocità di circa 6/7 nuove navi consegnate ogni anno. Oggi, quel numero si è drasticamente ridimensionato e non va oltre le 2/3 unità. Diverse le motivazioni sottostanti“.

Un problema di costi operativi” continua Onorato, “che aumentano in un momento in cui parallelamente diminuiscono i ricavi per effetto di politiche di prezzi fortemente concorrenziali“.

Prosegue Onorato: “Tra i costi operativi la voce economica oggi più importante e difficilmente controllabile è quella legata al costo del carburante, che è divenuta più significativa anche rispetto al costo del lavoro. Oltre a questo occorre considerare i costi portuali, sempre molto alti“.

La visione sul settore continua ad essere ottimista“, conclude Onorato, ma “occorre fare delle riflessioni per il futuro, sul sistema dei costi e riguardo le crisi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Da parte nostra, stiamo continuando, anche in questa fase, ad investire tutto quello che guadagniamo“.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Sul versante dei porti, Edoardo Monzani ribatte sostenendo la necessità di continuare a investire nella qualità per riuscire a garantire servizi adeguati a navi da crociera sempre più grandi ed esigenti, passando anche eventualmente per una riduzione del numero dei porti italiani, a favore di una qualità sempre maggiore.

Per MSC Crociere le compagnie iniziano a difendere i propri numeri per poter continuare a sopravvivere ed il fenomeno sarà particolarmente visibile a partire dal prossimo anno. Anche Pellegrino sottolinea come sia “determinante il problema dei costi operativi, in particolare quello dei porti” e ipotizza, come soluzione, “nuovi itinerari con meno scali, grazie a navi non più intese come semplici vettori ma come vere e proprie destinazioni turistiche“.

Il mercato delle crociere raggiungerà quest’anno 17 milioni di passeggeri a livello mondiale, che diventeranno 25 entro il 2015. L’Italia è il principale Paese d’imbarco del Mediterraneo, ma se vuole restare protagonista deve avviare subito una politica seria di ammodernamento delle infrastrutture a livello nazionale, superando la mentalità provincialistica che ha portato oggi alla creazione di oltre 60 porti che vantano una vocazione crocieristica. Pochi però sono oggi davvero competitivi a livello internazionale, mentre al contrario spesso chiedono alle compagnie prezzi fuori mercato a fronte di servizi inadeguati”.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Conclude Pellegrino: “Non è pensabile per il nostro Paese riuscire a tenere il passo dei volumi di crescita del settore crocieristico senza istituire una cabina di regia a livello nazionale, in quanto i costi operativi di un numero così elevato di porti sono ormai insostenibili. Già adesso, ad esempio, molti porti italiani non sono neanche in grado di accogliere le grandi navi da crociera di ultima generazione e la ragione principale risiede nel fatto che le risorse economiche vengono inevitabilmente disperse per gestire questa eccessiva frammentazione. Il viaggio in crociera inizia e termina a terra, quindi è fondamentale che le infrastrutture garantiscano ai passeggeri imbarcanti, sbarcanti e in transito gli stessi comfort offerti a bordo delle navi. Altrimenti le compagnie saranno costrette a scegliere altre destinazioni più competitive“.

Dal canto suo, l’Amministratore Delegato di Venezia Terminal Passeggeri, Roberto Perocchio, sostiene di aver dato risposte concrete, negli anni, alle Compagnie e snocciola a dimostrazione alcuni dati interessanti: oltre 2 milioni di passeggeri complessivi movimentati nel 2010, di cui circa 1,6 milioni di passeggeri crocieristi con oltre 4 milioni di bagagli movimentati nello stesso anno; oltre 32 milioni di euro gli investimenti effettuati da VTP dal 1997 al 2010 ed altri 30 milioni previsti nei prossimi 3 anni.

“Ci troviamo oggi in una fase in cui si è obbligati a ragionare su alcuni aspetti, primo fra tutti il progetto per strutturare e dotare il Terminal di Venezia del sistema di Cold Ironing. Un impianto modulare da 64 megawatt che sarebbe il più grande al mondo fino ad oggi mai realizzato. Abbatterebbe del 30% le emissioni di CO2 e più del 95% degli ossidi di azoto“.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

A chiudere la sessione è Gianni Rotondo, Direttore Generale Italia di Royal Caribbean International: “La nostra compagnia nasce ai Caraibi e per questo motivo per noi l’itinerario è da sempre considerato ‘povero’;  per questo motivo le nostre navi fin dall’origine sono state pensate per essere una destinazione turistica vera e propria“.

Credo che le Compagnie non soffriranno nei prossimi anni. La nave è un investimento che si muove, non è come un villaggio turistico. La crocieristica sta sentendo meno la crisi – spiega – come la stanno sentendo meno determinate aree del mondo. Per rilanciare il settore bisogna proprio investire in quelle zone“.

Il riferimento di Rotondo è alla Cina, destinazione nella quale nel giro di due anni Rccl ha portato due navi.

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

Il forum è proseguito nel pomeriggio con due sessioni parallele, dedicate “all’arte di vendere crociere“, con gli interventi di Luca Battifora, Direttore Generale G40; Alessandra Cabella, Sales Manager per l’Italia Silversea; Federico Costa, Presidente Top Cruises; Giampaolo Romano, Amministratore Delegato CartOrange; Federico Testorio, Sales Manager per l’Italia di Norwegian Cruise Line; Gian Paolo Vairo, Amministratore Delegato Welcome Travel Group e Cristina Ambrosini, Direttore l’Agenzia di Viaggi, quale moderatore.

Mega e Mini ships: quali prodotti sono più funzionali alla crescita del comparto in Italia?” è stata invece l’altra sessione parallela organizzata, nell’ambito della quale sono intervenuti: Gino Andreetta, Direttore Generale Club Med Italia; Antonio di Monte, Manager Catania Cruise Terminal; Eugenio Kielland, General Manager Hugo Trumpy; Giovanni Lorenzo Forcieri, Presidente Autorità Portuale di La Spezia; Laurence Meccoli, Responsabile per il mercato italiano Star Clippers; Sergio Senesi, Presidente Cemar Agency Network; Vincenzo Zaccagnino, Direttore Crociere quale introduttore e moderatore.

In occasione della prima edizione di Italian Cruise Day è stato anche presentato l’Italian Cruise Watch 2011, un interessante lavoro di ricerca e di analisi a 360°, realizzato da Risposte Turismo con il coordinamento di Francesco di Cesare, dell’industria crocieristica in Italia, dei suoi processi, dei suoi attori, delle sue prospettive, delle sue problematiche e di cui il Dream Blog vi parlerà, di settimana in settimana, in un nuovo spazio ad esso dedicato.

L’appuntamento con Italian Cruise Day è per il prossimo anno, con nuove analisi, prospettive e strategie!

Italian Cruise Day 2011 e il futuro della crocieristica italiana.

VENEZIA TERMINAL PASSEGGERI S.p.A. IN NUMERI

  • 439,99% di crescita del traffico crocieristico tra il 1997 ed il 2010;
  • 2.075.175 passeggeri complessivi movimentati nel 2010, di cui 1.617.011 passeggeri crocieristi nel 2010;
  • Investimenti effettuati da VTP S.p.A. dal 1997 al 2010: oltre € 32.000.000,00;
  • Investimenti previsti da VTP S.p.A. nei prossimi tre anni: oltre € 30.000.000,00;
  • 4.000.000 bagagli di passeggeri crocieristi movimentati nel 2010;
  • fino a 33.000 persone movimentate nei giorni di picco stagionale;
  • 48.962 veicoli di passeggeri crocieristi ospitati nei parcheggi nel 2010;
  • 161.972 veicoli movimentati relativi al traffico traghetti nel 2010;
  • Oltre 180.000 marittimi del settore crocieristico e traghetti;
  • Superficie totale impiegata dal Porto passeggeri: 260.000 mq di area a terra di cui 73.000 mq coperti, 8 terminal passeggeri; 123.700 mq di specchio acqueo (bacino di Marittima);
  • 3.277,48 metri lineari di banchine.

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