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L’amicizia nel gioco

Creato il 04 giugno 2014 da Destinazione Libri @destinazionelib

Questa è la storia di Gioia, Amicizia e Competizione, tre bambini che giocano vicino a Poldo un grandissimo albero.
In un altro parco ci sono però anche Slealtà e Rabbia anche a loro piacerebbe giocare vicino all’albero Poldo.

Tutti i pomeriggi Gioia, Amicizia e Competizione si incontrano nello stesso parco insieme all’albero Poldo.

Un giorno, si trovano davanti ad un pallone ma non sanno cosa sia, provano a tirare dei calci, lo rincorrono, si divertono e scoprono quanto sia bello stare insieme.
Qualche volta Gioia ruzzola, ma Amicizia le tende la mano..e si rialza.
Competizione ha fame, smette di giocare con il pallone, si siede nel prato e chiamando Gioia e Amicizia, fanno merenda, quella che la mamma ha preparato per loro.

“Vi va di fare un gioco nuovo?” chiede Competizione
“siii, quale?” rispondono Gioia e Amicizia
“Corriamo fino all’albero Poldo, chi arriva prima vince e potrà mangiare tre caramelle!” risponde Competizione.

I tre amici si mettono in posizione di partenza e quando Competizione conta fino a tre, partono e iniziano a correre.
Amicizia ha il fiatone, rallenta ma non vuole fermarsi.
Gioia arriva per prima e vince. Gioia però non vuole tutte le caramelle per sé:

Anche se ho vinto io, abbiamo corso tutti insieme e voi siete miei amici, dividiamo le caramelle!”.

Mentre mangiano le caramelle vinte, Slealtà che aveva visto la loro gara da lontano, dice:

“hey voi tre, domani faremo una gara e chi arriverà prima sotto l’albero Poldo potrà giocare sempre con lui”.

I tre amici si guardano e sanno bene che per loro questa prova sarà difficile.

“Ma cosa sono quelle facce?? Basta allenarci, dobbiamo provarci e vedrete che ce la faremo” dice Competizione.

Ma ora è tardi e bisogna tornare a casa, si salutano, con un abbraccio e quel sorriso che li accompagna sempre dandosi appuntamento per il giorno successivo.
La mattina dopo Gioia, Amicizia e Competizione si allenano il più possibile, nessuno vuole rinunciare a all’albero Poldo.
Nel pomeriggio arrivano Slealtà e Rabbia. Sono tutti pronti per la gara.

“Pronti, partenza, via” urla Rabbia

Tutti iniziano a correre.
Slealtà spinge Competizione che cade e si sbuccia un ginocchio.
Rabbia taglia la strada a Gioia che è costretta a rallentare.
Rabbia e Slealtà arrivano per primi.
Gioia, Amicizia e Competizione sono tristi.
E mentre tutti erano in silenzio, l’albero Poldo iniziò a parlare:

“Nel gioco non bisogna arrabbiarsi ed essere sleali, non importa se si arriva primi al traguardo o se si vince. Ricordatevi cari amici che l’importante è partecipare e stare insieme. Tutti voi siete capaci di correre, arrivare ad un traguardo, saltare, giocare a pallone, ognuno di voi ha le proprie capacità, l’importante è mettere sempre la giusta competizione senza dimenticare la gioia e l’amicizia”

Gioia, Amicizia, Competizione, Slealtà e Rabbia si guardarono, si avvicinarono all’albero Poldo, attorno a lui c’era posto per tutti, lui con il suo tronco grande e forte, lui con le foglie verdi che al sole brillavano e in quel momento un soffio leggero di vento le fece muovere quasi a voler sembrare un battito di foglie

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