Magazine Cultura

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est

Creato il 24 gennaio 2013 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 24 gennaio 2013 in Kultura, Slider with 1 Comment
di Massimiliano Di Pasquale

LibriS

Nonostante la crisi economica abbia colpito duramente anche il settore editoriale provocando una contrazione delle vendite e le classifiche testimonino come i libri più gettonati in Italia siano appannaggio di scrittori che beneficiano di passaggi televisivi, l’anno appena conclusosi è stato comunque interessante, in termine di uscite, per ciò che riguarda la letteratura (narrativa e saggistica) dell’Est. I  libri che passerò in rassegna in questo articolo, tutti pubblicati nel 2012 o negli ultimi mesi del 2011, sono romanzi o saggi che per temi e/o provenienza geografica dell’autore fanno esplicito riferimento a quell’universo che nel linguaggio comune definiamo Europa dell’Est.

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Ad eccezione di Limonov di Emmanuel Carrère (Adelphi), che ha goduto anche di un certo successo commerciale, si tratta per lo più di testi che, occupandosi di temi e aree geografiche specifiche, appartengono a una nicchia di mercato. Il che, sia detto senza alcun vezzo snobistico o delirio elitario, non è necessariamente un male.

Le scelte, mi preme sottolinearlo, riflettono unicamente il mio sindacabilissimo e opinabilissimo gusto. Non rappresentano dunque le opinioni della redazione di eastjournal, ma quelle del lettore Massimiliano Di Pasquale. Anche l’ordine in cui i libri sono citati non è classificatorio. Ragion per cui il primo testo di cui parlerò non è necessariamente il numero uno della mia ideale classifica e l’ultimo non è quello che mi è piaciuto di meno. Questo peraltro non significa che i testi presentati abbiano tutti lo stesso valore. Va da sé che è impossibile porre sullo stesso piano una graphic novel e un saggio storico. You can’t compare apples with oranges dicono gli anglosassoni. Eppure graphic novel, saggio storico, romanzo popolare, biografia romanzata, racconto di viaggio sono generi letterari tutti meritevoli di essere presi in considerazione in questo consuntivo di fine anno in quanto si sono rivelati utili tasselli per raccontare storie e vicende legate all’Europa orientale.

Iniziamo con l’opera di un esordiente. L’esordiente in questione è Vittorio Borelli, giornalista e scrittore milanese, fino al dicembre 2010 direttore del bimestrale east da lui fondato nei primi anni 2000.    

Il suo primo romanzo, intitolato Stefana il profumo acre dell’est (Silvy Edizioni) – dopo 3 saggi di carattere

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
economico-politico tra i quali ricordiamo Banca Padrona (Rizzoli 2005) –, è un libro appassionante caratterizzato da un’avvincente e indovinata contaminazioni di generi, dal reportage al thriller. La storia, intrigante, composita e di ampio respiro, si dipana sullo sfondo di un mondo globalizzato dove a farla da padrona è la malavita organizzata dei paesi post-comunisti. Una malavita che si serve di molteplici mezzi per destabilizzare i poteri costituiti senza tuttavia riuscire a prendere interamente il sopravvento. La scrittura, come nella migliore tradizione giornalistica (Buzzati? Parise?), è chiara, scorrevole, a tratti nervosa, graffiante e gergale. Molti i rimandi al mondo del cinema e della letteratura, tutti funzionali all’economia narrativa. Il finale, come nei migliori romanzi d’azione, non è affatto scontato.

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Sempre pubblicato dai tipi di Silvy Edizioni, casa editrice trentina nata per iniziativa di Massimo Libardi e Fernando Orlandi, è Mitteleuropa. Mito, Letteratura, Filosofia. Gli autori sono gli stessi fondatori della Silvy: Libardi e Orlandi. Il saggio, come recita il sottotitolo, è un testo essenziale per comprende la storia della Mitteleuropa dal 1848 al 1989. Il libro ha tra gli innumerevoli pregi quello di far luce su molte questioni su cui esistono dei giudizi assodati che non corrispondono alla realtà. Mitteleuropa è una lettura davvero imprescindibile per comprendere il mondo che partorì Musil, Kafka, Schnitzler, Roth. Un mondo che ancora oggi rappresenta un riferimento culturale fondamentale per chi a Leopoli come a Chernivtsi va alla ricerca delle radici europee dopo gli anni del grigiore sovietico.

Di Chernivtsi parla anche l’affascinante Arcipelago Europa (Bruno Mondadori) di Karl Schlögel, saggio dal

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
taglio narrativo che ci conduce alla scoperta di città che un tempo facevano parte dell’oltrecortina. Ricco di riferimenti storici e di aneddoti, il libro di Schlögel racconta Berlino, San Pietroburgo e altri luoghi meno noti attraverso un’ottica originale, avvalendosi di una scrittura vivace e accattivante. Elegante e puntuale è pure la prosa di Tymothy Snyder, specialista di Storia dell’Europa centro-orientale e docente universitario a Yale che, dopo l’eccellente Il Principe Rosso di qualche anno fa, ha pubblicato nel novembre 2011 per Rizzoli Terre di Sangue. Il saggio,
KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
assolutamente consigliato a chi ha apprezzato i lavori di Robert Conquest e quelli di Andrea Graziosi su URSS e stalinismo, è un’opera fondamentale per capire cosa accadde in Europa dal 1933 al 1945. Infrangendo stereotipi e letture faziose, il libro di Snyder – che Tony Judt ha giustamente definito “un libro importante destinato a diventare un testo di riferimento” – racconta 12 anni di terrore stalinista e hitleriano che causarono nell’Europa centro-orientale 14 milioni di morti.

Focalizza invece la sua attenzione sugli anni tra il 1941 e il 1943 il Diario, pubblicato per la prima volta in

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
versione integrale da Adelphi, di Etty Hillesum. Etty è una giovane donna ebrea di Amsterdam, di madre russa, che a poco a poco vede la realtà della persecuzione razziale entrare nella sua esistenza. Le sue sono pagine intense e piene di vita nonostante annuncino e descrivano l’arrivo e il compimento di una tragedia: quella della Shoah.

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Copre più di 90 anni di storia Un altro Novecento. L’Europa orientale dal 1919 a oggi il saggio di Stefano Bottoni, giovane storico bolognese, uscito per Carocci. Il testo, che si legge piuttosto agevolmente nonostante il taglio accademico, fornisce una sintesi interpretativa sugli avvenimenti che hanno interessato la metà orientale del vecchio continente nell’ultimo secolo.

Tutt’altro genere quello di Igort, all’anagrafe Igor Tuveri che, in Pagine

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Nomadi (Coconino Press), prosegue il discorso iniziato con Quaderni ucraini e Quaderni Russi offrendoci il “backstage” dei due lavori precedenti assieme a immagini d’archivio che risalgono agli anni ’80 (gli anni del punk filosovietico dei CCCP- Fedeli alla Linea, di Gorky Park di Martin Cruz Smith e delle Balalaike amorose dello stess Igort). È un dietro le quinte ricco di suggestioni, un viaggio tra foto, interviste, documenti e fumetti che testimonia il profondo amore dell’artista sardo per la cultura russa dalle pagine di Chekhov ai versi di Majakovskij passando per le suggestioni grafiche di Rodchenko.

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Gioca con i colori, quelli di vecchie polaroid d’antan, seppur metaforicamente Velibor Čolić in Gesù e Tito. Il libro, uscito per la fiorentina Nikita è ambientato in Bosnia nel quindicennio tra il 1970 e il 1985. Mescolando immaginazione e memoria Gesù e Tito narra attraverso la storia con la s minuscola di Velibor – così battezzato per volere del padre, giudice jugoslavo tutto d’un pezzo – la Storia di uno stato, la Jugoslavia, scomparso dalla carta geografica negli anni ’90 dopo le guerre balcaniche.

Gian Piero Piretto, docente di Cultura russa e Metodologia della Cultura visuale alla Statale di Milano, ne

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
La vita privata degli oggetti sovietici (Sironi Editore) racconta attraverso l’analisi di 25 oggetti che costituivano il quotidiano dell’epoca sovietica il mondo della defunta Urss. Il libro avvalendosi di ricordi personali, rimandi letterari, artistici e cinematografici offre un contributo davvero originale nel ricostruire una delle esperienze più controverse del ‘900.

È a suo modo una storia dell’URSS anche quella raccontata da Emmanuel Carrère nel best seller Limonov (Adelphi). Attraverso il prisma poliedrico della “vita romanzesca e spericolata” di Eduard Savenko – teppista in Ucraina, poeta underground a Mosca, barbone e marchettaro a New York, scrittore alla moda a Parigi, miliziano filoserbo nei Balcani e leader dei nazionalbolscevichi – lo scrittore francese ricostruisce gli ultimi sessant’anni della Russia. Le idiosincrasie, le contraddizioni, gli aspetti più plateali e sciovinisti del personaggio Limonov sono gli stessi di un paese che da sempre guarda all’Occidente e alle sue presunte debolezze con un misto di arroganza, invidia e disprezzo.

KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est
Barbie Girls (Nikita) di Sergej Minaev è invece un affresco al vetriolo della Russia attuale. La gioventù dorata moscovita ritratta in queste pagine, con le sue trasgressioni e il suo vivere sfrenato, è l’emblema di un paese che dopo il crollo del comunismo, anziché imbracciare il sentiero della democrazia, ha finito per adottare solo l’involucro esterno, soldi, lusso e divertimento, del mondo occidentale.
KULTURA: I migliori libri dell’anno …guardando a est

L’ultima segnalazione è per Gli Italiani di Crimea di Giulio Vignoli (Settimo Sigillo), secondo capitolo di un’opera attraverso la quale il professore genovese esperto di “minoranze italiane all’estero” e Giulia Giacchetti Boico, figlia di italiani di Ucraina, raccontano una delle tragedie sconosciute dello stalinismo, ossia la deportazione degli italiani di Crimea in Kazakistan e Uzbekistan.

Buona lettura!

Condividi:

Tags: cccp, consigli di lettura, est Europa, Etty Hillesum, Jugoslavia, letteratura, Limonov, Massimiliano di Pasquale, recensioni, storia dell'Europa orientale Categories: Kultura, Slider


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :