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Juventus - Napoli: l'infinita sfida al veleno

Creato il 18 ottobre 2012 da Frank_80
Juventus - Napoli: l'infinita sfida al veleno

La sosta per via della Nazionale ha prolungato l’attesa per il primo vero scontro al vertice della Serie A: la Juventus di Conte-Carrera riceverà in casa il Napoli di Cavani e Mazzarri, in una sfida che si preannuncia incandescente. Ripercorriamo gli ultimi anni di questo match che già per molti è la sfida per lo scudetto.


Juventus-Napoli, la sfida per lo scudetto. Un parolone così viene ormai lecito, visto che le gerarchie di Serie A hanno subito notevoli sbalzi di potere negli ultimi anni. Parlare di sfida scudetto potrebbe sembrare un azzardo a solo 7 giornate dall’inizio del campionato ma, vista la concorrenza e la poco spiccata capacità di interpretazione sul ruolo che giocheranno nobili decadute come Inter, Milan e Roma, il binario che sta prendendo il campionato sembra ormai improntato su Juventus e Napoli.
Eterne rivali, l’una racchiude l’essenza del calcio con i famigerati “30 sul campo” (le virgolette sono d'obbligo), gli scandali e la storia di tanti successi e trofei al vertice per anni; l’altra è la nuova realtà del calcio moderno, quello del Napoli e di Napoli, una piazza che ha ritrovato l’entusiasmo che mancava dai tempi di Maradona, dopo gli anni bui della gestione Corbelli-Ferlaino, della retrocessione e della miracolosa ascesa fino alla Serie A, della nuova realtà di Mazzarri ma soprattutto di Cavani, quel Cavani, corteggiato da mezza Europa e temuto da tutti.
Juventus-Napoli si può anticipare in questo, oltre che nella straziante attesa prolungata per via delle qualificazioni mondiali della Nazionale: una sfida fatta di veleni, di vittorie contestate, di arbitri e di cannonieri. Un autentico clasico per intenderci, il nuovo clasico che può offrire la Serie A in formato low cost.

I PRECEDENTI - Ripercorrendo negli annali della Serie A, sono molteplici i precedenti tra le due squadre. Quello di domenica prossima sarà la 66° sfida a Torino, la seconda in assoluto allo Juventus Stadium. Mentre in totale tra Serie A, B, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Uefa, sono ben 77 i precedenti tra le due formazioni così ripartite: 48 vittorie Juve, 21 pareggi, 8 vittorie Napoli, con 145 gol dei bianconeri e 59 del Napoli.
Tornando alla Serie A, come detto, domenica prossima andrà in scena la seconda sfida tra Juve e Napoli nella nuova cornice dello Juventus Stadium (dopo quella del 1 aprile 2012, vinta 3-0 dai bianconeri).
E’ lecito fare un tuffo al passato ripercorrendo le sfide degli anni d’oro di entrambe, dagli anni ’80 di Maradona fino alla decaduta delle due forze della Serie A ritrovatesi nel 2006 nel campionato cadetto. E gli anni 80 sono anni che vedono l’apoteosi degli azzurri, più volte vincenti sugli acerrimi rivali. Nel 1985 la spuntò il Napoli (1-0 al San Paolo) con una punzione al bacio di Maradona (una magia della quale ci parlò in un'intervista esclusiva Giuseppe Bruscolotti), ripetendosi poi nella stagione successiva per 3-1 al Delle Alpi.
Nel 1988 fu il trionfo dei partenopei ancora a Torino per 5-3, così come nel 1990 in Supercoppa fu ancora goleada per gli azzurri (5-1 alla Juve di Maifredi). E per ultima nel 2006 quando entrambe disputarono la Serie B del purgatorio, finì 1-1 (Del Piero e Bogliacino).
Nella storia moderna di queste due squadre, quindi dopo la loro risalita in A, rispettivamente dopo 1 anno per motivi giudiziari e 3 stagioni per frode sportiva, si deve partire nel contare i precedenti dalla stagione 2007/2008; e fu grande l’impresa del Napoli nel superare 3-1 i bianconeri di fronte ai 50.000 del San Paolo, con le reti di Gargano e Domizzi (doppietta su rigore) per il Napoli e Del Piero per la Juve. Nella sfida di ritorno fu invece la Juventus a imporsi a pochi minuti dalla fine con gol di Iaquinta.
Nel 2008/2009 la sfida di andata la vinse il Napoli di Reja al San Paolo per 2-1 e ancora una volta la Juventus si riscattò all’Olimpico di Torino nuovamente di misura, con un bel gol di Claudio Marchisio.
Arriviamo alla stagione 2009/2010 nella quale le due squadre si ritrovano con due nuovi tecnici in panchina: per i bianconeri confermato Ferrara, subentrato a due giornate dal termine della stagione precedente a Claudio Ranieri; per il Napoli Walter Mazzarri, che aveva sostituito Roberto Donadoni. Nella partita d’andata, la formazione campana espugnò lo Stadio Olimpico, con un 3-2 al cardiopalma: avanti 2-0 con Trezeguet e Giovinco, la Juve si vide rimontare in modo clamoroso il risultato con le reti di Hamsik, Datolo e ancora Hamsik all’82°. Nel match del San Paolo, il Napoli sconfisse in modo netto i bianconeri di Ferrara per 3-1 (Hamsik, Quagliarella e Lavezzi, travolsero la Juve andata in vantaggio con Chiellini), bissando il successo dell’andata, e ancora una volta in rimonta.
Nel 2010/2011 il Napoli si presenta con il colpo dell’anno, Edison Cavani, a formare con Lavezzi ed Hamsik il trio più esplosivo della Serie A (i cosiddetti 3 tenori), mentre la Juventus opta per l’ennesimo cambio al timone, con Del Neri che prende il posto di Ferrara in una delle peggiori stagioni della Signora in Serie A.
Nella sfida dell’andata, in pieno rientro dalla pausa di campionato per le soste natalizie (9 gennaio 2011) il Napoli annienta i bianconeri per 3-0, o meglio la firma di una partita perfetta è quella di Cavani, tripletta e scalata verso la classifica marcatori (poi vinta da Di Natale al fotofinish). Il ritorno sotto la Mole si conclude con un 2-2.
La stagione scorsa stagione, la 2011/2012, è storia recente alla quale non si può non includere la doppia sfida Coppa Italia-Supercoppa. Ma andiamo con ordine. La Juventus si rinnova, con la gestione ferrea e quadrata di Antonio Conte e trae forza, dal nuovo Juventus Stadium. Il 29 novembre 2011 si gioca l’andata al San Paolo, nella 11° giornata di campionato. Finisce 3-3 in un incontro per niente avaro di spettacolo ed emozioni: va in vantaggio il Napoli e per due volte, con Hamsik e Pandev; Matri accorcia le distanze, ma il suo sfrozo viene vanificato ancora da uno scatenato Pandev, e in 7 minuti è uno-due Juve con Estigarribia e Pepe. Risultato finale 3-3 che evita a Conte la prima sconfitta in campionato.
Il ritorno allo Juventus Stadium sarà una festa della Juve che si impone sui partenopei con un netto tre a zero, grazie a Vucinic, Vidal e Quagliarella.

LA FINALE A ROMA E I VELENI DI PECHINO - I bianconeri trionfano in campionato e lo fanno da imbattuti, ma a rovinare la stagione completamente senza sconfitte, ci pensano proprio gli azzurri di Mazzarri che conquistano una vittoria che vale doppio: in un colpo solo si impossessano di Coppa Italia e interrompono il record di risultati utili consecutivi tra campionato e coppa degli uomini di Conte (42). All’Olimpico di Roma è il trionfo di Cavani e compagni che battono 2-0 la Juve con le reti proprio del Matador su rigore e dello slovacco Marek Hamsik.
Ma la partita che ha inasprito ancora di più la faida tra le due compagini è senza dubbio la Supercoppa Italiana giocata a Pechino l’11 agosto. Il Napoli è un fiume in piena e sotto la pioggia pesante della capitale cinese va due volte in vantaggio con Cavani e con Pandev, abili a sfruttare la velocità del contropiede e una difesa troppo in bambola.
Il secondo tempo è una pagina nera per il calcio tanto da far quasi impallidire il gol fantasma di Muntari in Milan-Juve di campionato. Mazzoleni butta fuori Zuniga (per doppia ammonizione) e Pandev (rosso diretto per fallo di reazione), e caccia anche Mazzarri per proteste; la Juve ne approfitta e pareggia con Vidal su rigore (dopo il bellissimo gol di Asamoah a cavallo tra i due del Napoli). Nei supplementari è solo Juve: prima l’autogol di Maggio e poi Vucinic chiudono i conti, tra le mille polemiche e la furia di De Laurentiis (che pochi giorni prima aveva minacciato di non far imbarcare la sua squadra a Pechino per la data troppo vicina ai preliminari di Europa League); il Napoli addirittura si rifiuta di partecipare alla premiazione per il secondo posto.
Il presente è questa sfida di campionato da vivere intensamente: esauriti i biglietti allo Juventus Stadium, in palio c’è il primo posto in classifica ma, soprattutto, la possibilità di scrivere una nuova pagina di questa sfida infinita dal pronostico difficile da azzardare.

Gianluca Specchioli


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