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Jorginho più vicino poi rotta sul jolly Capoue, Vargas piace al Valencia

Creato il 16 gennaio 2014 da Vesuviolive

Non lo diranno: perché ormai certe cose conviene tenerle per sé, però non lo negheranno, perché poi sta per accadere: Jorghino al Napoli, aspettando le ultime firme, l’ultimo appuntamento, quello fissato in giornata con il procuratore del calciatore, che può cominciare (seriamente) a preparare le proprie valigie. Siamo ai dettagli e se non ci fossero precedenti antipatici saremmo all’ottimismo: ma Napoli e Verona hanno un accordo (verbale), prestito oneroso con riscatto già fissato per la prossima estate, due milioni adesso e altri sette in luglio. Ora bisogna trovare l’intesa economica con il calciatore, per un quinquennale che è nell’aria. E poi dopo si penserà a Capoue. CHIUSO – Verona, come se nulla fosse cambiato: perché ormai è da un po’ che l’idea più originale galleggia tra il Bentegodi e dintorni e coinvolge quel genietto di Jorginho, ventidue anni appena però già una maturità evidente, calcio corto e lungo, padronanza del ruolo, una spiccata personalità e però anche le difficoltà (inevitabile) d’un negoziato. Contatto, certo, con il contratto oramai sul tavolo, in attesa di riuscire a trovare le affinità che in casi del genere servono: per il Verona è già stata stabilita una cifra; e con il procuratore dell’italo-brasiliano, vanno rimosse le ultime difficoltà. Però sono schermaglie che sembrano non agitare troppo. MADE IN ENGLAND – Il resto verrà da sé, ma dopo, soltanto dopo che Jorginho avrà messo l’autografo sul carteggio. Però le vie di lorsignori del centrocampo sono infinite e quelle che hanno trascinato verso Londra, direzione Tottenham, son state battute dall’inizio della settimana in corso per approdare ad Etienne Capoue (25), interditore di lotta e pure di governo, un poliedrico interprete del ruolo che sa scalare pure in difesa, soprattutto un fisico incoraggiante per chi ce l’ha al proprio fianco e per nulla rassicurante per gli avversari. Gli otto milioni offerti dal Napoli hanno prodotto inevitabili riflessioni, ma nella Londra italiana, governata da Franco Baldini, le argomentazioni sono varie: la minusvalenza, ad esempio, su un calciatore acquistato appena nell’estate scorsa per dodici milioni di euro si scontra con il responso del campo, che al francese è stato praticamente negato. E allora, meditare, gente, conviene comunque meditare. Però ilNapoli s’è presentato al Tottenham ufficialmente ed attende una risposta: dentro o fuori. INDIETRO TUTTA – Però c’è dell’altro, nel data base di Castelvolturno: operazioni in prospettiva, che possano servire immediatamente ma che fungano pure da ponte sul futuro. Il fluidificante è un’esigenza secondaria, ma poi servirà (eccome!) e pure sullo «stopper» conviene stare con gli occhi spalancati: l’olandese Daley Blind (24) è la dimostrazione che tutto torna, pure un vecchio pupillo, e la capacità di sapersi destreggiare sia da esterno che da centrale è un vantaggio mica da poco. Ma conviene non cancellare il lavoro compiuto dagli scouting, le relazioni positive su Alberto Moreno (22) del Siviglia ed anche su Juan Bernat (21) del Valencia. CIAO EDU – La Spagna, rieccola: gente che viene, ch’è venuta (Callejon, Higuain e però anche Reina) e stavolta qualcuno che va, perché il Valencia insiste su Vargas, ha pubblicamente ammesso di essere attratto dalle qualità di quel cileno che in Brasile ha confermato di avere una naturale vocazione con il gol. La trattativa è aperta e volendo si può discutere anche (proprio) di Bernat: fate il vostro gioco, signore e signori. Fonte: Corriere dello Sport


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