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I girasoli ucraini di Maria Prymachenko in mostra a Trento

Creato il 10 marzo 2023 da Gliscrittori
I girasoli ucraini di Maria Prymachenko in mostra a Trento

Arte Di Lara Zavatteri. I girasoli ucraini al Palazzo delle Albere di Trento: 60 opere dell’artista naif Maria Prymachenko.

Ha aperto il 28 febbraio ed è visitabile fino al prossimo 4 giugno la mostra I girasoli ucraini. Opere di Maria Prymachenko dal Museo nazionale Taras Shevchenko di Kiev, presentata dal Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) al Palazzo delle Albere di Trento.

A un anno dall’invasione russa in Ucraina, viene proposta questa che è la prima mostra italiana su Maria Prymachenko, artista Unesco nel 2009.

Nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, la mostra propone una sessantina di opere provenienti dal Museo nazionale Shevchenko di Kiev con lo stile della pittrice naif fortemente ancorato alle radici, alle tradizioni, ai racconti e ai riti dell’Ucraina, con opere che raffigurano piante e fiori, animali nati dalla fantasia e simboli, allegorie, fiabe, tutto immerso in sfolgoranti e brillanti colori.
I girasoli gialli, il giallo della bandiera dell’Ucraina, i girasoli che diventano così simbolo di resistenza oltre che essere, insieme a tutte le altre opere di Maria Prymachenko, la testimonianza che non solo esiste un popolo ucraino ma anche una cultura ucraina, due “concetti” che non esistono, secondo la propaganda russa.

Chi era Maria Prymachenko?

Maria Prymachenko nacque nel paese di Bolotnya, a soli 30 chilometri da Chernobyl, nel 1909. Autodidatta, si occupò di pittura, ma anche di ceramica e ricamo. Nel 1966 venne insignita del Premio Nazionale Taras Shevchenko dell’Ucraina. L’Unesco le dedicò l’anno 2009 e la città di Kiev le intitolò un viale. Cominciò a esporre le sue opere negli anni Trenta e in seguito alcune vennero riprodotte anche sui francobolli ucraini.
Malata di poliomielite, grazie ad alcuni interventi riuscì stare in piedi, ebbe un figlio dal suo compagno, che morì durante il secondo conflitto mondiale, mentre il figlio Fedir (scomparso nel 2008) fu un arista come la madre e così i nipoti.
Nel Museo di storia locale di Ivankiv erano conservate diverse opere di Prymachenko, lo stesso museo bruciato nel 2022 durante l’invasione russa dell’Ucraina, con la perdita di circa una ventina di sue opere. Tuttavia, pare che la popolazione sia riuscita in parte a salvarne alcune.
Maria Prymachenko, che è stata raffigurata anche sulle monete ucraine, è scomparsa nel 1997.
Esponente della pittura naif, erede di una tradizione folcloristica secolare che affonda le proprie radici nell’arte paleolitica, Maria Prymachenko ispirò grandi artisti come Picasso, Matisse e Chagall. Con il suo stile riconoscibile, vivace, immediato è stata amata da diverse generazioni che, a partire dalla prima metà del novecento, hanno contribuito a costruirne il mito. dal comunicato stampa del Mart


Il biglietto per la mostra si può acquistare sul sito www.mart.tn.it.
Il Palazzo delle Albere è aperto dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18 il sabato e la domenica, dalle 10 alle 19 i festivi.

Lara Zavatteri

Lara Zavatteri


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