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L’agnello e il lupo

Creato il 10 ottobre 2010 da Albix

lupo e agnello-“Perché dunque m’hai percosso?/S’ho detto male mostralo,/sennò, perché dire non posso?”

Quando il protervo è a corto d’argomenti, esercita prima l’offesa e, poi, se gli è possibile, la violenza. Un po’ come succede nella favola  di Fedro “Il lupo e l’Agnello”.

Un po’ come quel mariuolo che dopo avere rubato a piene mani,accusava gli altri di essere stati disonesti per tentare di nascondere o di annacqualre la sua colpa, provocando gli interlocutori.

Anche nell’Web, a volte, ti ritrovi dei commenti offensivi di certi lettori che, a corto di argomentazioni valide, preferiscono liquidare la discussione con affermazioni perentorie e immotivate del tipo: “E’ impossibile parlare e discutere con chi nutre dei pregiudizi o è prevenuto come te!” Oppure” Tu non sei nessuno!” (Ma come si faccia ad interagire con nessuno, nemmeno loro sarebbero capaci di spiegarlo).

A me, in occasione di uno di questi  commenti è venuto in mente la risposta di Gesù, quando venne schiaffeggiato da un servo assai stolto di Anna, il suocero di Caifa; una risposta magistrale, all’apparenza semplice, ma di una profondità incommensurabile ed ancora attuale oggi:

-” Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perchè mi percuoti?” (San Giovanni- Cap. XVIII- Versetto 23).

Ecco, con le dovute proporzioni, applicherei il Verbo del Maestro alle diverse circostanze della vita.

Invece di offendere e di aggredire il nostro prossimo, dimostriamo, con la forza dell’intelligenza, di avere ragione e di essere nel giusto.


L’agnello e il lupo
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