L’America’s Cup o Coppa America, in italiano, è il più famoso trofeo nello sport della vela, nonché il più antico trofeo sportivo del mondo per cui si compete tuttora.
Si tratta di una serie di regate di match race, ovvero tra soli due yacht che gareggiano uno contro l’altro. Le due imbarcazioni appartengono a due Yacht Club differenti, una rappresentante lo yacht club che detiene la coppa e l’altra uno yacht club sfidante.
La competizione ha origine il 22 agosto 1851 quando Lord Wilton, Commodoro del Royal Yacht Squadron britannico con 14 imbarcazioni sfida il New York Yacht Club, che partecipa con la goletta denominata America, dal nome di essa prenderà origine il nome della competizione in ” America’s Cup “. America vinse in un percorso attorno all’Isola di Wight con 8 minuti di distacco sulla seconda barca, la britannica Aurora, aggiudicandosi la coppa che era stata messa in palio per celebrare la prima esposizione universale di Londra.
La coppa organizzata dai britannici in origine si chiamava “Coppa delle cento ghinee” (tanto infatti era costata) o anche “Queen’s Cup”, ma dopo la vittoria gli americani la ribattezzarono dandole il nome attuale in onore della barca vincitrice.
Un aneddotto legato alla coppa rimasto nella storia è quando la
regina Vittoria saputo della vittoria di America, avrebbe chiesto quale imbarcazione fosse giunta seconda, sentendosi rispondere “There is no second, your Majesty”. Da qui nascerebbe il motto dell’America’s Cup “there is no second”, non c’è secondo.
America prima vincitrice della coppa nasce grazie ai fondi raccolti formando un sindacato che, oltre al promotore John Cox Stevens, ha come soci il di lui fratello Edwin Augustus Stevens più Hamilton Wilkes, George L. Schuyler, John K. Beekam Finlay, e il Colonnello James Alexander Hamilton.
La costruzione viene affidata al cantiere William H. Brown con un contratto che prevede la riduzione di un terzo del compenso pattuito se nella serie di prove comparative previste la barca non dimostri essere la più veloce e il riacquisto, da parte del cantiere, in caso di esito poco esaltanti della trasferta inglese.
Venuta meno la prima clausola contrattuale, il sindacato riduce da 30.000 a 20.000$ il compenso pattuito.
Disegnata da George Steers, la goletta “America” è uno scafo di 101 piedi fuori tutto con prua affilata e poppa piena e arrotondata, ha una lunghezza al galleggiamento di 90 piedi e una larghezza massima di oltre 22.
I due alberi, inclinati a poppavia, sono sorretti da sartie in testa d’albero, randa centrale libera, nessuna controranda e un singolo fiocco con boma; le vele in cotone hanno una deformazione meno accentuata delle vele che generalmente usano le navi inglesi.
Dopo il varo del 3 maggio 1851 e i test di gara con l’altra imbarcazione da regata della famiglia Stevens Maria, il 21 giugno, del 1851 con tredici uomini d’equipaggio con al comando il Capitano Dick Brown lo scafo bianco di “America” salpa da Hoboken (NJ). Esso porta nella sua stiva un carico di prodotti da esporre al Cristal Palace di Londra, sede dell’esposizione mondiale.
John Cox Stevens, il fratello Edwin e James Hamilton attendono l’imbarcazione a Le Havre dove la goletta viene ridipinta in nero, poi si dirige verso Cowes.
Gli armatori sperano di poter recuperare le spese sostenute almeno in parte con le scommesse sui match tra “America” e i velieri dei soci dello Squadron, ma sono gentilmente ignorati dagli armatori inglesi (si dice per non ridicolizzare l’ospite).
L’unica opportunità che ha “America” per misurarsi con le barche inglesi è data dalla regata di 53 miglia, con partenza/arrivo a Cowes – periplo in senso orario dell’isola di Wight – in programma il 22 agosto e aperta ai velieri di Club di tutte le nazioni.
Su insistente richiesta di Stevens e dei suoi associati la classifica è stilata in tempo reale e non con il calcolo dei compensi, così caro agli inglesi ma poco gradito dagli americani.
Alle ore 10.00 del 22 agosto, presente anche la casa reale, tolgono le ancore e salpano sei golette e otto cutter, il meglio della flotta del Solent del Regno Unito e “America”, che per problemi all’ancoraggio, parte per ultima.
Nonostante la pessima partenza dopo la prima ora di regata “America” è quinta.
“Arrow”, una delle più forti imbarcazioni inglesi, si arena all’altezza di Sandhead,e “Alarm”,altro concorrente per prestarle soccorso, è costretta al ritiro.
Successivamente “Freak e “Volant” escono di scena a seguito di una collisione.
Al giro di boa a Norman’s Land dopo circa due ore di gara “America” passa in testa.
Al passaggio del battello-faro di Mab, Captain Richard C. Brown, skipper di “America”, sfruttando il fatto che le istruzioni di Regata non specificano il lato sul quale lasciarlo, passa all’interno accorciando il percorso di qualche miglio.
La vittoria sembra sicura ma alle ore 17.50, all’altezza di Needles, si strappa la nuova controranda montata proprio prima della partenza, ma il distacco da “Aurora”, piccolo cutter inglese è di oltre sette miglia, distanza che riesce solo in parte a recuperare con il calare del vento sul finire della regata.
Alle 20.37, dopo dieci ore e trentasette di regata, ”America” taglia il traguardo di Cowes; “Aurora” la segue a 18 minuti; con un’ora di ritardo giunge “Baccante” seguita 10’ dopo da “Eclipse” mentre la goletta a palo “Brilliant”, entra nel porto di Cowes con oltre cinque ore di ritardo. Per svariate motivazioni gli altri concorrenti non giungono al traguardo.
Anche il reclamo, presentato dalle barche inglesi per il taglio del passaggio del faro di Mab, è respinto dal Comitato di Regata.
Albo d’oro America’s Cup
2013 – - – - – San Francisco
2010 BMW Oracle Racing (s) Stati Uniti d’America Alinghi Svizzera 2-0 Valencia
2007 Alinghi (d) Svizzera Team New Zealand Nuova Zelanda 5-2 Valencia
2003 Alinghi (s) Svizzera Team New Zealand Nuova Zelanda 5-0 Auckland
2000 Team New Zealand (d) Nuova Zelanda Luna Rossa Italia 5-0 Auckland
1995 Team New Zealand (s) Nuova Zelanda Young America Stati Uniti d’America 5-0 San Diego
1992 America³ (d) Stati Uniti d’America Il Moro di Venezia Italia 4-1 San Diego
1988 Stars and Stripes (d) Stati Uniti d’America KZ1 Nuova Zelanda 2-0 San Diego
1987 Stars and Stripes (s) Stati Uniti d’America Kookaburra III Australia 4-0 Fremantle
1983 Australia II (s) Australia Liberty Stati Uniti d’America 4-3 Newport
1980 Freedom (d) Stati Uniti d’America Australia Australia 4-1 Newport
1977 Courageous (d) Stati Uniti d’America Australia Australia 4-0 Newport
1974 Courageous (d) Stati Uniti d’America Southern Cross Australia 4-0 Newport
1970 Intrepid (d) Stati Uniti d’America Gretel II Australia 4-1 Newport
1967 Intrepid (d) Stati Uniti d’America Dame Pattie Australia 4-0 Newport
1964 Constellation (d) Stati Uniti d’America Sovereign Inghilterra 3-1 Newport
1962 Weatherly (d) Stati Uniti d’America Gretel Australia 4-1 Newport
1958 Columbia (d) Stati Uniti d’America Sceptre Inghilterra 3-1 Newport
1937 Ranger (d) Stati Uniti d’America Endeavour II Inghilterra 4-0 Newport
1934 Rainbow (d) Stati Uniti d’America Endeavour Inghilterra 4-2 Newport
1930 Enterprise (d) Stati Uniti d’America Shamrock V Irlanda 4-0 Newport
1920 Resolute (d) Stati Uniti d’America Shamrock IV Irlanda 3-2 New York
1903 Reliance (d) Stati Uniti d’America Shamrock III Irlanda 3-0 New York
1901 Columbia (d) Stati Uniti d’America Shamrock II Irlanda 3-0 New York
1899 Columbia (d) Stati Uniti d’America Shamrock Irlanda 3-0 New York
1895 Defender (d) Stati Uniti d’America Valkyrie III Inghilterra 3-0 New York
1893 Vigilant (d) Stati Uniti d’America Valkyrie II Inghilterra 3-0 New York
1887 Volunteer (d) Stati Uniti d’America Thistle Scozia 2-0 New York
1886 Mayflower (d) Stati Uniti d’America Galatea Inghilterra 2-0 New York
1885 Puritan (d) Stati Uniti d’America Genesta Inghilterra 2-0 New York
1881 Mischief (d) Stati Uniti d’America Atalanta Canada 2-0 New York
1876 Madeleine (d) Stati Uniti d’America Countess of Dufferin Canada 2-0 New York
1871 Columbia e Sappho (d) Stati Uniti d’America Livonia Inghilterra 4-1 (2-2-1) New York
1870 Magic* (d) Stati Uniti d’America Cambria Inghilterra 1-0 New York
1851 America (s) Stati Uniti d’America Aurora* Inghilterra 1-0 Cowes
* Nelle prime due edizioni la competizione si trattò in realtà di una regata di flotta, dato che il circolo ospitante schierò contemporaneamente contro lo sfidante gran parte delle sue barche; quelle riportate in lista sono le imbarcazioni che il Defender è riuscito a portare per prime al traguardo