Magazine Psicologia

L’amore universale

Da Amaebasta @amaebasta

Parole differenti per esprimere lo stesso concetto: Stuart Wilde lo chiama la Forza, Eckhart Tolle l’Adesso, Gregg Braden, la Matrix. Dietro queste definizioni affascinanti si cela la regale energia dell’amore universale, causa prima dell’esistenza.

Esso sta alla base di tutti i sistemi vitali, permea ogni strato di realtà causando effetti diretti sulla nostra vita. Questa verità spirituale è condensata in ognuno di noi, per mezzo del suo piccolo seme piantato

profondamente nel nostro cuore, perché è solo lì che possiamo riconoscere ed entrare in risonanza con questa potente energia per trarne la forza necessaria a diventare pionieri dello spirito e cominciare ad abbracciare, con coraggio e pazienza, il cambiamento interiore.

Ogni volta che ti capiterà di entrare in risonanza con l’energia dell’amore universale avrai la certezza di trovarti nella verità scevra dai condizionamenti mentali; il vero amore infatti, quello incondizionato come spesso senti ripetere, viene percepito non dalla mente, ma dal cuore. Lo avvertirai in modo naturale e spontaneo e lo riconoscerai senza alcun dubbio, semplicemente saprai che è vero.

Siamo nati per sperimentare la vita nella gioia e nella luce, siamo spiriti celesti che hanno scelto l’esperienza terrena per vincere una delle sfide più intense per la nostra evoluzione: imparare a non essere identificati con la mente. Quando la nostra mente ci domina perdiamo energia vitale e ci allontaniamo dalla consapevolezza e dall’amore.

Riuscire ad elevarsi sopra il pensiero è importante anche per eliminare concretamente tutto il dolore superfluo che troppo spesso fa parte delle nostre vite. Il dolore, solitamente rappresenta la nostra resistenza a non accogliere ciò che esiste per noi in un dato momento. Più neghiamo e resistiamo, più sviluppiamo dolore. Senza accorgerci che siamo noi a crearlo ed alimentarlo!

L’accoglienza di ciò che ci accade conduce al riposo della mente: quando il suo dialogo incessante cede il posto al silenzio possiamo cominciare a sviluppare l’attenzione, la percezione, la comunicazione con i mondi superiori.


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