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Kyuss - Whitewater

Creato il 07 marzo 2011 da Diamonddog

Bazzicavo già Mediatrek di Ernesto Assante da un pò, sarà stato il 2003, sì sicuramente era il 2003 perchè mio figlio è nato l'anno dopo e ricordo ancora con tenerezza la notte che tornai a casa dopo che era nato e lo scrissi tutto emozionato anche agli amici del blog. Sapete sono quegli eventi che vi sentite di raccontarlo a tutti non potete farne a meno e venni sommerso da una tale ondata di calore che decisi di aprire un blog tutto mio.
Sì insomma tutta questa spataffiata per dire cosa.
Che fino al 2003 non avevo mai sentito bene i KYUSS.
Incredibile per uno che affonda le proprie origini nel rock duro, ma credibile se si pensa che per almeno 5 o 6 anni negli anni 90 non avevo mai ascoltato un disco che fosse uno. Black out totale, poi fortunatamente recuperato.
Insomma parlando del più e del meno (non la notte della nascita di mio figlio eh) venne fuori l'amico SHADO che mi invita all'ascolto dei 3 album più importanti dei tizi in questione, quelli lì che conoscerete tutti dal 1992 al 1997.
Apriti cielo.
Il root-hard-rock per definizione. Il back to basics della potenza sotto controllo. Il polverosissimo e pesantissimo sound creato da Josh Homme e company (ma diobonino quanti anni aveva allora che oggi è ancora giovane, 18?) che squarciava il decennio dei '90 come nessun altro album del modaiolissimo sound di Seattle era riuscito a fare. Forse solo gli Alice in Chains si salvano nel confronto impietoso.
Non ci credete?
Sentite l'incedere iniziale di questo che io considero forse IL masterpiece di tutta la produzione KYUSS.
Sentitelo, andate a prendere zio Iommi dal pensionato di lusso in cui si trova e lui vi dirà di sicuro che per salire sul palco a suonare per una sola ora questa roba darebbe in cambio la metà dei suoi anni di vita residui.
Josh Homme poteva tranquillamente passare alla storia per i Kyuss, maledizione a lui.
E invece ha voluto agostinianamente darci altre prove dell'esistenza di iddu, con i Queens of the Stone Age (odio gli acronimi). E tenta di passare da stronzo qualunque con i Them Crooked Vultures, ma mica ce la da a bere.
WHITEWATER.
Alla faccia dei gruppazzi che s'atteggiano.

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