Magazine Opinioni
Anche a me inquieta, profondamente, che lo Stato non sappia distinguere e faccia di sé un mostro trinciatutto. Di mezzo ci vanno i più deboli, coloro che, altrimenti, siamo felici che possano comporre il nostro Stato. E dietro l'abisso, si cela la cruda realtà di ciò che siamo: sempre e più che mai classisti. Capaci di fare parti uguali tra diseguali. Convinti che questa si chiami giustizia. E non c'è ingiustizia più profonda.