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Koh Samed, il Natale e l'invasione dei cinesi!

Creato il 26 dicembre 2015 da Italianoabangkok @BeingAndrea

Sole, sabbia finissima, acqua cristallina spumeggiante e gli auguri di buon Natale.

Koh Samed, il Natale e l'invasione dei cinesi!

Non mi sono ancora abituato a questi strani abbinamenti. Eppure eccomi qui in riva al mare a pensare nostalgicamente alle giornate invernali in Italia trascorse a tavola con amici e familiari fra piatti di cappelletti e giochi da tavolo, alle sciarpe in cachemire e ai cappotti eleganti, ai regali scartati sotto l'albero e al caminetto acceso, ad un buon bicchiere di vino rosso, alla tramontana e al freddo pungente.

No, ecco, il freddo proprio no, non mi manca poi così tanto ma devo ammettere che fa sicuramente più effetto ‘Natale’ di quanto non lo faccia una spiaggia tropicale.

A questo punto immagino siate pronti ad insultarmi e a dirmi che avendo questo a disposizione faccio presto a dire che mi manca il resto. Ma se ci pensate è proprio così, ci mancano le cose che non si hanno. Soprattutto gli affetti. Sono le persone a mancarmi di più in questi giorni di festa.

Per fortuna che il 12 dicembre Babbo Natale ha fatto un salto a Bangkok con un volo Emirates e mi ha consegnato con qualche giorno d'anticipo il mio regalo. L'arrivo dei miei genitori è stato il dono che desideravo e anche questa volta sono stato accontentato. Ovvio, anche nel 2015 ho fatto il bravo bambino, no?

Per celebrare i mesi di distacco abbiamo deciso di tornare a Koh Samed per meglio celebrare il Natale. In fondo le feste servono a farci gustare famiglia e casa, no? Questa è stata la prima isola dove ho portato i miei qui in Thailandia e ci piace tornare qui dove un po’ ci sentiamo a casa nostra.

Ma in questi anni Koh Samed è cambiata e ogni volta mi accorgo che è inutile rimpiangere i tempi che furono perché non tornano e anche perché chi sull'isola ci vive tutto l'anno queste ondate di modernizzazione che regolarmente si abbattono su questo angolo della Thailandia sono viste come un modo per migliorare le proprie condizioni di vita. Per i ’kohsamettiani’ avere la strada che la percorre da nord a sud completamente pavimentata ha il significato di avere meno incidenti mentre io lo vedo come un modo per avere più scooter in giro per l'isola. Per chi possiede un fazzoletto di terra non avere un piano regolatore per lo sviluppo edilizio significa poter costruire un nuovo resort con cui guadagnare soldi senza spaccarsi la schiena andando a pescare calamari di notte mentre per i turisti significa non sentirsi più un Robinson Crusoe a spasso per il loro personale isolotto dove costruire un fortino per ripararsi dalle tempeste tropicali.

Certo, Koh Samed rischia di implodere - o esplodere - sotto il peso della pressione del turismo sfrenato.

E così noi negli anni ci siamo ritrovati a migrare progressivamente più a sud sul versante occidentale dell'isola, alla ricerda di angoli meno affollati ma capaci di offrire tutti i comfort che rendono piacevole una vacanza al mare. E se c'è il Natale di mezzo non possiamo farci mancare alberi addobbati e festoni dorati con scritto Merry Chrismas!

A questo punto non voglio suonare razzista. Il mio è piuttosto un discorso per così dire egoistico: a Natale làanno prossimo vorrei un posto poco affollato e con turisti e vacanzieri selezionati al loro arrivo in hotel. Chiedo troppo? Visto come stanno andando le cose qui a Samed direi proprio di no.

Cinesi all'arrembaggio!

E già, quelli qui sopra sono turisti letteralmente all'arrembaggio, una rivisitazione asiatica dello ‘sbarco in Normandia’ in quella che solo 8 anni fa era una spiaggia prevalentemente frequentta da tailandesi durante il fine settimana e praticamente deserta dal lunedì al venerdì.

Con il crollo del Rublo i turisti cinesi si sono sostituiti a quelli russi e hanno imposto il loro modo di occupare il paese agnentandone ogni aspetto culturale. I poco amichevoli e scontrosi abitanti della Federazione Russa hanno ceduto il posto (e l'ombrellone) al popolo della Repubblica Popolare Cinese portandosi via le scritte in cirillico con ideogrammi ai miei occhi incomprensibili. Impossibile non notarli: rumorosi e privi di rispetto dello spazio altrui, i nuovi turisti cinesi si muovono in massa dietro la guida starnazzante rigorosamente munita di bandietina rossa. Quando sono autorizzati a fermarsi scattano foto con atteggiamento compulsivo e mangiano senza sosta qualsiasi cosa gli venga messo in un piatto.

Non oso immaginare come sarà questa piccola isola a febbraio durante le vacanze per il capodanno cinese. E qui scatta il consiglio: quando prenotate una camera a Koh Samed evitate Hat Sai Kaeo - หาดทรายแก้ว ! Concentratevi sulle spiagge più a sud e forse (sottolineo il forse) riuscirete ad evitare i discendenti del condottiero mongolo Gengis Khan!

Koh Samed, il Natale e l'invasione dei cinesi!

I cinesi e la fotografia artistica!

A no, mi sono sbagliato. Questo non è l'ennesimo cinese alle prese con lo smartphone, è mio padre che immortala il mare di Koh Samet.

Visto l'orario non mi resta che augurarvi buona appetito e ancora

Buon Natale

Natale è il solo periodo dell’anno in cui un uomo barbuto può deporre un pacco di cui non si conosce il contenuto, e ripartire senza che nessuno lo perquisisca e arresti.
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