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L'amico di famiglia

Creato il 14 giugno 2011 da Robydick
L'amico di famiglia2006, Paolo Sorrentino.
Scapolo di mezz'età in quella particolare zona d'Italia che è l'Agropontino. Vive solo con la madre, ed è così che ama essere considerato Geremia, L'Amico di famiglia, benevolmente.
Ha una piccola bottega di sartoria ma lo conoscono tutti per altre ragioni e molti se lo ritrovano in casa a mettere il becco in ogni incombenza, anche la più piccola. D'altronde, nello stesso momento in cui hai chiesto il suo interesse per i tuoi problemi, hai rinunciato ad avere una privacy, lui sa tutto di te e di chi ti circonda, e il suo ultimo pensiero sarà sempre per le donne della famiglia.
E' basso, brutto, quasi gobbo, soffre cronicamente d'emicranie, ha un braccio che sembra ingessato da sempre al quale è appeso un sacchetto di plastica per borsetta, con un sudore che gli dà un odore repellente, adora le ragazze giovanissime, avarissimo ha in mente solo ed unicamente l'accumulo personale di ricchezza. Non è "un presidente del consiglio italiano", né attuale né di occhialuti trascorsi (anche se del Divo condivide grande abilità dialettica), ma gli si avvicina parecchio in termini di escrementizia umana, una via di mezzo dei papabili politici di riferimento: Geremia è un usuraio.
Film notevolissimo quanto lo è il regista, Paolo Sorrentino. Per la trama in fondo posso fermarmi alla descrizione del personaggio Geremia, il resto lo lascio alla visione, che è un trionfo di grandissime riprese, musiche scelte con cura con anche pezzi ambient stile Sigur Rós che ho apprezzato molto, fotografia impeccabile con colori non esagerati ma in grande contrasto. Insomma, veramente roba di livello mondiale!, e sono felice di poterlo dire per un film italiano, non mi capita spesso. Tecnica in tutti i sensi, anche la sceneggiatura è di Sorrentino. Ce ne sono anche altri bravi di registi contemporanei in Italia, non me li dimentico, però qua siamo di fronte al Numero 1 secondo me.
Mi lascio andare con entusiasmo ad un Encomio Solenne per Giacomo Rizzo che con questa interpretazione di Geremia, forse la prima per lui da protagonista in un film importante dopo una lunghissima carriera ancora in corso, vinse il Premio Alberto Sordi come miglior attore dell'anno. Sorrentino valorizza alla grandissima gli attori e li sceglie con cura. Un pur grande Toni Servillo qua non sarebbe stato altrettanto efficace. Attore che si è sempre schernito per la sua bruttezza, ha il "fisico del ruolo" ma anche le movenze, l'atteggiamento. Secondo me ha conosciuto nella sua vita questo tipo di luridi personaggi altrimenti non si spiega tanta perfezione! Tra i miei Cult, oltre che per la magnifica qualità complessiva del film della quale parlo anche nei frame, proprio per la recitazione di Giacomo Rizzo.
Parecchi i frame in campo aperto, amo l'architettura minimalista di quei luoghi.
L'amico di famiglia
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