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Karate: Alessia e Veronica, i Mondiali di due giovani campionesse

Creato il 26 novembre 2015 da Sportduepuntozero

Ogni trasferta con la propria squadra sportiva è un’esperienza speciale e capace di proiettare un atleta in una vita parallela, tra il viaggio, la concentrazione della gara, il rapporto unico che si crea con i compagni. Difficile descriverla a parole; impossibile, però, dimenticarne le sensazioni, mescolate ai ricordi che affiorano a poco a poco alla mente. Alessia Pappapicco e Veronica Brunori sorridono ripensando a ciò che hanno appena vissuto. “Un sogno nel quale siamo ancora immerse e che porteremo dentro per sempre” lo hanno definito. Sono tornate da circa una settimana dai Campionati Mondiali giovanili di karate e hanno ripreso la loro vita di sempre, tra scuola e palestra. Non è stato facile, tra le sei ore di fuso orario e le emozioni scatenate da una competizione del genere.

La trasferta iridata ha portato le due giovani torinesi del Talarico Karate Team a Giacarta, un altro mondo rispetto all’Italia. Caldo e umido, biciclette e motorini con intere famiglie a bordo, centri commerciali accanto alle baracche. La nazionale azzurra è partita per l’Indonesia dopo un breve collegiale a Ostia; qualche giorno di acclimatamento e preparazione, poi le gare.

Alessia, classe 1998, è tornata a casa con una fantastica medaglia di bronzo (categoria juniores -59 kg); Veronica, più giovane di due anni, è uscita sconfitta al terzo turno, ma avrà ugualmente una storia incredibile da raccontare. Entrambe, al loro arrivo a Torino, sono state accolte con grande entusiasmo da familiari, amici, compagni di scuola, persino dai professori. E ovviamente dai compagni di squadra, che nel mentre hanno festeggiato il titolo tricolore di kata di Giulia Sartoris, ai Campionati Italiani Esordienti A.

“Era il mio secondo mondiale e puntavo a una medaglia” spiega Alessia Pappapicco, “l’esperienza del 2013 in Spagna mi ha aiutato a gestire la tensione e rimanere più tranquilla. Peccato per aver perso in finale di poule, dove ho sentito un po’ di stanchezza, ma questa è senza dubbio la medaglia più bella della mia carriera”.

“Per me si trattava invece dell’esordio iridato ma avevo comunque ambizioni di podio” commenta Veronica, bronzo europeo, “non è stato facile affrontare avversarie che non avevo mai visto combattere, nell’atmosfera di quel palazzetto. E poi mi ha un po’ penalizzato il metro di giudizio arbitrale, non ingiusto ma diverso da quello cui siamo abituate”.

Fino a non molto tempo fa nessuna delle due avrebbe immaginato di trovarsi coinvolta in un Mondiale. “È stata una conquista” affermano Alessia e Veronica, “arrivare fin qui significa seguire diete, rinunciare a uscire con gli amici per allenarsi in palestra, vivere momenti di stress e crisi pre-gara. Ma alla fine la soddisfazione ripaga di tutto”. Ecco, in breve, la vita sportiva di queste due giovani campionesse.

Alessia Pappapicco ha iniziato da bambina: “dovevo scegliere tra pallavolo e karate” ricorda, “provai il secondo e non lo abbandonai più”. “Sono partita dal judo” racconta Veronica, “poi sono passata al karate tradizionale, senza combattimento, e quindi pensai di passare alla boxe. Arrivando in questa palestra scoprii però il kumite e nacque la passione”.

Non si contano più le medaglie che le due ragazze torinesi hanno collezionato in carriera, tra gare nazionali e open internazionali. Tutte conquistate combattendo per il Talarico Karate Team: “Gennaro è da sempre il nostro maestro” concludono, “è un punto di riferimento nello sport e nella vita. Gareggiare senza di lui ai Mondiali non è stato semplice, ci sentivamo quasi ‘perse’”.

Anche a migliaia di km di distanza il maestro non ha fatto mancare il suo sostegno. Guiderà ancora Alessia e Veronica verso i prossimi obiettivi: gli Europei del prossimo anno, i Mondiali del 2017 e chissà, verso il sogno olimpico di Tokyo.


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