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JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi

Cover JoJo’s Bizarre Adventure All Star Battle

PS3 Livello di Attesa
7.2 Registrati per votare!

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Namco Bandai

Distributore: Namco Bandai Partners

Lingua: ND

Giocatori: ND

Data di uscita: 2014

VISITA LA SCHEDA DI JoJo’s Bizarre Adventure All Star Battle

Invitati da Namco Bandai alla presentazione italiana di Jojo’s Bizzarre Adventure: All Star Battle, titolo che attinge a piene mani dall’omonimo manga ad opera di Hirohiko Araki, troviamo finalmente un po’ di spazio per parlare di questo gioco. Lo studio a lavoro sull’ambizioso picchiaduro è quello di CyberConnect 2, lo stesso creatore della  serie legata al manga di Naruto, il cui videogame non pecca di certo per fedeltà all’originale e, sebbene siano stati tanti i titoli presentati nell’evento meneghino di Namco Bandai, questo ci ha lasciato particolarmente soddisfatti. Vediamo insieme il perché!

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BEAT’EM UP CON STYLE

JoJo no Kimiyo na Boken, questo il nome originale, fu pubblicato inizialmente nel 1987 sulla rivista locale Weekly Shonen Jump. Qualche anno dopo, Le bizzarre Avventure di JoJo giungono in Italia, ricevendo un ottimo riscontro e macinando un buon successo. Ad oggi l’opera di Hirohiko Araki (segnatevi questo nome) conta otto serie composte da più di ben 120 volumi  in cui vengono narrate le vicende della famiglia Joestar. Ogni serie si sviluppa in diverse epoche storiche ed è così che si passa attraverso i vari protagonisti legati non solo dal soprannome “JoJo” (Jonahtan Joestar, Joseph Joestar e così via), ma anche da legami di parentela o legami di amicizie/inimicizie ricorrenti. Ma quello che rende veramente particolare il manga di Araki sono: i poteri di cui dispongono i vari personaggi, chiamati stand, che sono tra i più disparati e folli, e anche le ricorrenti citazioni riguardanti musica, cinema e moda.

Il gameplay riprende la struttura standard legata ai picchiauro classici, con i tasti frontali adibiti a calcio forte/veloce e pugno forte/veloce con l’aggiunta di un tasto assegnato all’evocazione dello Stand o del potere di cui dispone il personaggio utilizzato. Per quanto visto, la principale differenza rispetto agli altri picchiaduro consiste proprio nell’uso dello Stand, ovvero nell’utilizzo di una specie di personaggio ombra che andrà a materializzarsi alle spalle del alter-ego controllato. Una volta evocato, sarà quest’ultimo a sferrare gli attacchi, seguendo i movimenti che il giocatore impartirà. Per quanto concerne i personaggi facenti parte del roster sembra che la scelta sia ricaduta solo su personaggi specializzati nei combattimenti corpo a corpo, lasciando in disparte quelli creativi che hanno contribuito in parte al successo dell grande manga di Araki. Il roster a disposizione vanta ben 30 personaggi anche se è in maggior parte composto da quelli prelevati dalla terza serie, denominata Stardust Crusaders. Ritornando sul gameplay, durante la presentazione ci è stato illustrato come il sistema sia composto da svariate mosse d’attacco e difesa, con la possibilità di bloccare le mosse speciali avversarie per poi concatenarle con potenti combo. Non manca la classica barra che permetterà, una volta accumulata abbastanza energia, di utilizzare le super mosse, denominate Hearth Great e Great Heat, oppure di utilizzare un’utile speciale contromossa per vanificare la super mossa avversaria. Il sistema di gioco da quanto visto sembra profondo e ben strutturato, ma soprattutto senza QTE, il che non era proprio così scontato vedendo l’ultimo lavoro di CyberConnect 2. La giocabilità, pad alla mano, è risultata immediata e semplice anche se per gestire al meglio i personaggi serviranno tempo ed esperienza, oltre che una buona dose di conoscenza delle principali mosse e contromosse utilizzabili.

L’aspetto grafico è meraviglioso. Innanzitutto, i combattimenti sono strutturati in due dimensioni, come i più tradizionali picchiaduro, anche se i personaggi e le ambientazioni sono tridimensionali. Perfette le riproposizioni di questi ultimi con la tecnica grafica del cel-shading, utilizzando in gran parte linee molto marcate ed effetti non molto dissimili da quelli di un fumetto. Lo stile dei personaggi, le animazioni, i dettagli, così come i vari effetti che compaiono a schermo durante i combattimenti, creano quell’atmosfera che sembra riportarci alle avventure lette nel manga. Sembra promettere bene anche il comparto audio, con una colonna sonora adrenalinica e  l’utilizzo (sembra) della lingua originale sottotitolata. Namco Bandai ha portato quindi sotto le luci della ribalta un grande titolo e le premesse per essere un ottimo picchiaduro ci sono tutte; staremo a vedere se anche gli amanti del genere riusciranno ad apprezzare qualcosa di diverso, ma ugualmente divertente…

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Una piacevole sorpresa servita ottimamente da Namco Bandai e Cyberconnect2, JoJo's Bizzarre Adventure: All Star Battle sembra un picchiaduro in grado di divertire portando qualcosa di diverso, pur mantenendo delle impostazioni classiche che non stravolgono. Il sistema di gioco con l'utilizzo di stand e super mosse sembra equilibrato e divertente, e graficamente vediamo come il lavoro dello studio di sviluppo sia incentrato nel riprendere perfettamente lo stile del maestoso fumetto, ricreando sia personaggi che scenari conosciuti dai fan grazie ad un ottimo cel-shading. Il ritorno della serie JoJo's sembra quindi adatto per accontentare sia i fan della serie che gli appassionati del genere.

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