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Jazz Vision: grande musica, grande fotografia, grande scrittura

Creato il 01 settembre 2014 da Masedomani @ma_se_domani

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Seguite bene la mia manina: conterò sulle dita.

UNO (e alzo il pollice): “Jazz Vision”, ultimo libro di Luca d’Agostino, artista che ha elevato la fotografia di spettacolo a vera arte, è un volume fortemente consigliato a chiunque si diletti di obiettivi, profondità di campo e diaframmi. Scorri questi bianchi e eneri delicati eppure potenti e non puoi fare a meno di pensare: “Maledizione, perchè non l’ho scattata io”. E ti sorge una straordinaria necessità di prendere la Nikon e provare a invertarti qualcosa, come quando vedi Lebron James in volo dalla lunetta e ti scappa da correre al campetto a far due tiri. Non ci riuscirai, ma ci provi.

DUE (e alzo l’indice insieme al pollice): può essere che siate semplicemente appassionati di jazz. Beh, cavolo, fate spazio fra i dischi, i poster e la letteratura dedicata all’argomento, perchè in Jazz Vision troverete ritratti di “Butch” Morris, William Parker, Claudio Cojaniz, e via scorrendo immagini che catturano un’anima e restituiscono in un colpo l’uomo e il musicista.

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TRE (e alzo il medio, ma accompagnato da pollice e indice e dunque non insultante): il dialogo tra le immagini di Luca d’Agostino e i testi di Flavio Massarutto è semplicemente magnifico. E perfettamente calibrato: Flavio non usa una parola in più di quelle necessarie, scrive come una perfetta partitura priva di note in eccesso. Flavio introduce il volume con questa frase: “Il problema non è cogliere il momento magico, ma riuscire a vederlo”. Vale anche per chi lavora con la tastiera, davvero.

QUATTRO (e nascondo il pollice usando tutte le altre): “Jazz Vision” è uno splendido prodotto editoriale. Ma proprio bello. La carta, la grafica, la perfetta alternanza di colori, un design di altissimo livello. Uno di quei volumi che spiega esattamente perchè gli ebook siano taaaaanto comodi ma non potranno mai replicare questo tipo di sensazioni. Ne regaleranno altre – soprattutto quando gli editori si convinceranno che un ebook è “altro” dal libro, non la sua trasposizione in bit – ma mai qualcosa del genere.

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CINQUE (e vi mostro tutta la manina): abbiamo tutti le tasche un po’ stremate, lo sappiamo bene. “Jazz Vision” è in vendita a dieci euro. No, dico, dieci. E siccome ci è piaciuto così tanto, vi diamo una doppia possibilità: potete richiederlo scrivendoci direttamente su commerciale (chiocciolina) masedomani.com.

E, udite udite, ne REGALIAMO due ai primi due commenti che riceverà questo post. Presto, scrivete!


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