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Je suis Charlie

Creato il 08 gennaio 2015 da Strettalafoglia @strettafoglia

Nel 1566 ad Anversa la folla fa a pezzi chiese e monasteri cattolici.
La furia iconoclasta, che già aveva preso piede in altre città francesi, tedesche e olandesi, dà il via a una vera e propria Beeldenstorm, una “tempesta di immagini”. Le strade si accendono per i roghi di quadri e libri. Insieme con loro bruciano la fede e l’arroganza dei cattolici.
Un anno dopo il cattolicissimo re di Spagna manda a far giustizia il duca di Alba, Fernando Álvarez de Toledo. Il duca fa del suo meglio, tanto da figurare ne “La strage degli innocenti” di Pieter Bruegel il Vecchio come capo dei soldati che devastano il villaggio.

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Strage degli innocenti, Pieter Bruegel il Vecchio, 1567 c.

Da che mondo è mondo, per alcuni è giusto punire chi pensa, scrive e disegna quando quel che pensa, scrive e disegna non coincide con quel che dovrebbe pensare, scrivere e disegnare. Le parole e le immagini possono ferire più di un kalashnikov.
Oppure no?

Guy Montag, il protagonista di Fahrenheit 451, ritiene che i libri siano pericolosi. Fa il pompiere e il suo lavoro consiste nel trovarli e bruciarli. È un professionista e tutti lo stimano perché svolge bene i compiti che gli vengono assegnati.

Un giorno sfoglia uno dei libri che deve bruciare. Lo legge prima di bruciarlo e alla fine non lo brucia più.
Da che storia è storia, l’umanità appare sempre migliore di quanto non sia in realtà.
Oppure no?

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