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Juventus, lo stadio che cambia il calcio italiano

Creato il 10 settembre 2011 da Andrev91 @andrev91

JUVENTUS, LO STADIO CHE CAMBIA IL CALCIO ITALIANO

Lo stadio del futuro, lo Juventus Stadium, è realtà


Il tanto atteso 8 settembre 2011 dai tifosi juventini e, forse, un po’ da tutti gli appassionati di calcio è finalmente arrivato e anche passato, ma è solo l'inizio. Sostenitori bianconeri da tutta Italia hanno invaso ieri Torino per assistere a qualcosa ancora di unico nel nostro calcio, ma che si spera possa essere da modello per le altre società: l’inaugurazione di uno stadio di proprietà, lo Juvenuts Stadium, all’inglese, privo di barriere, a due passi dal campo, con annessa area commerciale da far vivere lo sport e la squadra sette giorni su sette e non solo la domenica.
Stupenda ed elegante la cerimonia, con coreografie ideate da Marco Balich, già organizzatore di quelle per i Giochi Invernali di Torino 2006, discorso del presidente Andrea Agnelli e del sindaco di Torino Piero Fassino e sfilata di tutti i campioni che hanno fatto la storia della Juve. Tra questi, l’unico assente (forse il più atteso) è stato Michel Platini, il quale ha lasciato un videomessaggio a società e tifosi.

JUVENTUS, LO STADIO CHE CAMBIA IL CALCIO ITALIANO

Andrea Agnelli (35 anni), Presidente della Juventus F. C.

Uno stadio “pioneristico, che cambierà il modo di intendere il calcio, e non solo per la Juve ma per tutto il calcio italiano”. Così Andrea Agnelli ha presentato il nuovo impianto di proprietà della società bianconera. “Mi piace ricordare che l'idea nacque a metà degli anni '90, ma il progetto è partito nel 2008, in un momento non facile per la società ma anche per il contesto macroeconomico”. Agnelli ha evitato di tornare sull'argomento degli scudetti revocati: “Ventinove o ventisette? Siamo sul campo, e abbiamo sempre detto che è il campo che dà certe emozioni. Però questo è un argomento delicato - ha concluso - non è l'occasione per parlarne. La nostra storia è fatta di momenti belli e di momenti meno belli, e noi ce la teniamo tutta”.Il momento clou è stato senz'altro rappresentato dalla presenza di Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti, a centrocampo, sulla panchina su cui, secondo la leggenda, fu fondato il club nel 1897: “Qui ho vinto il mondo - ha esordito Del Piero - e garantisco che la voglia di vincere è rimasta la stessa”. “Sono qui dopo 67 anni a farvi gli auguri per altre grandi vittorie - dice invece Boniperti - Sono arrivato alla Juventus il 4 giugno 1946 e ricordo ancora adesso quel momento preciso. Ancora oggi penso che vincere non sia importante, ma sia l'unica cosa che conta”.
Infine, presentazione della squadra e partita tra la Juventus, primo club nel mondo ad aver vinto tutto quello che c’era da vincere, e il Notts County, squadra di calcio professionistica più antica del pianeta e colei che prestò le sue maglie bianconere alla Juventus, nel lontano 1911. Partita terminata 1-1. Questo l'ordine delle reti: 53' Toni rig., 87' Hughes (N).

JUVENTUS, LO STADIO CHE CAMBIA IL CALCIO ITALIANO

L'impianto ha una capienza di 41.000 spettatori

Juventus Stadium, che sorge sulle ceneri del Delle Alpi, è forse il nome provvisorio di una struttura rivoluzionaria, che ha tutta l'aria di voler cambiare il modo di intendere il calcio e le abitudini degli italiani. Si tratta di un'arena all'inglese di forma rettangolare che può contenere 41 mila spettatori. La prima fila di tifosi è a soli 7,5 metri di distanza dal campo da gioco e non esiste più il concetto di curva. Tutti gli spettatori saranno seduti, con posti numerati: non ci saranno dunque più posti occupati in modo anomalo e tifosi ultra ammassati in curva. Eliminate anche le barriere, sostituite da steward severissimi, si spera. Gli standard di sicurezza saranno elevati. Le aziende hanno a disposizione sky box e zone esclusive, ma ci sono anche degli spazi dedicati appositamente ai bambini. Per i più piccoli (dai tre ai sei anni) sono stati pensati anche dei mini-nidi, dove i genitori tifosi li possono lasciare a giocare e poi godersi tranquillamente la partita. Uno stadio a misura di famiglia insomma, ma non solo. L'arena è stata realizzata anche per diventare un luogo di intrattenimento fruibile tutta la settimana, secondo il modello inglese, spagnolo e tedesco. Le attrazioni per i giorni feriali sono tante: i tour guidati, il negozio di prodotti ufficiali, il museo del club e l'adiacente centro commerciale (con un ipermercato e 54 negozi).
Costo dell'impianto:
105 milioni di euro. La cifra è stata coperta da Sportfive, l'agenzia del gruppo Lagardere a cui la società di calcio ha ceduto per 75 milioni il diritto di trovare uno sponsor che dia il nome allo stadio e un pacchetto di diritti commerciali, dal mutuo sottoscritto con il Credito Sportivo e dalla vendita a Conad delle aree commerciali.Andrea Cardinale

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