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Jack Kerouac e William S. Burroughs: E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche

Creato il 03 maggio 2012 da Fabriziofb

Jack Kerouac e William S. Burroughs: E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche

1944. Un omicidio scuote la tumultuosa bohème newyorchese: in risposta alle pressanti avance del trentatreenne David Kammerer, il diciannovenne Lucien Carr estrae un coltello e pugnala l’amico al petto; poi convinto di averlo ucciso, lo getta nello Hudson.
A questo punto, sconvolto, Carr chiede consiglio a due amici: due tra i maggiori rappresentanti di quella che, di lì a poco, sarà nota in tutto il mondo come beat generation.
Due aspiranti scrittori a nome Jack Kerouac e Willam S. Burroughs.
E i due, comprensibilmente incapaci di aiutare l’amico (a fatto compiuto non resta atro da fare che dedicarsi a una lunga e malinconica bevuta d’addio), ma perfettamente a conoscenza dei fatti(1), decidono di raccontare la storia in un breve romanzo a quattro mani, assumendo i due diversi punti di vista del barista Will Dennison (Burroughs) e del marinaio Mike Ryko (Kerouac), cambiando i nomi dei protagonisti (David Kammerer diventa Ramsay Allen e Lucien Carr diventa Phillip Tourrian) e dei comprimari (2), ma mantenendosi molto aderenti alla realtà.

Jack Kerouac e William S. Burroughs: E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche
E il risultato, come si può immaginare, viste le premesse, non è solo il ritratto di grande interesse di una generazione di eroi “sconfitti” -uomini (e donne) con il mito di Baudelaire e Rimbaud, perdutamente romantici nell’aspirazione alla perfetta coincidenza di arte e vita; uomini che tra una sbronza e l’altra leggono Faulkner, discutono nuove forme di vita politica e sociale, e sognano di imbarcarsi per l’Europa ed entrare a Parigi a dispetto della guerra ancora in corso- osservata un decennio prima del suo riconoscimento mediatico e istituzionale(3), ma anche un’opera letteraria ben scritta e ben costruita, che del beat anticipa tematiche, suggestioni e atmosfere, e che, ben lungi dall’essere “rovinata” dalla difformità delle voci narranti, ne acquista un andamento, un suono, una polifonia di taglio forse non involontariamente modernista.
E se la voce di Kerouac-Ryko sembra la più matura tra le due, c’è da dire che le parti narrate da Burroughs-Dennison(4) suggeriscono una certa frequentazione dell’hardboiled degli anni ’40, una sorta di velata paranoia spillaneiana che si agita sotto la superficie, che, se non è sufficiente a inferire il riconoscimento da parte dei beat delle possibilità espressive del “genere”, di certo non dispiacerà agli amanti del pulp.
Rifiutato, nel 1945, da Simon & Schuster e da tutta una serie di editori minori, nessuno dei quali interessato a pubblicare il romanzo d’esordio dei due illustri sconosciuti, E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche è ben presto entrato nella leggenda(5), ma è rimasto inedito (anche per via dell’avversione di Carr) fino al 2008.
In Italia è proposto da Adelphi nell’ottima traduzione di Andrew Tanzi.

(1)Tanto da essere ricercati dalla polizia con l’accusa di favoreggiamento e occultamento di prove; e, mentre Burroughs, che aveva prudentemente lasciato la città, ebbe tempo per organizzare una difesa e fu prosciolto, Kerouac finì in carcere per un breve periodo.
(2)Oggi quasi tutti riconoscibili, anche grazie all’eccesso di studi biografici relativi alla beat generation.
(3)Convenzionalmente, la nascita del beat viene fatta coincidere con la pubblicazione del romanzo Go di John Clellon Holmes (1952).
(4)Nel senso che è meno distante dallo stile che caratterizzerà i romanzi del Kerouac maturo di quanto non lo sia la voce di Burroughs-Dennison rispetto allo stile di Il pasto nudo, tanto per fare un esempio.
(5)Stando a quanto dichiara John Grauerholz nella sua postfazione all’edizione “Grove Press” (Kerouac J. e Burrougs W.S., And the hippos were boiled in their tanks, Grove Press, New York 2008, pp. 185-214), già nei primi anni ’60 la notizia dell’inedito di Burroughs e Kerouac si era diffusa negli ambienti letterari, e l’interesse era comprensibilmente aumentato rispetto a quando, nel 1945, anche i piccoli editori si erano rifiutati di pubblicarlo…


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