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iZombie, i non-morti arrivano sulla CW ma la serie stenta a decollare

Creato il 23 marzo 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

il Giudizio di Carlo Lanna

Summary:

Rob Thomas, il creatore di Veronica Mars, romanza per il pubblico televisivo un fumetto della Vertigo

C’è molto rumore attorno ad iZombie la nuova serie tv della CW, che ha debuttato in America lo scorso mercoledì. Trainata dalla verve irresistibile di The Flash, lo show ha debuttato con un buon indice di ascolto – non eccellente – ma piuttosto incoraggiante. A far titubare è la qualità stessa dato che, dall’abile scrittura di Rob Thomas, ci si aspettava qualcosa di più. Lo show infatti balzato agli onor di cronaca perchè vedeva appunto al timone della serie il papà di Veronica Mars – storica serie tv con una raggiante Kristen Bell – risulta essere un prodotto sui generis, impeccabile dal punto di vista stilistico ma a latitare è il fattore intrattenimento. Siamo solo al pilot ma se queste sono le premesse, iZombie potrebbe non essere sicuramente la serie migliore sviluppata da Rob Thomas.

Liv (Rose McIver) è la protagonista dello show. Lei un medico brillante, caparbio e senza grilli per testa. Fidanza con un ragazzo dolce ed amorevole (Robert Buckley), durante una festa con alcuni colleghi di lavoro, la giovane viene morsa inspiegabilmente da uno zombie. L’esistenza di Liv cambia radicalmente. Rompe la relazione con il suo ragazzo e cambia percorso di studi, lavorando all’obitorio universitario. Qui può agire indisturbata e poter saziare la sua fame da non morto. Ma nella sua dieta a base di cervelli, Liv scopre di avere l’innata capacità di rivivere emozioni e sentimenti dei malcapitati che transitano nell’obitorio, appunto. La giovane grazie a questo suo sesto senso, potrebbe trovare un modo per rapportarsi con gli esservi viventi e trovare una certa stabilità emotiva. Ma il pericolo è dietro l’angolo.

Anche se la serie si presenta con uno stile registico unico nel suo genere, con  battute  brillanti e si ode la poetica di Thomas in ogni dove, iZombie non convince per svariati motivi. Il plot è: brillante ma è strutturato in maniera poco incisiva, troppo autocitazionista e pieno zeppo di inutili iperbole; la narrazione non è concisa e si disperde in una marea di frasi già dette; manca una reale fidelizzazione con il pubblico dato che la narrazione si presenta come un procedurale in salsa pseudo horrorifica; ed inoltre seppur il cast brilla per affabilità e simpatica non riesce a dare enfasi al racconto. iZombie quindi seppur è partito sotto il più roseo degli auspici, si tramuta in un nulla di fatto e diventata una serie anonima che vuole osare senza però riuscire nell’intento.

Tutto rispecchia la poetica di Rob Thomas, dai monologhi ai dialoghi frenetici, dai lunghi primi piani alle battute al fulmicotone ma è la serie che è totalmente vuota di appeal, charme e sentimenti. Sintomi di un malfunzionamento aleggiavano da tempo dato che la serie dapprima era prevista in autunno, è stata spostata in mid-season perché la rete non credeva nella bellezza del pilot e soprattutto solo dopo ben 100 provini è stata scelta l’attrice protagonista.

iZombie risulta essere un altro tassello per la sperimentazione della CW, ma se il network ha trovato la dimensione fra i super eroi e vampiri innamorati, con questa serie tv fa il salto più lungo della gamba. Avvicinandosi sempre più al mondo dei fumetti, la serie è ispirata ad un noto marchio della Vertigo, la rete concepisce una serie assolutamente anonima che quasi sicuramente anche nello scorrere degli episodi non potrò acquistare appeal (salvo ripensati). Sicuramente Reign e The 100 hanno più appeal da vendere, iZombie è tutto fumo e niente arrosto.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net

iZombie, i non-morti arrivano sulla CW ma la serie stenta a decollare ultima modifica: 2015-03-23T10:25:13+00:00 da Carlo Lanna

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