Knytt Stories

Esistono cose, create da soggetti dalla mente contorta e subdola, che riescono, nel giro di pochi minuti, a sconvolgere anche la persona più salda e ferma. Libri, film, serie televisie, anche musiche, che una volta entrate in testa difficilmente se ne vanno, e quando lo fanno lasciano dietro di loro strascichi dolorosi e e malinconia allo stato puro. Beh, queste droghe, ci accompagnano ogni giorno, divertendoci, facendoci perdere il senso della ragione e costringendoci a battere sullo stesso tasto, come se non fosse mai abbastanza. In questo elenco rientrano anche i videogiochi… Ce ne sono di tutti i generi: sparatutto, survival horror, gdr, platform. Alcuni stupendi sotto il punto di vista della grafica, altri per quanto riguarda il gameplay. Poi, a volte, si scovano perle rare che a prima vista dicono poco ma che, una volta assaggiate, creano una dipendenza tale da risultare quasi dannose. È il caso di questo Knytt Stories…

Cos'è Knytt Stories? Semplce: un platform bidimensionale.

Chi di voi non ha ricordi legati a qualche videogioco anni 80, quelli in cui semplici personaggi composti da una manciata di pixel erano in grado di farci sognare e sperperare paghette in gettoni da sala giochi? Beh, forse non tutti lo facevano ma io posso dire che con tutti i soldi investiti in videogiochi forse adesso avrei una macchina migliore...
Creato da Nifflas, possiede una grafica minimalista, struttura di gioco semplice e lineare e, aspetto importantissimo, totalmente customizzabile grazie ad un editor fantastico. Per chi non lo conoscesse consiglio di visitare il sito ufficiale (trovate il link in fondo al post), dove potrete scaricare il programma base e migliaia di livelli homemade già pronti per essere giocati.

Ma in cosa consiste Knytt? Juni è una ragazza come tante, di volta in volta alle prese con una storia diversa e ambientazioni completamente opposte l'una con l'altra. Lei può correre, saltare, arrampicarsi sui muri, planare con un ombrellino, creare un ologramma di se stessa e, grazie ad uno speciale occhietto, è in grado di vedere i fantasmi. In giro per i livelli è possibile trovare di tutto: mostri spinosi, laser che uccidono al solo contatto, passaggi segreti e mille altre cose, tutte mescolate per alimentare una difficoltà semplice solo a prima vista.

Non si deve sparare, ne lanciare massi o saltare sulla testa dei nemici per schiacciarli e farli schizzare lontano. Non bisogna nemmeno raccogliere oggetti o tenere d'occhio una barra di energia. La risoluzione degli enigmi di ogni livello consiste nell'usare le capacità atletiche di Juni, e farlo con estrema velocità (questo per quanto riguarda livelli complessi o molto difficili. Esistono livelli creati solo per mostrare quel particolare tileset o nati con lo scopo di essere niente più di passeggiate attraverso ambientazioni costruite ad arte.

Ma cos'è un grande gioco senza delle grandi musiche? Create da quel genio che risponde al nome di Nurykabe, risultano suggestive, d'atmosfera e cariche di una profondità che non ci si aspetterebbe da un giochino dall'aspetto così semplicistico.

Ogni pezzo riporta alla mente situazioni molto al limite; alcune dolci e spensierate come un campo di fiori, altre inquietanti e misteriose. 
Per averne un assaggio seguite questo link (le tracce sono in download gratuito ed è possibile anche ascoltarle direttamente dal sito).

La schermata dell'editor

Ma questo è solo l'inizio! L'editor… una vera eroina digitale, un virus che coglie senza preavviso e che trascina in un limbo fatto di palette di colori, di tileset composti da… tutto quello che vi passa per la mente e tanta, tanta fantasia. Per creare i livelli necessitano due Tileset differenti (non è obbligatoria averne due, anche se contribuisce molto alla creazione di una grafica divertente e convincente), composti da una griglia 8x16. Ogni casella misura esattamente 32x32 pixel, fattore che permette, con un semplice programma di grafica, tipo Gimp, di creare i propri tileset e utilizzarli come meglio si crede.
Con un pò di pratica ci si rende conto che tutto è modificabile, musiche comprese, anche se ovviamente senza una buona nozione di programmazione ci si deve attenere al materiale fornito nell'editor. Materiale che, parola mia, basta e avanza a farvi stufare di creare livelli su livelli... È difficile spiegare a parole quello che si prova dopo aver creato la prima schermata di gioco, averla provata e rendersi conto che funziona. È un'esperienza che va al di là del semplice gioco, della stupida convinzione di aver fatto qualcosa d'importante. È magia, allo stato puro. Personalmente ho deciso di staccarmici qualche mese fa, visto che stava iniziando a monopolizzare ogni minuto del mio tempo libero. Già, perché è questo il problema con Knytt: se si comincia è dura smettere. Si andrebbe avanti ore a creare livelli, giocare livelli costruiti da altri e poi tornare a sperimentare le innumerevoli possibilità che offre questo gioco. Va usato con cautela… Non dite poi che non vi avevo avvertito…
Per chi fosse interessato, qui sotto trovate alcuni link utili. Vi ricordo che Knytt Stories è totalmente gratuito e che fonda la sua forza sulla condivisione di quello che si crea. La comunità dietro questo gioco, anche se ultimamente è decisamente calata, è tuttora attiva e viva, ed è ancora possibile stupirsi di fronte alle opere di qualcuno.
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