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L’ Albero degli Amanti Perduti di Santa Montefiore

Creato il 20 febbraio 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

 

Santa Montefiore vive a Londra con il marito scrittore Simon Sebag-Montefiore e i due figli. Nel 1998 si è convertita alla religione ebraica. Fin da quando frequentava il liceo ha scritto storie d’amore usando i maschi più belli della scuola come personaggi dei suoi romanzi. Oggi i suoi libri, ambientati sia in Inghilterra che in località esotiche, sono tradotti in tutto il mondo. Per Sonzogno ha pubblicato L’albero degli amanti perduti (2001).

Sito: http://www.santamontefiore.co.uk/

 

Titolo: L’albero degli Amanti Perduti
Autore: Santa Montefiore
Edito da: Sonzogno
Prezzo: 6,00 €
Genere: Romanzo, Narrativa & Letteratura
Pagine: 501 p.
Voto:L’ Albero degli Amanti Perduti di Santa Montefiore

L’ Albero degli Amanti Perduti di Santa Montefiore L’ Albero degli Amanti Perduti di Santa Montefiore 

Trama: Sofia cresce in una grande famiglia nel mezzo della pampa argentina, fra partite di polo e privilegi. Orgogliosa e testarda, è adorata da tutti, ma lei stravede solo per i cugini: Maria, la sua migliore amica, e Santiago, di cui è perdutamente innamorata. Ma quando Sofia e Santiago diventano amanti, la famiglia non può più tollerare la relazione proibita e spedisce la ragazza in Europa, dove Sofia piano piano si ricostruisce una nuova vita. Finché un avvenimento drammatico non la riconduce nell’amata Argentina dall’uomo che non ha mai davvero dimenticato.

Recensione
di Lirit

“E’ strano come si possa amare qualcuno per tutta la vita. Come, a prescindere dalla distanza e dal tempo, si possa serbare in eterno un ricordo nel cuore… Ma ci sono cose che non muoiono mai: si assopiscono solo per un po’.”

 

“Non sono tornata perché se non potevo avere Santi non volevo avere neanche l’Argentina, qui non c’era niente per me.”

 

Voglio cavalcare anche io sulle immense soleggiate pampas argentine! Voglio anche io una stalla piena di cavalli purosangue e voglio vivere anche io una storia d’amore tanto travolgente come questa!“. Sono questi i primi pensieri che ti vengono in mente quando si legge e ci si perde tra le pagine di questo coinvolgente romanzo. Un romanzo a tratti difficile se si pensa che narra di una passione proibita tra due cugini.

ombùÈ un libro che fa viaggiare la mente, ti porta in giro per il mondo e ti fa conoscere luoghi, tradizioni, culture e posti così lontani dai nostri soliti mondi… E così ci ritroviamo immersi nella soleggiata pampa argentina, a Santa Catalina, in un ranch gestito da una grande famiglia fatta di fratelli, cognate, zii, nonni e cugini.

In questo scenario di vita argentino, tra una nuotata in piscina e una partita di polo, conosciamo i protagonisti della storia, Santiago e Sofia, che si giureranno amore eterno un pomeriggio piovoso in un casolare abbandonato, un riparo provvisorio che però diventerà il loro luogo segreto, il rifugio al quale poter fuggire e nascondere il loro grande amore incestuoso, lottando contro i propri familiari che cercheranno in tutti i modi di separarli.

Il loro sarà un amore impossibile che neanche i desideri affidati all’albero dell’ombù possono esaudire, tranne uno, forse, quello espresso da Sofia in una notte stellata: ” Fa che Santi s’innamori di me”. Il desiderio si avvererà, ma sarà un amore travagliato, solitario, fatto di pochissimi ma bellissimi ricordi. I giovanissimi protagonisti sfideranno le convenzioni, ma anche mossi dal più nobile dei sentimenti, comunque non riusciranno a coronare il loro sogno d’amore e vivranno per sempre di rimpianti e di momenti rubati. 

cavaSanta Montefiore ha un modo minuzioso e particolareggiato di presentare i suoi personaggi, ne apprezziamo ogni loro sfumatura emozionale, ogni loro pensiero, sfidandoci a vivere le storie dei vari protagonisti. Leggerete di una bella Sofia quindicenne, circondata da ricchezze e privilegi, ribelle alle regole che il suo rango le impone, decisa a vivere una vita senza inibizioni e in totale libertà, quasi come un maschiaccio e in continua lotta con sua madre. La ragazza vive per la sua Argentina, per i cavalli, per il polo, per le arrampicate sull’albero dell’ombù e per un ragazzo, Santi, del quale è innamorata da quando è bambina e, inaspettatamente, travolta insieme al ragazzo dei suoi sogni dalla passione. Ma tutta la felicità verrà spazzata via nel momento in cui i genitori della ragazza si accorgono che la loro figlia adolescente è incinta e così mandata a vivere a Londra a casa di una zia, senza darle modo di avvisare il suo amato di quello che sta succedendo.

Santi sarà un ragazzo del tutto inconsapevole di quello che Sofia passerà, non riceverà mai le lettere che  Sofia gli manda, anche se la ragazza gli scrive tutti i giorni, e non perché le lettere vengono smarrite, ma perché la sorella di Santi, Maria, in preda alla gelosia, non consegnerà mai le lettere al fratello, segnandolo profondamente nell’animo, soffrirà, piangerà e nonostante tutto andrà avanti con la sua vita, matrimonio e figli compresi.

pampaParallelamente alla storia dei due ragazzi, verremo a conoscenza anche di un’altra storia d’amore, quella tra il padre e la mamma di Sofia: lei è un’ irlandese, rossa di capelli, anche un po’ arrampicatrice sociale se vogliamo, che per amore di un uomo moro e dagli occhi scuri, lascerà la sua patria dimenticando completamente i suoi genitori e anche con tutti i suoi sforzi non riuscirà mai ad accettare la vita del ranch, sentendosi sempre una straniera in terra straniera. Questa sua insofferenza inciderà molto nel rapporto con la figlia che sarà segnato da gelosia e continue liti tra mamma e figlia. In tutto questo, il Signor Solinas, papà di Sofia, non riuscirà mai a gestire la situazione, allontanandosi sempre più dalla moglie e proteggendo la figlia dalle continue frecciatine della madre. Solo dopo anni di lontananza e solo dopo tanti anni di separazione, mamma e figlia e moglie e marito troveranno equilibrio e comprensione nel loro rapporto, sarà commovente il loro ritrovarsi, farà tirare un bel respiro di sollievo, e io dico menomale. 

C’è una scena che tocca profondamente e fa riflettere, se si pensa che è una scelta fatta da migliaia di adolescenti di tutti il mondo, ragazze cresciute troppo in fretta, senza essere consapevoli che certe scelte portano a tristi conseguenze, a volte: è la scelta da parte di Sofia di abbandonare il bambino avuto con Santi bacioessendo incapace a mantenerlo, segnadola profondamente e costringendola a domandarsi per anni che fine abbia fatto il frutto del loro amore. Anche Sofia come Santi sarà costretta ad andare avanti, incontrerà un uomo che l’amerà tantissimo e lei darà alla luce due splendide bambine, gestirà un maneggio di cavalli e pianterà un albero dell’ombù sulla costa inglese, appagando, almeno in parte, la mancanza della sua terra argentina. Ma dopo 30 anni, dopo matrimoni e altri figli, il destino reclamerà a gran voce il ritorno alla terra natia e all’amore mai dimenticato. E la passione prenderà di nuovo il sopravvento, travolgendo un uomo e una donna per troppo tempo restati lontani e trascinandoli sul baratro delle scelte impossibili: entrambi, infatti, pensano di lasciare le rispettive famiglie e ricominciare tutto, ma a che prezzo? Faranno la scelta giusta, tornando a casa e conservando nel cuore un amore che nessuno può toccare. E sarà svelato anche il destino del figlio di Santi e Sofia… ma questo non ve lo anticipo!

Lo stile risulta essere davvero coinvolgente, fatto di giuste descrizioni sia oggettive che soggettive, bei dialoghi fluenti e toccanti anche se devo ammettere di non aver condiviso alcune scelte che l’autrice fa fare ai suoi protagonisti. Ma questa è la mia modesta opinione. Santa Montefiore riesce con la sua scrittura a trascinarti tra le pagine, a farti vivere quasi in simbiosi con i protagonisti, tanta è la sua capacità a trascrivere storie coinvolgenti.


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