Magazine Cultura

Joanne Harris " Chocolat "

Creato il 29 novembre 2010 da Junerossblog
LA POLIEDRICA JOANNE

La nostra lettrice errante, Sylvia, continua il suo peregrinare alla ricerca di qualche chicca da proporci. Eccola dunque con una nuova avventura ed una nuova sorpresa: Joanne Harris.
Oltre a dilettarci con il suo resoconto, la nostra Sylvia e' riuscita ad ottenere l'autografo dell'autrice su uno dei suoi romanzi piu' consociuti: Chocolat.
E noi, abbiamo deciso di metterlo in palio e regalarlo ad una fortunata lettrice.
Vincerlo e' facile, facile, basta rispondere a questa domanda (e sperare nella dea bendata):
In quale romanzo Joanne Harris incentra la storia sulla vita nei blogs?
Leggete fino in fondo il post e troverete la soluzione.
Sorteggeremo il fortunato lettore martedi 7 dicembre 2011.

Direttamente dalla scrivania di Sylvia.
Le mie peregrinazioni per librerie, alla ricerca di autori e libri in uscita, mi portano ancora in piazza del Duomo, alla Mondadori Multicenter. Stavolta arrivo presto, manca ancora più di un’ora alla conferenza di Joanne Harris. Sono emozionata. Cerco i suoi libri ed è quasi una caccia al tesoro. Ma dove li hanno nascosti? Chocolat lo ho già in saccoccia, insieme a un altro romanzo Sleep Pale Sister (fante di cuori e la dama di picche) che ho letto in inglese diverso tempo fa e che mi ha molto colpita per la sua atmosfera cupa.
Joanne Harris è una di quelle autrici che non dimentichi. Una di quelle che ti entrano nel cuore, che ti avvolgono nella storia facendoti sentire tutto, ma proprio tutto, del mondo che hanno costruito: odori, sapori, sensazioni tattili, suoni. Utilizza spesso la musica per scrivere e si sente, nei suoi libri scorre in parallelo una colonna sonora densa di significati.
Stavolta sono da sola e faccio su e giù nell’ascensore trasparente col mio bottino in mano (Il ragazzo dagli occhi blu, Chocolat-per-la-Ross, Il seme del male e quest’altro libro che come ho visto non sono riuscita a staccarmene, Vino, patate e mele rosse, che ha una copertina deliziosamente rosata e carica di promesse).
Non c’è quasi nessuno in attesa della conferenza e l’altoparlante continua a invitare i clienti a convogliare per la presentazione. Io inganno il tempo chiacchierando con una deliziosa signora di settant’anni, proprietaria di un Bed&Breakfast di Monza, a zonzo per Milano in un pomeriggio di quiete.
Joanne Harris, quando arriva, mi colpisce subito tantissimo. E’ una di quelle persone di cui non ti accorgeresti neppure, ha il viso simpatico e gradevole della vicina di casa che ti invita per una fetta di dolce, o dell’amica del cuore che ascolta paziente i tuoi segreti. Si siede all’ultimo posto del banco di presentazione, come se preferisse essere l’osservatore e non l’osservato tra tutta quella gente, e la vedo scandagliare il pubblico (anche me!) con interesse, come se cercasse d’immaginare le vite delle persone che ha di fronte (magari per usarci un prossimo libro, impressione che lei stessa conferma poi, dicendoci di “stare molto attenti!”)
A presentare l’incontro è Bruno Gambarotta, e l’interprete di Joanne Harris è la stessa Laura Grandi che firma la traduzione dei suoi libri.
Okay, per un momento, dimenticatevi di Chocolat. E’ un libro stupendo, ma come dice la stessa autrice, è un libro che ha scritto dieci anni fa. E la Harris non è una che si fermi sullo stesso genere. Per sua stessa ammissione: “Non posso scrivere solo storie che facciano sentire bene la gente. Ho bisogno di tirare fuori anche gli aspetti più neri della vita. Se non lo faccio, ho l’impressione che la mia macchina narrativa si fermi.”
Ed è da questa premessa che dobbiamo considerare questo Il ragazzo con gli occhi blu, un romanzo lontano, lontanissimo dalla levità di Chocolat; un romanzo denso di tematiche dure, come la relazione della persona con Internet e i blog, la proiezione di sé in uno schermo che rende da una parte invisibili, aiuta a valicare ogni barriera geografica e, soprattutto, permette di ricostruirsi una vita, un’altra personalità.
Tutto il romanzo è incentrato sulla vita nei blog, spiega Gambarotta, l’azione si svolge nell’arco di quattro settimane, attraverso i post che vengono lasciati dai vari personaggi. Si parla al presente, ma ben presto questo finisce per ricostruire il passato, rivangare ciò che ha segnato la vita del protagonista nell’infanzia.
Blu è un colore che la Harris non sceglie a caso. E’ il colore degli occhi del suo protagonista, nel libro identificato proprio con Blueeyedboy. In inglese denota anche un tipo di umore, la tristezza (pensate alla musica Blues, appunto). Ed è un colore che segna profondamente l’infanzia del protagonista: la madre di Blueeyedboy (una donna paranoica) sceglie di distinguere i tre figli vestendoli sempre di un colore unico: per il primo il nero, per il secondo marrone e per il terzo, il nostro, appunto, il blu.
Come ti è venuto in mente, Joanne? E’ una delle domande che le vengono poste dal pubblico, alla quale lei è felice di rispondere con un aneddoto. “Una volta presi un taxi e mi trovai a chiacchierare con il conducente, il quale mi raccontò che la madre, per fare il fretta a smistare il bucato, aveva deciso di vestire i figli di colori diversi. La cosa che mi colpì fu che l’uomo ancora insisteva a vestirsi del colore che la madre aveva scelto per lui. Così iniziai a domandarmi come l’insistenza di un colore potesse avere effetto sulla personalità di qualcuno.”
Joanne parla anche di un altro tema del suo romanzo, la “sinestesia”... ragazze, qui si va sul difficile... cerco di sintetizzarvi di cosa si tratta prendendo spunto da Wikipedia: la sinestesia sarebbe un fenomeno “sensoriale/percettivo che indica la contaminazione tra sensi”. Facciamo un esempio: un fenomeno abbastanza normale di sinestesia si ha quando vedendo un frutto (magari sentendone l’odore) il nostro cervello ce ne fa anche sentire il sapore. Ma il sinesteta puro arriva a sentire i colori, per esempio, o a vedere i suoni. Pazzesco... Ma non del tutto estraneo a quel che Joanne Harris ha sempre fatto nei suoi libri. Perché cos’altro era l’intento di Chocolat se non quello di prenderci per la gola attraverso la parola scritta?
Ah... Chocolat... Ecco, ho un fenomeno di “sinestesia” proprio in questo momento... perché appena penso a Chocolat mi viene in mente Johnny Depp. E non credo di essere l’unica qui!
Per chi non se lo ricorda, per chi non ha letto il libro e neppure visto il film (!), eccovi qua, bella e servita, una breve considerazione:
Siamo in un paesino francese, soprattutto popolato di persone anziane, la vita scorre placida, sonnolenta, quasi grigia e noiosa, fino all’arrivo di una giovane donna e della sua bambina.
La donna veste abiti estrosi, molto colorati, la bimba è piena di vitalità, e subito, col loro atteggiamento aperto e amichevole, si aggiudicano le critiche di quella piccola e bigotta società.
Dopo tanti anni di vita randagia, la donna, Vianne Rochar, decide di fermarsi proprio in quel piccolo villaggio. Prende in affitto un locale polveroso, una vecchia panetteria, e la trasforma in una deliziosa pasticceria, dalla quale darà battaglia – sempre col sorriso sulle labbra – ai pregiudizi del paese e alle miserie di quella piccola comunità, a suon di biscotti e cioccolatini, pupazzetti di marzapane e aromi inebrianti. La pasticceria di Vianne diventa il centro del cambiamento sociale, della rinascita dello spirito per molti degli abitanti del villaggio. Ma non senza trovare ostacoli in chi, più di tutti, ha un punto di vista ristretto e bigotto, il parroco del paese (nel film il personaggio è diventato il sindaco, poiché la produzione temeva il giudizio negativo della Chiesa nel vedersi rappresentata in quel modo... Joanne non glielo ha mai perdonato!).
E non manca neppure l’amore, che Vianne trova in un uomo reietto forse anche più di lei, un giovane nomade (il nostro Johnny Depp!) che l’aiuterà a sconfiggere i pregiudizi.
Insomma, un libro indimenticabile, da leggere durante questi pomeriggi freddolosi, accompagnato da una tazza di profumata e irresistibile chocolat(a)...
Silviaz.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :