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Kamui Kobayashi

Da Magazinef1 @MagazineF1
Kamui Kobayashi (in giapponese: 小林 可夢偉; Amagasaki, 13 settembre 1986) è un pilota automobilistico giapponese, ingaggiato dal Caterham F1 Team per la stagione 2014. Entrato in Formula 1 grazie all'appoggio del team Toyota, si è messo in luce nei suoi tre anni di militanza nella scuderia Sauber. Nel 2013 ha partecipato al Campionato del Mondo Endurance con il team AF Corse (società affiliata alla Scuderia Ferrari).

Primi anni


Kamui Kobayashi

Kobayashi impegnato in Formula Renault

Kobayashi iniziò la sua carriera motoristica nel 1996, all'età di nove anni, sfruttando i finanziamenti del padre. Come molti altri colleghi, il suo debutto agonistico avvenne nel mondo dei Kart. Il giovane giapponese emerse subito dal gruppo, finendo terzo nel SL Takarazuka Tournament Cadet Class, e trionfando per nella Toyota SL All Japan Tournament Cadet Class (2001). Ottenne così una borsa di studio messa in palio dalla casa nipponica, che lo inserì nel programma di sviluppo per i giovani piloti. Grazie all'appoggio della Toyota, Kobayashi passò alle competizioni a ruote scoperte, gareggiando nella Formula Renault.
Nel Campionato Italiano si impose per due volte (su 17 gare), guadagnandosi la riconferma per la stagione successiva. Nel 2005 Kamui Kobayashi si laureò Campione sia nel Campionato Europeo sia in quello Italiano, vincendo sei gare in ciascuna categoria.

Formula 3


Nel 2006 Kobayashi passò alla F3 Euro Series con la ASM Formule 3 assieme a Paul di Resta, Giedo van der Garde e Sebastian Vettel. Ottenne subito tre podi nella stagione d'esordio, giungendo ottavo in campionato e vincendo il titolo di miglior debuttante dell'anno. Kobayashi partecipò anche al prestigioso Gran Premio di Macao, dove partì in pole ma chiuse solo 19º.
Nel 2007 il giapponese proseguì l'impegno nella F3 Euro Series vincendo la gara di Magny-Cours. Nelle gare successive non riuscì a ripetersi, cogliendo solo sette podi e il quarto posto finale nel Mondiale Piloti. Nello stesso anno ottenne il ruolo di tester per il team Toyota, sostituendo il francese Franck Montagny.

GP2 Series


Kamui Kobayashi

Kobayashi durante il GP di Silverstone (2008)

Il quarto posto nel Campionato F3 Euroseries gli permise di approdare nel Mondiale GP2 Asia Series nella stagione 2008. Il debutto fu ottimo, con due vittorie su dieci gare e con il sesto posto finale nella classifica piloti. Rimasto nel team DAMS, si trasferì nella categoria GP2 Series, vincendo nella gara sprint del Montmelò e guadagnando altri due piazzamenti in zona punti nel corso della stagione.
Con questi buoni presupposti, la permanenza nella categoria era garantita. Il team DAMS, infatti, lo confermò nella categoria GP2 Asia Series, vinta da Kobayashi grazie a due vittorie, due pole position, tre giri più veloci e quattro podi.
Non andò altrettanto bene la sua seconda annata nella GP2 Series, dove conquistò un solo podio e un deludente sedicesimo posto complessivo nella graduatoria finale. Nonostante questi risultati poco entusiasmanti, debuttò ufficialmente in Formula 1, partecipando ai due eventi conclusivi del Mondiale 2009 con il team Toyota.

Formula 1


Toyota (2007-2009)


Kamui Kobayashi

Kobayashi durante le prove libere del Gp del Giappone

Il 16 novembre 2007 venne ufficializzata la notizia che Kobayashi avrebbe sostituito Franck Montagny nel ruolo di terzo pilota del team di F1 Toyota, condividendo questo compito con il suo connazionale Kohei Hirate. Nel Gran Premio del Giappone 2009 Kobayashi fece il suo debutto in un week-end di gara, prendendo il posto del pilota titolare Timo Glock, indisposto, nelle prime due sessioni di prove libere del venerdì. In qualifica Glock, tornato alla guida della sua vettura, si infortunò alla schiena in seguito ad un violento incidente. Toyota chiese alla FIA (Fédération Internationale de l'Automobile) il permesso di schierare Kobayashi in gara, ma l'ente che governa la Formula 1 rigettò la richiesta, in quanti i regolamenti stabiliscono che un conducente debba aver disputato almeno una sessione di prove del sabato per essere ammesso alla gara. Kobayashi non poté dunque sostituirlo a Suzuka, ma ne prese il posto nelle ultimi due appuntamenti della stagione, in Brasile e ad Abu Dhabi.
Il pilota giapponese fece immediatamente una buona impressione, qualificandosi all'undicesimo posto e tagliando il traguardo in nona posizione dopo aver occupato anche il terzo posto durante la gara. Nel successivo Gran Premio di Abu Dhabi il pilota giapponese andò a punti per la prima volta in carriera, tagliando il traguardo davanti al compagno di squadra Jarno Trulli.
Il ritiro della Toyota al termine del 2009 rovinò i piani futuri del pilota nipponico, costretto ad accasarsi altrove per la stagione successiva.

Sauber (2010-2012)


Kamui Kobayashi

Kobayashi al volante della Sauber C29

Il 17 dicembre 2009 Kobayashi venne ingaggiato dal team Sauber, storica scuderia elvetica tornata di proprietà di Peter Sauber dopo il ritiro della BMW. Suo compagno di squadra in questa nuova avventura fu il veterano Pedro de la Rosa, ex collaudatore Mclaren. Kobayashi completò i suoi primi giri con la nuova Sauber C29 durante i test invernali del 2 febbraio. Nonostante le buone prestazioni mostrate al debutto in pista, la stagione ebbe un inizio difficile per il pilota giapponese, che colse quattro ritiri nelle prime quattro gare dell'anno. Kobayashi vide per la prima volta il traguardo nel Gran Premio di Spagna, nel quale arrivò dodicesimo e doppiato dopo essere scattato dal decimo posto in griglia. Dopo un altro ritiro per problemi al cambio nel Gran Premio di Monaco, il pilota giapponese conquistò il primo punto stagionale nel Gran Premio di Turchia, chiuso in decima posizione. Nel Gran Premio d'Europa Kobayashi, scattato dalla diciottesima posizione, occupò per quaranta giri il terzo posto, rimanendo per quasi tutta la gara con lo stesso treno di pneumatici; effettuò il suo cambio gomme a quattro tornate dal termine, chiudendo poi la gara in settima posizione dopo aver sopravanzato Sébastien Buemi e Fernando Alonso.

Kamui Kobayashi

Kobayashi durante il Gran Premio del Giappone 2010

Nel successivo Gran Premio di Gran Bretagna Kobayashi ottenne un altro piazzamento a punti, chiudendo la gara in sesta posizione. In Ungheria e in Belgio il pilota nipponico si rese protagonista di due belle rimonte, tagliando il traguardo rispettivamente al nono e all'ottavo posto dopo essere scattato nelle ultime file dello schieramento. I buoni risultati ottenuti gli guadagnarono la conferma in Sauber prima del Gran Premio d'Italia. Nel Gran Premio del Giappone, sul Circuito di Suzuka, Kobayashi conquistò un altro settimo posto, rendendosi protagonista di diversi sorpassi nelle ultime fasi di gara. Il pilota giapponese ottenne altri due piazzamenti a punti in Corea (ottavo) e in Brasile (decimo), chiudendo la stagione al dodicesimo posto con 32 punti, togliendosi la soddisfazione di battere i suoi compagni di squadra de la Rosa e Nick Heidfeld (sostituto dello spagnolo dal GP di Singapore) in undici occasioni.

2011


La stagione 2011 iniziò in modo amaro per Kobayashi, che nella gara inaugurale in Australia tagliò il traguardo in ottava posizione ma fu squalificato a causa di un'irregolarità dell'alettone posteriore. Il pilota giapponese si rifece già in Malesia, dove giunse settimo. Nei tre Gran Premi successivi Kobayashi confermò il suo buon rendimento con tre decimi posti consecutivi. Nella trasferta di Montecarlo, il pilota nipponico ottenne il miglior piazzamento in carriera, sfruttando una buona tattica per chiudere la gara in quinta posizione. Anche nel rocambolesco Gran Premio del Canada il pilota nipponico si mise in luce, occupando a lungo la seconda posizione e tagliando il traguardo al settimo posto, dopo aver perso per pochi millesimi di secondo un arrivo in volata con Felipe Massa.

Kamui Kobayashi

Perez vs Kobayashi durante il Gp del Giappone 2011


La serie di piazzamenti a punti si concluse nel Gran Premio d'Europa, nel quale Kobayashi tagliò il traguardo in sedicesima posizione dopo una gara difficile. Nella parte centrale di campionato Kobayashi raccolse solo un nono posto nel Gran Premio di Germania, facendo segnare appena due punti in dieci gare. Il pilota giapponese tornò a punti nel Gran Premio di Abu Dhabi, penultima gara della stagione, nel quale giunse decimo davanti al compagno di squadra Sergio Pérez, conquistando poi un nono posto nel conclusivo Gran Premio del Brasile. Il pilota giapponese si confermò al dodicesimo posto nella classifica assoluta, con 30 punti.
L'ottima prima parte di stagione gli consentì di rimanere per un altro anno nella scuderia di Peter Sauber, nonostante gli evidenti problemi economici della compagine di Hinwil. L'annuncio della sua permanenza per il 2012 venne ufficializzato il 28 luglio.

2012


Kamui Kobayashi

Kobayashi durante il Gp d'India 2012

Confermato dalla Sauber anche per il campionato 2012, Kobayashi iniziò la stagione in maniera positiva, approfittando di vari incidenti nell'ultimo giro per ottenere un sesto posto nell'iniziale Gran Premio d'Australia. In Malesia il pilota giapponese non brillò, risultando nettamente meno efficace dal compagno di squadra Sergio Pérez sia in qualifica che in gara, anche a causa di una diversa strategia. Nel Gran Premio di Cina Kobayashi tornò a punti, giungendo decimo proprio davanti al compagno di squadra e facendo segnare anche il giro più veloce in gara per la prima volta in carriera (imitando l'impresa di Satoru Nakajima nel Gran Premio d'Australia 1989).
In Spagna, nonostante un problema tecnico che gli impedì di prendere parte all'ultima sessione di qualifiche, ripeté il suo miglior piazzamento in carriera, tagliando il traguardo in quinta posizione. Dopo un ritiro per incidente nel Gran Premio di Monaco, in Canada Kobayashi tornò a punti, tagliando il traguardo in nona posizione. Anche in questa occasione, però, la sua prestazione fu messa in ombra dal risultato del suo compagno di squadra, che, anche grazie ad una strategia più efficace, giunse sul podio. Nel Gran Premio di Germania Kobayashi giunse quinto, guadagnando un'ulteriore posizione grazie ad una penalità inflitta a Sebastian Vettel. In Belgio il pilota nipponico ottenne la migliore prestazione in carriera in qualifica, facendo segnare il secondo tempo, ma fu coinvolto in un incidente alla prima curva scatenato da Romain Grosjean e precipitò nelle retrovie, non riuscendo a rimontare per via dei danni subiti dalla vettura. Kobayashi fece segnare nuovamente punti nel Gran Premio d'Italia, giungendo nono al traguardo, ma ancora una volta Sergio Pérez, beneficiando di una strategia migliore, fece molto meglio di lui, chiudendo la gara al secondo posto.

Kamui Kobayashi

Kobayashi sul podio di Suzuka

Nel Gran Premio del Giappone Kobayashi si rifece, tagliando il traguardo in terza posizione dopo essere scattato dal quarto posto in griglia. Il giapponese ottenne così il suo primo podio, eguagliando il miglior risultato mai ottenuto da un pilota nipponico in Formula 1 (Aguri Suzuki concluse il Gran Premio del Giappone 1990 dietro alle due Benetton di Nelson Piquet e Roberto Moreno, salendo per la prima e unica volta in carriera sul podio).
Nonostante questo buon risultato, seguito da altri due piazzamenti a punti nel Gran Premio di Abu Dhabi (sesto) e in quello del Brasile (nono), la Sauber non lo confermò per il campionato 2013, preferendogli Nico Hülkenberg e il messicano Esteban Gutierrez. Kobayashi chiuse la stagione al dodicesimo posto, perdendo il confronto con Perez per sole 6 lunghezze (60 furono i punti conquistati dal giapponese contro i 66 del messicano):

Ferrari (2013)


Kamui Kobayashi

Kobayashi durante la 24 Ore di Le Mans 2013

Rimasto senza un sedile per il 2013, si è accasato nella Scuderia Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo Endurance. Inutile il tentativo di indire una raccolta fondi tra i suoi fans per ottenere un contratto con una squadra di Formula 1. Gli 8 milioni di euro raccolti non sono stati comunque sufficienti per compiere l'impresa, anche se Kobayashi ha chiesto ai suoi sostenitori di aspettare un altro anno nel tentativo di riprovarci in chiave 2014.
Grazie all'appoggio del team di Maranello, il pilota nipponico debuttò nella celebre 24 Ore di Le Mans, dove ottenne il quinto posto nella categoria GTE-PRO in coppia con Olivier Beretta e Toni Vilander.
Il resto della stagione si è confermato altrettanto esaltante, con un secondo posto nella 6 Ore di Silverstone e con 3 terzi posti nelle 6 Ore di Spa-Francorchamps, Stati Uniti e Bahrain.

Caterham (2014)


Forte del sostegno economico di alcuni importanti sponsor nipponici, ottiene un ingaggio con la scuderia anglo-malese Caterham, rientrando in Formula 1 dopo un anno di inattività. Kobayashi affiancherà il debuttante Marcus Ericsson.

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