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L'ANAGRAMMA DI TANTRA E' TARTAN ( quarta parte)

Da Teoderica
L'ANAGRAMMA DI TANTRA E' TARTAN ( quarta parte) Amore e Buona Energia.
Queste sono le nostre migliori qualità, le uniche energie rinnovabili, essenziali e positive che ognuno di noi può produrre gratuitamente
e liberamente ogni giorno.
La meditazione, la respirazione consapevole e il contatto fisico in armonia favoriscono la purificazione e l'espansione del campo energetico che si irradia intorno al nostro
corpo fisico.
Ogni contatto fisico può essere vissuto come meditazione tantrica, come elevazione spirituale, dalla stretta di mano all'abbraccio, dall'atto sessuale ad una passeggiata mano nella mano, tutto può essere percepito come comunione, come atto sacro, come incontro spirituale tra due esseri vivi e senzient
Il corpo è un luogo sacro, il corpo umano è il tempio dello spirito, è la nostra vera ed unica casa quotidiana, notte e giorno. Il Tantra da migliaia di anni insegna a diventare consapevoli della nostra Eterna Natura Divina ed invita ogni Spirito Eterno ad amare costantemente la vita e il corpo.
Questo corpo umano è un capolavoro cosmico che risponde a pensieri, emozioni, parole, vibrazioni sonore e cibo. Capire, conoscere, amare ed usare bene questo corpo è un arte suprema, dimenticata ma sempre percorribile e realizzabile. Il nostro corpo deve essere conosciuto, vissuto, amato e rispettato come un luogo sacro e va sempre trattato come tale, il corpo è il vero campo d'azione, il nostro centro di meditazione. È la farmacia divina in grado di auto guarirsi.
La stagione tantrica è l'estate. D'estate i vestiti diminuiscono, il corpo torna ad esserci, si potrebbe dire che vive e finalmente respira.
Non sarà un caso che in estate noi ci sentiamo più liberi, più felici, più predisposti al sorriso, usciamo, andiamo  in ferie, viaggiamo, mentre in  inverno ce ne stiamo immusoniti, scorbutici e sognamo di andare a fare un viaggetto ai mari del sud.
Non sarà un caso se i meridionali sono più sorridenti ed allegri dei musoni settentrionali.
Non sarà un caso che io tutte le mattine che mi alzo, in invermo, mi intristisco guardando tutti i panni che devo indossare e quando vado a letto la sera, non finisco mai di svestirmi, fra calze, maglie, pantaloni e camicette uffa, che barba che noia.
immagine di Teoderica

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