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Iturbe è un campione e quei soldi li vale tutti (chi non lo pensa non lo hai mai visto giocare)

Creato il 17 luglio 2014 da Giannig77

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E così dopo il clamoroso sconquasso in casa Juventus col ribaltone di Conte, a sorpresa dimessosi, e l’annuncio quasi estemporaneo dell’ingaggio del neo tecnico ex Milan Massimiliano Allegri, sono cambiati anche gli scenari di mercato, e con essi i destini di alcuni giocatori altrimenti quasi certi di finire a indossare la gloriosa casacca bianconera. Tra questi uno dei nomi più caldi era senz’altro quello del talentino emerso nel Verona, Juan Manuel Iturbe, autentica rivelazione della stagione di serie A appena conclusa. Ho avuto modo di seguirlo da vicino e di ammirarne le qualità che già gli riconoscevo in parte, avendolo visto all’opera in competizioni giovanili, dove eccelleva clamorosamente sui compagni, andando a scomodare paragoni illustri. Poteva essere il classico giocatore pompato ad arte dalla stampa, poteva liquefarsi facilmente, perdendosi alle prime difficoltà, alle prese con un calcio tattico e che poco concede alla creatività e alla fantasia. Insomma, nonostante le ottime premesse, il suo nome l’anno scorso rappresentava più che altro una scommessa. Promessa in fin dei conti completamente ripagata, se è vero che sin dalle prime apparizioni di Iturbe si è cominciato a parlare di lui, per quel che di strabiliante mostrava in campo, dacchè fuori dal rettangolo verde il suo nome non è mai stato associato a qualcosa di sconveniente. 20 anni eppure già stella riconosciuta di un Verona che, grazie anche al suo “turbo” ha letteralmente messo le ali già nel girone d’andata, quando tutto in casa gialloblu funzionava come una sinfonia perfetta di strumenti, finendo con l’esaltare anche le doti di oscuri mestieranti come Cacciatore, su cui in un momento di azzardata euforia si era persino tirato in ballo la Nazionale o come l’indomito capitano Maietta.

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Ma è indubbio che gli artefici principali della rivelazione Hellas fossero in primis gli elementi di maggior spessore: Jorginho, subito venduto al Napoli, Romulo, giunto a un passo dai Mondiali brasiliani, saltati solo per precaria condizione fisica, l’eterno Luca Toni, rigenerato dall’ambiente e soprattutto lui, il piccolo combattente paraguaiano d’origine ma argentino di nazionalità. Tecnica cristallina, velocità impressionante, ottimo controllo di palla, corsa inesauribile, impegno, grinta, personalità, duttilità tattica, grazie agli sproni di Mandorlini che l’ha indottrinato per bene, facendolo diventare uomo a tutta fascia. Manca un po’ di concretezza sotto porta, ma se già così fosse,staremmo davvero parlando di plausibile nuovo Messi (eccolo, il paragone scomodo, ma in fondo mai così fondato, se è vero che, specie palla al piede in velocità lo ricorda tremendamente). A mio avviso col tempo potrebbe mutare ruolo, un po’ come Robben, avvicinandosi di più alla porta, senza troppi compiti di copertura. Ma già così, sono pronto a pronunciarmi in suo favore e affermare che la Roma, soffiandolo alla Juve, ha messo a segno un vero e proprio colpaccio di mercato. E’ nato un campione!


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