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Julia child, la madre della cucina in tv made in usa

Creato il 19 dicembre 2014 da Lellinnac

Julia Child, cuoca, scrittrice e noto personaggio televisivo americano. Nasce nel 1912, fu tra i primi a introdurre e a presentare un programma di cucina nella tv statunitense. Nel 1962 apparve sulla National Educational Television per presentare il suo libro di cucina, “Mastering the Art of French Cooking”, con cui ottenne grande successo, ben presto cominciò a presentare il celebre “The French Chef”, programma di cucina che introdusse negli Usa la tradizione enogastronomica francese. Non era una cuoca professionista, ma ha rivoluzionato il modo di intendere la cucina, portando l’haute cusine française nelle case di tutti gli americani. La passione per la cucina nasce proprio a Parigi, dove abitò per seguire il marito, Paul Child, funzionario di un ente governativo Usa. Era una donna piena di energie, energetica e allegra, insegnava non a cucinare, ma ad amare la cucina, con le sue ricette, raccontava uno stile di vita e qui sta la sua forza.
Nei suoi libri e nello show ci mostra la storia di una vita, di una grande carica vitale, di una voglia continua per una scoperta del cibo
.

Negli anni antecedenti al suo successo il settore delle riviste e dei libri specializzati era fiorente, il cibo e gli utensili da cucina erano i prodotti più pubblicizzati, dimostrava interesse per i cooking show anche in chi non cucinava e l’idea di portare i magazine in tv sembrava vincente: se avevano successo sulla carta stampata, l’apporto di suoni e immagini avrebbe potuto renderli ancora più accattivanti. E così fu: il format, che andò in onda per ben undici anni, diventò la trasmissione di cucina più apprezzata e seguita dell’epoca, aggiudicandosi anche un Peabody Award e un Emmy Award nella sezione “educational”.
Il fenomeno Child ha le sue salde radici in “Mastering the Art of French Cooking”. Poi, il fenomeno è stato trasposto sul video ed il passaggio da appassionata di cucina, a scrittrice. Il suo successo come personaggio televisivo non è stato immediato, né scontato, né sostenuto subito da un’immensa folla di fan.
È stato graduale, ma ha raggiunto efficacemente gli obiettivi.

The French Chef andata in onda dal 1963 in cui presentava ricette che utilizzavano ingredienti ricercati, cucinati in modo quantomeno stravagante. Nelle sue presentazioni culinarie cambiava il tono della voce rivolgendosi direttamente e in modo buffo al cibo, con esiti comici ma nel consapevole tentativo di suscitare attenzione nell’audience. Elenco della spesa, giro al mercato per scegliere le primizie, poi il grembiule, il mestolo in mano e in testa il sogno di insegnare alle signore americane tutti i segreti del gourmet francese. Si deve ai programmi di questa donna e notevole cuoca se la cucina francese ha fatto breccia nel cuore degli americani, rivoluzionandone un po’ i gusti.

La chiave dell’essere Julia Child è la determinazione, quella costante voglia di imparare e di raggiungere l’eccellenza, quella che in altri campi lavorativi e del sapere verrebbe etichettata quale competizione. Lei però non competeva con altri, competeva con il sapere fare. Aveva un’alta etica professionale, anche quando non aveva ancora una professione nel mondo della cucina.

Le ricette di Mastering the Art of French Cooking sono state studiate attentamente, sono state studiate nella francesità e nella loro americanità insieme. Sono francesi in quanto provenienti dalla tradizione d’oltre Alpe e sono americane perché gli ingredienti e le relative dose sono adattate a quello che l’americano medio può reperire nei negozi sotto casa sua.

Sono studiate perché Julia non si fermava certo al primo tentativo. In un’epoca in cui l’immediatezza delle email non esisteva, si scambiava lettere con Simone Beck e Louisette Bertholle, le altre autrici del primo volume. Lettere insieme di amicizia e di discussioni culinarie dettagliate e puntigliose su quali ingredienti da usare e impiegarli. Simone rappresentava la Francia, mentre Julia mediava e cercare di trasporre, il più fedelmente possibile, la Francia in America. Dietro Mastering the Art of French Cooking c’è un’indagine intenso, con momenti critici, che si è protratto per anni.

Julia Child arrivò in tv, quando non era fatta di reality e quando era una novità anche negli States, nell’epoca del bianco e nero, negli anni in cui era anomalo che fosse una donna a insegnare alle casalinghe a cucinare e che lo facesse attraverso la televisione, facendosi strada cucinando in diretta senza modelli da seguire e parlando anche di cosa fare in caso di errori e disguidi in cucina. Julia parlava e sbagliava, pur riuscendo ad eccellere alla fine

Il suo show è altamente imperfetto, umano. Nessun taglio di pellicola, si gira dal vivo, ad ogni imperfezione o errore nelle preparazioni seguono consigli pratici su come rimediare. Grazie al programma generazioni di donne americane hanno imparato a cimentarsi in cucina, per questo è una diventata una vera e propria icona, amata per i suoi modi schietti e per il suo approccio giocoso alla cucina. Le cuoche presenti oggi in tv devono a lei se possono permettersi di sbagliare le dosi, cambiare le ricette, bruciare le pietanze e far passare il tutto per simpatico, anziché un grave errore. Non solo, le cuoche che vedete nelle cucine devono a lei molte delle ricette e dei trucchi che quotidianamente applicano, ispirandosi a lei nel esercitare la passione per la cucina e per il cibo.

In ogni puntata la Child si presenta con abiti tipici della “donna di casa”, con il grembiule da cuoca. Il trucco è leggero o quasi assente. In “The French Chef” la presentatrice inizia con una breve analisi della strumentazione da utilizzare, sottolineando i pro e i contro di ogni tipologia di oggetto che si trova sul bancone. Inoltre presenta il piatto già creato e procede con una rapida introduzione della ricetta e degli ingredienti, terminando velocemente alla sua preparazione.

Nel corso dell’episodio vengono utilizzati vari attrezzi da cucina, con conseguente dimostrazione delle varie differenze di preparazione. A seguito dello svolgimento della ricetta avviene un impiattamento semplice e senza troppi fronzoli per abbellire il piatto, la sostanza a favore dell’apparenza. L’inquadratura è statica, una o più telecamere fisse riprendono la cuoca dietro al bancone, che non si sposta dalla sua aerea. Il pubblico è presente in studio, ma non viene mai inquadrato. Dietro di lei sono presenti i più comuni e adoperati utensili di cucina, quelli che si possono trovare in ogni casa, e nascosto dallo sguardo del pubblico il suo team le viene in aiuto durante la preparazione.

Nel corso della puntata da numerosi suggerimenti ai telespettatori sull’esatta cottura o sulla modalità corretta di mescolamento. Viene quindi eseguita e presentata una sola ricetta. Non ci sono riepiloghi montati a video o video post-prodotti che interrompono la trasmissione, dunque il piatto viene creato interamente in diretta, non ci sono composti già pre-allestiti, ad eccezione delle preparazioni che comportano un tempo maggiore ai 30 minuti della puntata. Le dosi degli ingredienti sono già pronte. La grafica è del tutto assente, ad eccezione dei titoli iniziali, la sceneggiatura è statica, sono presenti alcuni effetti sonori, ma non ci sono effetti speciali nel montaggio delle immagini.

Ogni episodio, immancabilmente, si conclude con uno squillante Bon appétit! che Julia augura ai suoi telespettatori e poi i titoli di coda.



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