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Know the signs

Creato il 28 giugno 2010 da Mcnab75


Non credo che gusti e passioni siano dettate dal caso.

Non ho mai creduto nemmeno che l'interesse per romanzi e film di genere venga generatore solo dalla voglia di svagarsi.

Certo, la componente “intrattenimento” c'è ed è fondamentale. Odio chi vuol dare un significato a tutto. A volte leggi un libro per divertirti. Se poi ci trovi un messaggio, beh, buon per te. Altrimenti, se il libro è bello, spenderai comunque qualche ora piacevole.

Però, se si va a fondo nel cercare di capire cosa determina una preferenza rispetto a un'altra, allora sì che si può fare un po' di psicologia spiccia. Il fatto è che noi tutti ci orientiamo su certi generi anche per sublimare dei desideri più o meno inconsci. Qualcuno dirà che cercare delle sublimazioni in un libro di fantascienza o in un film horror è da stupidi. Potrei ribattere che è altrettanto stupido cercarle nell'alcool, nel seguire la moda, nel comprare auto costose. Ma questa è una cosa di cui abbiamo già parlato: non ci tornerò.

Per farla breve, l'altro giorno ho letto un interessante articolo che metteva a confronto due generi diversi tra loro: lo steampunk e gli zombie. In esso l'autore mette in mostra le due pulsioni che animano gli amanti di questi particolari filoni. Gli appassionati di steampunk sono attratti da una sorta di idealizzazione del passato, mentre gli zombie-fans coccolano l'idea di una terribile apocalisse che metta fine a un presente visto come fallimentare e senza speranze per il futuro.

Il punto in comune tra questi due generi sarebbe dunque un pessimismo di base, a cui però si trovano vie di fuga molto differenti. In realtà c'è molto altro, perciò vi invito a dare una lettura all'articolo intero.

A questo punto però mi (vi) chiedo: e gli altri generi/sottogeneri/nongeneri? Quali pulsioni vi fanno preferire il fantasy piuttosto che l'action thriller, il cyberpunk piuttosto che l'ucronia?

Proprio del fantasy si dice spesso il peggio possibile. Gli appassionati di draghi, cavalieri e stregoni vengono tacciati di ambire a un totale distacco dalla realtà. A una fuga completa e arrendevole a suggestioni che non hanno alcun appiglio col mondo in cui viviamo. Definizione che forse calza bene per il fantasy classico (la cui qualità, ahimé, sta toccando abissi di squallore). Anche in questo genere c'è un'idealizzazione del passato, solo che questo passato spesso non esiste. L'ambientazione storica su cui vengono ricalcati moltissimi romanzi fantasy è infatti più improbabile della storia stessa. Parlo del medioevo, che fu epoca di ben altri valori rispetto a quelli della cavalleria e degli ideali.

Gli ucronisti – come me – si pongono domande su come poteva essere il mondo se non fosse diventato così. Non lo fanno attraverso la teorizzazione di macchinari anacronistici, bensì con una serie di scenari storici alternativi. Questo va al di là del gioco di parte a cui si prestano i veri storici. Di solito l'ucronista non parte dal presupposto più scontato: Stalin era un mostro, Kennedy un Messia, Hitler l'Anticristo. Il bello di questo genere – senza scadere nelle trite contestazioni demagogiche – è ipotizzare anche i lati positivi di una società, che ne so, egemonizzata dall'Unione Sovietica o dall'Impero Giapponese.

Gli appassionati di action thriller forse cercano quella dose di adrenalina e avventura che l'uniforme vita moderna occidentale non riesce a offrire, se non attraverso l'enterteinment. Sparatorie, auto veloci, aerei da combattimento, belle donne dai comportamenti sessuali disinibiti, storie di tradimenti e di amicizie virili: tutti componenti che si trovano assai difficilmente nel vivere quotidiano. È forse l'aspetto machistico quello che più m'incuriosisce, di questo genere. Sinceramente faccio qualche fatica a inquadrarlo appieno, se non arrivando a risposte che però mi paiono troppo freudiane – e quindi banali.

Su altri generi: horror, fantascienza etc, lascio a voi la parola. Il gioco l'avete capito, no? Quindi la domanda è semplice: cosa vi spinge sul preferire un libro (o un film) rispetto a un altro?



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