Magazine Sport

L'addio della Pennetta e la mancanza di rispetto

Creato il 07 ottobre 2015 da Sporthink
Oggi voglio avventurarmi su considerazioni che poco hanno a che fare con gli ambiti comunicazionali puri, ma hanno molto a che fare con l'etica nello sport.L'addio della Pennetta e la mancanza di rispettoSi dice sempre che lo sport è divertimento, è piacere di fare una determinata attività.Lo è per chi pratica sport amatoriale, lo deve essere per chi pratica sport a livello agonistico altrimenti rischia la depressione e altre gravi conseguenze psicologiche.
Posto questo come preambolo non si capisce perchè persone accanto alla Pennetta vogliano farla desistere dai suoi desidere di addio ai campi di gioco. In questo turbinio di follia ci metto due persone assai importanti. Il primo è il padre stesso della giocatrice, il secondo è il presidente CONI Malagò.
Il padre ragiona più da direttore del suo Tennis Club pugliese dimenticandosì che la cosa più importante è che i figli si realizzino e siano felici di se stessi. Che la vita è di Flavia e non sua.Il secondo si fa un po' prendere dall'emotività, visto che come portabadiera di Rio ci sarebbero altre innumerevoli candidate che ben più hanno vinto nella loro storia (Pellegrini, Cagnotto, etc.).
Cerchiamo di rispettare la volontà degli atleti e dei figli, forse vedremmo anche meno violenza nelgi stadi e meno abbandoni di promesse dello sport.Lo sport è divertimento.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :