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Jetlag sociale, vivere come in un perenne viaggio tra fusi orari

Creato il 18 maggio 2012 da Abcsalute @ABCsalute

La sindrome del jetlag sociale definisce tutti quei piccoli e costanti disturbi quotidiani dovuti ai ritmi frenetici dettati dagli impegni di lavoro, e spesso anche della famiglia. Succede quindi che l’orologio biologico, diverso da un individuo all’altro, sia costretto ad adattarsi ai tempi richiesti dalla vita sociale. Lo scarto tra i bisogni dell’organismo e quello dei doveri sociali, provoca una serie di stress in tutto simili a quelli a cui il corpo si sottopone passando da un fuso orario all’altro. In questo senso, è come se vivessimo in perenne viaggio tra Pesi lontanissimi tra loro.Jetlag sociale, vivere come in un perenne viaggio tra fusi orari

Quali sono gli effetti del jetlag sociale? Innanzitutto la mancanza di sonno perché, se è vero che alcuni individui riescono a stare bene dormendo poche ore, è vero anche che molti altri sono costretti a forzare l’orologio biologico per far fronte agli impegni lavorativi e familiari: dormire più a lungo nel week end è solo una magra consolazione, e non certo una soluzione al problema. E cosa si fa quando si ha sonno e non si può dormire? Si mandano giù tante, troppe tazzine di caffè, o si beve più alcol, comportamenti che a lungo andare ledono alla salute.

Inoltre, pare ci sia una stretta relazione tra il jetlag sociale e l’obesità: chi dorme poco, tende a mangiare e dunque a ingrassare più di chi dorme le giuste ore, quelle richiesta dal proprio bioritmo.

Il segreto per evitare la sindrome del Jetlag sociale è semplice: laddove si può, bisogna assecondare i ritmi naturali del corpo, magari rigenerarsi con la luce del sole all’aria aperta, e dimenticare quella artificiale al chiuso di un ufficio.

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